La Sicurezza Materiale e la Sicurezza Interiore
di Wayne W. Dyer
Non cadere nel tranello della sicurezza esterna, perché ti toglie ogni capacità di vivere, crescere e realizzarti.
Un tempo, a scuola, hai imparato come si fa un tema. Ti hanno insegnato che occorre una buona introduzione, un corpo bene articolato e una conclusione. È probabile che purtroppo tu abbia dato questa stessa struttura anche alla tua vita, vedendo la vita come una specie di tema. L’introduzione è stata la tua infanzia, allorché ti preparavi a diventare una persona; il corpo è la tua vita da adulto, organizzata e pianificata in vista della conclusione, che sarebbe l’andata in pensione e una fine felice.
Tutto questo programmare, però, ti impedisce di vivere nel presente. Secondo un tale programma, per vivere occorre la garanzia che tutto vada sempre bene. Ora, la sicurezza, che è poi il fine di tutto il programma, va bene per i… cadaveri!
Sicurezza significa sapere ciò che sta per succedere. Sicurezza significa niente emozioni, niente rischi, niente sfide. Sicurezza significa niente crescita, e niente crescita vuol dire morte.
Finché sei su questa Terra, e il sistema resta quello che è, sicurezza non ne avrai mai. E anche se non fosse un mito, sarebbe pur sempre un modo orribile di vivere. La certezza elimina le emozioni… e la crescita. Il termine “sicurezza”, nel senso in cui viene qui adoperato, designa certe garanzie esterne o esteriori, possessi quali il denaro, una casa e un’automobile, baluardi quali un lavoro o una posizione sociale di riguardo.
Ma vi è un altro tipo di sicurezza che vale la pena di perseguire, ed è la “sicurezza interiore” che consiste nell’avere fiducia in se stessi, nel sapere che, qualsiasi cosa accada, si saprà farvi fronte. Questa è l’unica vera sicurezza durevole.
Le cose potranno anche andar male, una depressione economica potrà anche prosciugarti tutti i tuoi averi, potrai anche perdere la casa, ma tu, tu ti sentirai come una roccia, intatto nel senso del tuo proprio valore. Tale è la fede in te stesso e nella tua forza interiore, che negli oggetti o negli altri potrai ravvisare dei semplici accessori, piacevoli ma non indispensabili. Un’altra definizione della sicurezza interiore è, dunque, la coscienza di saper far fronte a tutto, compresa la mancanza della sicurezza esterna.
Non cadere, dunque, nel tranello della sicurezza esterna, perché ti toglie ogni capacità di vivere, crescere e realizzarti. Osserva coloro che ne sono privi e che non hanno mappe su cui sia già stato scritto tutto. Forse è gente che non si è lasciata allettare dall’esca e che può almeno tentare nuove vie ed evitare il tranello di dover sempre tenersi al sicuro.
“Un giorno me ne andrò
per essere libero
e lasciare agli sterili
la loro sicura sterilità.
Senza lasciare recapito partirò
e attraverserò un arido deserto per scaricarvi il mondo.
Poi andrò qua e là,
leggero come un Atlante disoccupato”.
Poesia di James Kavanaugh
Tratto da: “Le vostre zone erronee” di Wayne W. Dyer
Fonte: http://www.lorecalle.it/?p=391
Salve cari amici,considero i vostri suggerimenti e pensieri ogni giorno e li trovo di grande aiuto!!!
Grazie infinite!
Celestri Giovanna.
Quanto scritto sopra è valido solo se la persona è già consapevole di sè. inoltre bisogna comunque provvedere sempre con consapevolezza ad una sicurezza anche esterna non solo interiore e non dimenticare mai che siamo corpo ed anima, che il mondo è materia e spirito e non smettere mai di conoscere e discernere tutto ciò per essere fedeli alla verità e a se stessi fino alla morte!
Più sicurezza interiore si ha, più sicurezza materiale arriva.
Tutto arriva dallo spirito e dalle energie universale, bisogna solo saper chiedere e si otterrà, sempre.
Ma per avere sicurezza interiore bisogna lasciar evaporare la paura, perché ci inchioda ad un vita vuota e falsa snaturandoci.
La paura fa accettare ciò che è ingiusto e ci rende deboli, vigliacchi, poveri di spirito.
Mollando la paura la magia ha inizio!