Come comunicare i propri diritti: l’assertività
“L’assertività è la capacità del soggetto di utilizzare in ogni contesto relazionale, modalità di comunicazione che rendano altamente probabili reazioni positive dell’ambiente e annullino o riducano la possibilità di reazioni negative”. (Libet e Lewinsohn)
Viviamo in una società di stampo competitivo ed individualistico, dove ognuno viene incoraggiato a inseguire un obiettivo personale nella vita. Questo atteggiamento propositivo di per sé non è malevolo, ma la realizzazione dei propri obiettivi spesso avviene calpestando gli “spazi” e nei casi più gravi la “personalità” delle altre persone. Definisco questi atteggiamenti “aggressioni competitive”.
L’aggressione competitiva – come difenderci
Quando stiamo subendo questo tipo di atteggiamento, risulta necessario intervenire e creare un “campo” di protezione personale, per riuscire ad esprimere e a far valere in maniera onesta, integra e leale i propri punti di vista, le proprie esigenze e i propri diritti, rispettando al contempo quelli degli altri.
Per raggiungere questo obbiettivo, abbiamo a nostra disposizione un particolare modo di comunicare denominato ASSERTIVITA’, che rappresenta la capacità di esprimere e far valere le proprie opinioni rispettando i bisogni e i limiti degli altri.
La comunicazione assertiva consiste nel saper esprimere il proprio parere e farlo valere con le giuste parole e i giusti modi, evitando un atteggiamento passivo o una risposta aggressiva. Ci insegna, dunque, a NON essere né VITTIME né CARNEFICI, ristabilendo un equilibrio comunicativo che permette di riconquistare fiducia nella proprie capacità. Infatti, le persone NON assertive tendono a mostrare un linguaggio del corpo e timori tipici dei soggetti con bassa autostima.
Che “stile” di persona sei?
Possiamo suddividere la tipologia comportamentale degli individui in 3 stili. Cerchiamo di capire quale si sta adottando leggendo la descrizione tipologica:
STILE PASSIVO: tipologia vittima. Una persona non assertiva è di solito timorosa e riluttante ad esprimere le proprie idee per paura di sbagliare e di non ricevere l’approvazione degli altri. Con questo atteggiamento passivo/remissivo questi soggetti non riescono a far valere le proprie idee ed opinioni, risultando spesso vittime dei soggetti “carnefici/prepotenti”. Tale atteggiamento impedisce, spesso, di ottenere ciò che si vorrebbe nella vita e induce ad una bassissima autostima, perché costoro credono di non valere abbastanza. Il linguaggio del corpo risulta espressivamente “chiuso”, caratterizzato da una postura ricurva in avanti, una mimica facciale inespressiva, scarso contatto oculare (occhi bassi), il ritmo della comunicazione verbale è lento, debole ed esitante.
STILE AGGRESSIVO: tipologia carnefice/prepotente. Questi soggetti entrano spesso in conflitto con gli altri in maniera aggressiva e prepotente: considerandosi soggetti “superiori” non rispettano il prossimo. Le persone aggressive, infatti sono spesso egoiste e avendo ben chiaro cosa vogliono ottenere, non esitano a soddisfare i propri bisogni, anche a scapito degli altri. Il linguaggio del corpo è spesso caratterizzato da una posizione di attacco (corpo proteso in avanti), sguardi minacciosi e tono verbale alto.
STILE ASSERTIVO: tipologia equilibrata. Questi soggetti sono in grado di esprimere i loro punti di vista ed opinioni rispettando gli altri. Le persone assertive hanno maggior controllo, fiducia in se stesse e nelle proprie capacità e un’intelligenza emotiva più sviluppata dei tipi aggressivi. Il linguaggio del corpo dell’assertivo si riconosce da alcune espressioni corporali particolarmente aperte, cordiali e coerenti nei vari livelli della comunicazione.
Il metodo di interazione con gli altri è caratterizzato da alcuni specifici elementi:
– Un atteggiamento responsabile, partecipe, attivo e non “reattivo”, caratterizzato da piena fiducia in sé ma anche negli altri;
– Una piena e completa manifestazione del Sé, funzionale all’affermazione dei propri diritti, senza la negazione di quelli altrui e senza ansie o sensi di colpa;
– Un atteggiamento non censorio, estraneo a stereotipi e pregiudizi;
– Massima capacità di comunicare i propri sentimenti in maniera chiara e diretta, ma non minacciosa o aggressiva.
