Come l’Essere Umano potrà salvarsi. Guida ad una “Supercoscienza”
di Luigi Miano
Amit Goswami: “Non sto affermando che serve un Super Essere Umano ma che serve un Essere umano differente”.
Questo è per me un post importante e spartiacque, poiché vuole tracciare una sorta di linea di confine tra ciò che l’essere umano è stato e ciò che si prepara ad essere. Ricordi quando diversi anni fa si è cominciato a parlare di estinzione dell’essere umano? Sembrava essere una barzelletta… una cosa così ridicola e lontana. Oggi comincia ad essere un’ipotesi tangibile.
Le condizioni della Terra stanno degradando ad una velocità impressionante. Ormai non rimane più nulla, se non la parte peggiore, del capitalismo. La politica e la religione sono completamente disintegrate. Il sistema socio-economico sta andando in mille pezzi e le diseguaglianze divengono macroscopiche. Siamo costretti a subire un terrorismo mediatico e un controllo della libertà di espressione. La minaccia di guerre nucleari. Un finimondo!
La Terra sta cambiando profondamente attraverso eventi traumatici: il clima sembra essere del tutto impazzito. Siamo circondati di eventi shock e tutto sembra andare in pezzi. In tutto questo enorme marasma, c’è il vecchio essere umano concentrato sul suo debole apparato mentale e ancora inadeguato a gestire il NUOVO MONDO. Un essere umano materialista, concentrato sull’avere e sull’esterno. Profondamente “addormentato” e che non ha imparato a gestire i suoi corpi. Questo essere umano è tremante e impaurito perché inadeguato.
A partire dagli anni ’80 si è effettuata una scoperta scientifica clamorosa. I batteri in condizioni ambientali completamente differenti e in cui non abbiano alcuna possibilità di sopravvivenza, sono in grado di mutare il fenotipo. Questi cambiamenti assicurano ai batteri la sopravvivenza. I batteri divengono più forti, tanto che oggi si è arrivati a parlare di “super batteri” oppure di batteri killer resistenti a qualsiasi trattamento.
Amit Goswami scherzando… ma non troppo, dice che se ci sono riusciti i batteri perché non dovrebbero riuscirci gli Esseri Umani? “Non sto affermando che serve un Super Essere Umano ma che serve un Essere umano differente”.
Jung e Aurobindo (filosofo e mistico indiano) auspicavano una discesa degli Archetipi (o dell’inconscio collettivo) nell’ambito della coscienza umana. Il “Sovramentale” sarà secondo loro il nostro nuovo stato. Come nello schema sotto, noi deriviamo da uno stato di beatitudine indifferenziato (non c’è tempo) Sovramentale: il “mondo degli Archetipi”.
La discesa nella materia crea una prima limitazione del sopramentale, che comincia a creare delle regole limitanti. Scende poi nel mentale che è ancora più dimensionato e limitato a livello di significato. Ci sono poi le forme vitali e il corpo vitale, per arrivare alla materia più densa che è il corpo fisico. Un viaggio di involuzione necessario ai fini dell’incarnazione e della differenziazione.
L’Essere Umano dovrà imparare a gestire questi passaggi attraverso l’esperienza, superando le proprie limitazioni. Ci è richiesta una buona dose di creatività interiore, un vero “salto quantico”. Per poter accedere a questi nuovi stati di coscienza serve una “liberazione interiore” attraverso dei passaggi graduali:
1. Serve un primo risveglio che porti consapevolezza della propria condizione limitata e dei meccanismi automatici. Dobbiamo conoscere alla perfezione il nostro funzionamento di base, le regole dell’imperfezione;
2. La seconda fase è quella di imparare a gestire i corpi inferiori: fisico, emotivo, mentale, apparato motorio, energie sessuali;
3. La terza fase è aprire il cuore e sbloccare i chakra superiori;
4. La quarta fase, aprirsi al mondo del sopramentale attraverso una comunicazione sottile;
5. La quinta fase è incarnare gli Archetipi del sovramentale, facendone esperienza diretta.
Questa pressione insostenibile che ricaviamo dalle condizioni ambientali così difficili, può essere veleno oppure farmaco, dipende da noi (dai nostri atteggiamenti). Dal mio punto di vista, è assolutamente benefica. Questa enorme crisi ci sta insegnando a pensare diversamente, a gestire i nostri stati interiori, a guarire, ad usare la creatività situazionale, a concentraci su un fare consapevole. Quanto stiamo cambiando?
L’atteggiamento peggiore che potremo avere sarà rifugiarci nella passività, nel pessimismo e nella lamentela. Sentirci degli sfigati perseguitati dalla sorte e subire queste condizioni. Purtroppo, questo atteggiamento è largamente diffuso e mi fa sperare poco per il futuro dell’umanità. Non è, però, ancora troppo tardi e possiamo imparare armandoci di umiltà. Ricordiamoci dei nostri limiti e che siamo qui per imparare come evolverci. Non si tratta più di una scelta raffinata e residuale ma obbligata, per non estinguersi.
Non lavoreremo, quindi, su di noi perché non abbiamo nulla da fare e ci avanza del tempo… Dovremo necessariamente farlo! Come scrive in maniera perfetta Aurobindo: “è difficile essere nel mondo un uomo libero pur vivendo la vita ordinaria degli uomini; ma appunto perché è difficile bisogna tentare e riuscirvi…”.
Nessuno dice o scrive che non è complicato, ma attraverso questa ragnatela di difficoltà potremo trovare il nostro Essere Superiore, i nostri stati di supercoscienza. Non ho paura e trovo questa fase di passaggio enormemente affascinante. È una prova ma allo stesso tempo un’enorme opportunità.
Puoi guardare questi stati di difficoltà come un trampolino di lancio verso stati superiori di coscienza in direzione della trasmutazione. Sta accadendo un miracolo di cui pochi si sono accorti. Quindi, apri bene gli occhi e osserva con il cuore ciò che sta accedendo.
Joe Dispenza scrive che il genio è colui che è a suo agio nel disagio. E’ esattamente questo che potremo conquistare, fino a sentire uno stato di benessere in questo disagio.
Che la tua vita sia ispirata da questo genio creativo.
Articolo di Luigi Miano
Fonte: https://www.unnuovomondo.net/lessere-umano-potra-salvarsi/
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