Gli strumenti della Trasformazione: il Servizio
di Mariabianca Carelli
Il Pellegrino che avanza nella Via e incomincia a distinguere il Reale dall’irreale, comprende che lo scopo delle incarnazioni è di scoprire, e poi percorrere, il Sentiero del Ritorno.
Attraverso l’accumulo di esperienza e la purificazione dei veicoli, egli diventa sempre più idoneo a cooperare al Piano divino per la Terra, in cui intende “svolgere la sua parte”.
Meditando costantemente e interiorizzando i concetti di Amore incondizionato e Compassione, Inclusività e Comprensione, Distacco e Impersonalità, Gratitudine e Perdono, Ordine e Gerarchia, egli sente sempre più il Servizio come azione ovvia e spontanea, come il naturale respiro dell’anima. Lo considera un evidente dovere per la sua integrazione, individuale o di gruppo, nell’unico Corpo in cui “viviamo e siamo”.
In tale più alta consapevolezza ogni forma di egoismo appare immatura e sterile: “L’egoismo divide, l’egoismo è la più grande corruzione (la parola “corruzione” significa spezzare e dividere) e dove c’è egoismo c’è frammentarietà: il tuo interesse opposto al mio interesse, il mio desiderio opposto al tuo desiderio, la mia ansia di salire la scala del successo opposta alla tua… Quando iniziate ad essere spassionatamente consapevoli del vostro egoismo, a sopportarlo, studiandolo, imparando, osservandone tutte le complicazioni, allora potrete scoprire quando è in atto e quanto sia completamente inutile”. (J. Krishnamurti, Gli ultimi discorsi – Saanen 1985)…