Un individuo assertivo crede e manifesta il diritto di essere trattato con rispetto, di essere sé stesso e di essere libero di credere nei propri valori, con senso di responsabilità delle proprie azioni. L’assertivo crea un equilibrato “spazio” personale, che gli altri debbono rispettare come esso rispetta lo “spazio” altrui.
Caratteristiche fondamentali dello stile assertivo
Presupposto fondamentale dell’assertività, è il saper ascoltare o meglio avere la capacità di prestare attenzione, non solo al contenuto razionale/logico, ma anche a quello emotivo della comunicazione, apportando informazioni ed effetti positivi/motivazionali; e in secondo luogo, anche il saper chiedere chiarimenti o spiegazioni ulteriori.
Il comportamento assertivo riduce l’ansia e fa emergere convinzioni positive, permettendo lo sviluppo e la crescita della fiducia in sé stessi.
L’assertività è un atteggiamento che si compone di caratteristiche specifiche di seguito descritte in sintesi:
VERBALE. L’assertività prevede termini comunicativi che esprimono fiducia in sé stessi e negli altri. L’assertivo descrive il comportamento altrui in maniera non censoria, vale a dire senza imporsi ed evitando giudizi ed ordini categorici. Evita, quindi di ferire la sensibilità altrui con espressioni o giudizio offensivi.
COGNITIVA. La componente cognitiva comprende tutti i pensieri che condizionano il nostro comportamento. L’assertivo ha la capacità di affermarsi rifiutando atteggiamenti rinunciatari. Crede nelle proprie capacità e riesce ad immaginarsi nell’atto di riuscire. Accetta con indulgenza le eventuali sconfitte senza perdersi d’animo.
EMOTIVA. La componente emotiva comprende il livello di emotività espresso anche con il tono e il volume della voce. L’assertivo trasmettere il proprio messaggio al livello emotivo più adatto alla situazione, avendo la capacità di modulare il tono di voce in base alle esigenze.
NON VERBALE. La componente non verbale è estremamente importante. Gran parte della comunicazione tra individui avviene tramite il contatto visivo, sulle espressioni del volto, sul silenzio, sul tono, volume e inflessione della voce, sui gesti e sul linguaggio del corpo. L’assertivo è cordiale, aperto, spesso sorridente. Le sue espressioni corporali non trasmettono ansia, ma cooperano all’equilibrio del tutto.
I Diritti Assertivi
– Ho il diritto di esprimere le mie opinioni, i miei bisogni, le mie emozioni e sentimenti, riconoscendo lo stesso diritto agli altri;
– Ho il diritto di sbagliare e di accettare la responsabilità delle mie azioni;
– Ho il diritto di chiedere ciò che desidero in modo diretto e di fare scelte congruenti con i miei valori e le mie intenzioni;
– Ho il diritto di essere trattato con gentilezza e rispetto, di chiedere aiuto e sostegno morale in caso di necessità;
– Ho il diritto di cambiare opinione, di dire di “no”, “non lo so”, di dire “non mi sento più di rispettare l’impegno preso”;
– Ho il diritto di provare piacere, soddisfazione, di riuscire e di avere successo;
– Ho il diritto di essere da solo se lo desidero, anche se altri insistono per avere la mia compagnia;
– Ho il diritto di avere segreti e di non doverli necessariamente rivelare;
– Ho il diritto di difendere con dignità me stesso, affrontando le persone aggressive o che mi vogliono svalutare;
– Ho il diritto di esprimere disaccordo, di rifiutarmi di aiutare l’altro se non me la sento e di non soddisfare i suoi bisogni senza sentirmi in colpa;
– Ho il diritto di decidere cosa fare delle mie proprietà, del mio corpo e del mio tempo, a patto di non violare i diritti di altre persone;
– Ho il diritto di scegliere quando agire in modo assertivo: è preferibile essere assertivi ma non è obbligatorio.
Fonte: http://consulenzeolistiche.com
Io sono un tipo passivo che con gli anni molto lentamente sta passando ad assertivo. Ma per essere pienamente assertivi ci vorrà ancora molto tempo. Grazie per il profondo articolo.