Esiste Davvero il Karma?
di Saal
Sentiamo spesso parlare di Karma, ma possiamo dire che esista veramente come solitamente viene considerato? Seguimi in queste considerazioni.
Cosa è il Karma? Dal sito della Treccani: “Karma (o kàrman). Termine che, nella religione e filosofia indiana, indica il frutto delle azioni compiute da ogni vivente, che influisce sia sulla diversità della rinascita nella vita susseguente, sia sulle gioie e i dolori nel corso di essa; sinon. quindi di “destino”, concepito però non come forza arcana e misteriosa, ma come complesso di situazioni che l’uomo si crea mediante il suo operato“.
Da tenere in considerazione che il concetto di Karma, in passato è stato usato in modo negativo per far sì che i membri svantaggiati della società accettassero le condizioni di vita che si trovavano ad affrontare. Secondo questa interpretazione “rivolta al passato” loro stessi ne erano stati gli artefici, e la sofferenza presente non era che la conseguenza di azioni negative che avevano posto nel passato. Quindi, una sorta di giustificazione per le sventure attuali che lasciava rassegnati ad esse.
Cercando di elevare la prospettiva, io non credo che il Karma vada considerato cosi come ci viene prospettato solitamente e vi dico il perché, secondo il mio punto di vista.
Parto dalla considerazione che siamo sulla Terra per fare delle esperienze (sia buone dal nostro punto di vista che meno buone), le esperienze ci arricchiscono, ci fanno evolvere e crescere in consapevolezza, per arrivare un giorno a ricongiungerci con lo Spirito.
Da un punto di vista più alto tutte le esperienze sono utili, non esistono le esperienze positive e negative, né in termini stretti le azioni buone o meno buone, come possiamo sapere noi cosa è buono se non dalla nostra piccola visuale da quale guardiamo il mondo?
Se dobbiamo superare la dualità attraverso le esperienze (e io ritengo che questa sia la mia maestra), cioè lavorare per conciliare e integrare gli opposti, non possiamo più riferirci a categorie come giusto o sbagliato, bianco e nero, positivo e negativo.
In un ambito di superamento della dualità (che è tipica del piano materiale ma non spirituale) le azioni sono azioni, non possono avere una connotazione positiva o negativa.
Cos’è meglio per un bambino dopo che ha fatto una marachella: punirlo o coccolarlo? Rispetto al concetto di Karma, bisognerebbe superare l’idea della punizione.
Il Karma si manifesta perché se in una vita abbiamo fatto un certo tipo di esperienze, in linea generale nella successiva dovremo fare le esperienze opposte, se siamo stati vittime saremo carnefici, per avere un’esperienza a 360 gradi. E questo ci permetterà di crescere e di evolvere.
Quindi, in questo senso, non è che se sono stato carnefice in una vita sarò punito nella prossima perché dovrò essere una vittima; no, è il gioco delle parti, frutto di un accordo tra anime per cui si decide che tipo di esperienza ciascuna dovrà fare.
Nota Bene: non sto dicendo che chi faccia della azioni considerate negative (per esempio rubare), non debba prendersi la sua responsabilità personale e non essere punito per le sue azioni se queste hanno prodotto un danno a qualcuno (sul piano materiale le leggi sono diverse da quello spirituale). Ma non sarà punito dal Karma, o meglio il Karma non dovrà essere inteso come una punizione.
Nella SRT (TERAPIA DI RISPOSTA SPIRITUALE – https://t.me/as_TEI/1948), le Credenze Karmiche sono una delle tante convinzioni limitanti che è possibile riscontrare cioè, la credenza che si debba essere puniti per delle azioni commesse che si ritengono negative. Queste e le altre convinzioni vengono portate a consapevolezza durante una sessione e vengono ripulite energeticamente, con il fine di superare i blocchi e poter vivere la propria esperienza sulla Terra nella maniera più piena possibile.
Articolo di Saal
Fonte: https://t.me/as_TEI
in parte condivido la tua idea di principio, io sono 30 anni che seguo un Maestro indiano, medito e sono nella ricerca spirituale, percui ha spiegato molto anche il Karma, che regola principalmente le Leggi del Libero Arbitrio (che solo noi Umani abbiamo e sottostiamo).
Mi ha stonato leggere che il Karma punisce – Non è vero
non è una persona (forse molti umani pensano di si).
Una volta superato il fatto relativo al Karma, vediamo che alla fine ci ha fatto bene.
Io mi ricordo un avvenimento in cui avevo preso in affitto una casa in campagna con una amica (che lei voleva, ma in compagnia di una persona, io accettai sul momento per farle un favore, poi subentrarono dei contrattempi percui, in pratica io potevo andarmene (il mio karma era concluso) con questa mia amica, ma lei investì dei soldi per prenderla e per legame di amicizia dovetti restare, poi dopo 6 mesi vendettero la casa e io fui veramente libero. Se io non avessi “accettato il mio Karma” sarei stato una persona che ne avrei fatte di tutti i colori arrabbiandomi, (creandomi un nuovo Karma veramente terribile).
A mio avviso comunque, sbagliamo a portare la nostra attenzione al Karma in Sé, invece che osservare le dualità: il bene e il male, il bianco e il nero; la gioia e il dolore ecc.. le facce della stessa medaglia.. è qui che dobbiamo vincere la Dualità portandoci dal lato del bene, abbandonando le parti (vogliamo chiamarle negative? non mi piace molto, ma per farmi capire)
Io un giorno mi sono guardato allo specchio e mi son chiesto, ma quante azioni faccio sbagliate, non corrette? a quel punto mi sono dichiarato che da quel momento non avrei più portato la mia attenzione al lato “oscuro” concentrandomi solo sul lato “positivo” soppiantando la dualità. E la vita la affronto sempre meglio accettando le mie scelte (che anche qui ci sarebbe da scrivere) spero di non avere tediato troppo