L’immagine del Fantasma nella simbologia del bambino
di Roberta Nava
Per il bambino il fantasma non è pauroso, ha invece una valenza positiva che ne stimola la fantasia.
Le storie dei castelli infestati dai fantasmi stimolano sicuramente l’immaginazione dei bambini. Il fantasma è un simbolo importante, rappresenta il RICORDO.
Il luogo legato ai fantasmi è spesso tetro e misterioso: il castello disabitato, il cimitero, vecchie case diroccate. Il fantasma rappresenta le sensazioni di incompletezza e insoddisfazione.
Il fantasma non ha mai una forma e spesso lo si immagina aggirarsi nei luoghi dove la sua energia è rimasta imprigionata. Per gli adulti diviene anche simbolo di PRIGIONIA.
Secondo Freud ciò che non è visibile ad occhio nudo viene percepito come inquietante o perturbante. Per il bambino però spesso il fantasma non fa paura e la sua valenza è positiva, viene visto come creatura misteriosa che rappresenta ciò che l’Io considera trascendente, quasi magico, è il lato illusorio e infantile, è l’ombra dentro la coscienza.
Fantasma per il bambino è spesso sinonimo di FANTASIA, è l’apparizione presente in molti racconti horror e della letteratura fantastica che sempre affascina e fa sognare. È anche simbolo della festa di Halloween che viene disegnato con il classico lenzuolo bianco e la catena.
Quindi le storie di fantasmi hanno incorporati simboli positivi che riportano all’infanzia e alle primordiali paure, ma anche alla possibilità di superarle.
Il castello stregato è collegato al desiderio inconscio di mettersi alla prova, superando i timori e le angosce degli adulti, dei genitori, rappresenta la possibilità di realizzare le proprie fantasticherie. L’elemento etereo, incorporeo attrae il bambino e lo affascina così come il luogo tetro, isolato che lo vede protagonista di un’avventura magica e surreale.
Solo in età adulta il fantasma torna ad essere la persona defunta, il significato cambia e svanisce l’elemento magico.
Quando ho inserito nelle mie storie l’elemento FANTASMA, non ho mai trovato timore nell’ascolto, i bambini non sono mai apparsi impauriti, bensì desiderosi di vivere pienamente e in prima persona quella magica avventura.
Articolo di Roberta Nava
Riferimenti: “Storie Fantastiche del Trentino Alto Adige” di Roberta Nava
Fonte: https://storiefantastichedeltrentino8.webnode.it/l/post-con-suggerimenti-di-formattazione3/
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