L’Uomo Nuovo e la Fratellanza
di Mariabianca Carelli
Lo stato di fratellanza si realizza naturalmente in coloro che hanno raggiunto un certo grado di coscienza.
Ad un certo punto dell’evoluzione, infatti, appaiono immaturi i moti separativi, competitivi ed impositivi che dividono individui e gruppi umani, provocando conflitti.
Quando l’uomo “di pensiero libero” comincia a sentire angusti e separativi i limiti delle confessioni religiose, comprende che esse, pur avendo costituito una fase evolutiva insostituibile per l’incivilimento degli esseri umani, non rispondono più alle esigenze di un’Umanità sempre più illuminata e consapevole di appartenere alla Vita Una.
Egli percepisce allora limpidamente che l’Etica per una vita in armonia con l’Universo – cui anche le confessioni religiose si riferiscono – può sintetizzarsi in pochi essenziali Principi Universali:
– Agisci con gli altri come vorresti che gli altri agissero con te;
– Segui, in ogni situazione, la voce della tua coscienza;
– Sostieni i Propositi evolutivi di ogni creatura dei regni di natura.
L’uomo sul Sentiero della Fraternità, intuisce che queste semplici regole di comportamento andrebbero diffuse tra tutti gli uomini, poiché – se realmente interiorizzate con animo pronto e generoso – sarebbero sufficienti a cambiare la qualità delle relazioni tra gli uomini e la “vibrazione” dell’intero Pianeta, instaurando un’era di condivisione e di Compassione.
Egli sceglie così, in modo del tutto naturale, tale via più avanzata, che sente più adeguata:
– al suo personale stadio evolutivo, che richiede libertà di ricerca su di sé e sull’Universo ed è teso a sempre maggiori ampliamenti di coscienza;
– alla tensione all’unità che legge nei “segni dei tempi”: telecomunicazioni sempre più avanzate; riduzione delle distanze geografiche per la maggior velocità dei mezzi di trasporto; pacifiche convivenze tra comunità multietniche; confronti tra confessioni religiose diverse; accresciuto senso di servizio nella vita personale e nei luoghi di lavoro; maggiore vicinanza tra le classi sociali; migliore capacità di empatia e intimità tra le persone…;
– all’amore universale che legge intorno a sé, nell’Ordine e nella Benevolenza del cosmo.
Fratellanza è pertanto:
– esperienza quotidiana di amorevolezza, che sostituisce la cooperazione alla competizione e che dona gioiosamente agli altri attenzione, tempo e denaro, considerati beni “da condividere”;
– cultura di alti contenuti, al servizio dell’Uomo e della Vita, che sente profondamente l’impegno a favorire l’evoluzione delle coscienze attraverso l’ispirazione al Bello e al Vero;
– vigilanza sulla purezza d’intenti delle proprie azioni, che comporta lo svelamento delle motivazioni egoistiche meno esplicite. Ciò può avvenire attraverso l’analisi spregiudicata dei propri pensieri e comportamenti, così da poter lentamente controllarli per poi modificarli, raffinandoli; a tale analisi si accompagnerà l’osservazione attenta ma priva di giudizio di atteggiamenti altrui;
– pace e con-cordia (da cum corde: armonia dei cuori), intese come costante tensione a favorire la Vita con pensieri e azioni di servizio. Siamo tutti custodi delle creature dei regni di Natura e “garanti” dei loro percorsi evolutivi.
Tratto da: “Sul Sentiero I: Dalla divina inquietudine alla Gioia” di Mariabianca Carelli
Ringraziamo l’autrice per averci inviato questi meravigliosi scritti. (Ne seguiranno altri…)
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