Il genio di Hamer conferma Lipton (e molto altro)
di Alberto Medici
Ryke Geerd Hamer è stato un medico tedesco (radiato dal relativo albo professionale), noto per aver elaborato, a partire dal 1981, una medicina alternativa denominata “Nuova Medicina Germanica”. Considerato da molti un genio, un vero dono all’umanità, di quelli che nascono una volta ogni centinaia d’anni, la portata delle sue scoperte è ancora ben lungi dall’essere compresa ed apprezzata.
La nostra mente, le nostre convinzioni, i nostri pensieri creano e modificano le cellule. Non è giustificata alcuna rassegnazione: non possiamo ritenerci vittima di nulla, tanto meno del nostro DNA e della nostra eredità genetica, come ben spiegato da Bruce Lipton.
Gli scettici ad oltranza hanno molti argomenti. E allora ripartiamo da zero, con un processo che (spero) vi possa, se non proprio convincere, almeno condurre per mano verso la scoperta e l’approfondimento di questo paradigma. Diciamo che:
- La Natura non fa errori (la natura non crea “sfigati”, direbbe l’amico Giorgio Beltrammi): sia che siate credenti (come me) o crediate alla mano invisibile dell’evoluzione, sarete d’accordo su questo importantissimo punto.
- Esiste un’intrinseca capacità di autoguarigione del nostro corpo: quando da piccoli vi sbucciavate un ginocchio la pelle si auto-riparava da sola, e non serviva un “riparatore” dall’esterno; se mangiate qualcosa di avariato, o lo vomitate o lo evacuate velocemente, senza alcun bisogno di altro intervento; tutto funziona meravigliosamente bene e in maniera autonoma.
- Il dolore che proviamo, ad esempio, se avviciniamo la mano ad una candela, non è “male”, ma è al contrario utile, perché ci dà un messaggio importantissimo, che non possiamo fare a meno di ascoltare.
- I nostri pensieri, il nostro atteggiamento, le nostre immaginazioni e le nostre visualizzazioni influiscono moltissimo sul nostro stato di salute, come anche ben rappresentato da molti detti popolari: ad esempio, “questa cosa ti fa il sangue amaro” e via dicendo.
E fin qua, tutto bene: verità semplici, elementari, alla portata di tutti che invitano ad interrogarsi sul perché, di fronte alla malattia, si preferisca sempre optare per la battaglia, il combattimento contro il “male” (per lo più contro il sintomo, identificato erroneamente con la causa) piuttosto che cercare di capire la dinamica, la causa profonda del nostro malessere.
E per dar manforte a questa teoria, ecco chiamati in soccorso due “alleati”: i cattivi patogeni (microbi, batteri e virus) e la predestinazione genetica. Per quanto riguarda i primi, la dottrina hameriana smonta in qualche modo il castello interpretativo corrente: microbi e batteri non sono nemici della nostra salute, ma al contrario nostri alleati (si pensi, ad esempio, al nostro microbiota intestinale) che convivono e collaborano per determinare la nostra salute. Difficile da accettare? Forse, ma se ci si pensa bene si trovano diversi elementi a favore di questa versione.
Per quanto riguarda l’altro aspetto, l’ereditarietà genetica, va riconosciuto che una sorta di “inquinamento” nel nostro asset corporeo c’è, come scientificamente dimostrato da diversi genetisti e ben sintetizzato da Daniele Di Luciano, e come allegoricamente descritto dalla Bibbia con la metafora del “peccato originale”. Non bisogna però dimenticare come Bruce Lipton abbia smontato questa teoria, dimostrando che, in condizioni diverse, cellule identiche – cioè provenienti dalla stessa cellula originale e quindi con patrimonio genetico identico – evolvano e formino strutture diverse, a seconda dei diversi stimoli provenienti dall’ambiente, da cui “epi-genetica” (epi= sopra, intorno).
Tuttavia, esistono dei casi che sembrano contraddire questo, casi in cui sembra essere evidente sia il rapporto di causa-effetto di una malattia con il relativo virus o batterio e casi in cui la disfunzione sembra essere proprio inequivocabilmente di origine genetica o quantomeno collegata a mutazioni genetiche.
Vogliamo forse negare che esista, se non proprio una predestinazione, almeno una sorta di “pre-disposizione” genetica, anche se superabile, mascherabile, inattivabile dalle condizioni ambientali? Pensate, ad esempio, alla sindrome dei bambini down, la famosa mutazione trisomica, dove i 47 geni delle cellule degli affetti da tale sindrome, stanno lì a dimostrare, inequivocabilmente, una correlazione scientifica 1 a 1, tra una caratteristica genetica e le sue conseguenze evidenti.
Qui non si vuole dunque sostenere il contrario, anzi! Però si vuole togliere una sorta di cappa di pessimismo o di rassegnazione che la teoria della predestinazione genetica porta con sé. Eppure, anche qui, una analisi più approfondita, basata sulle scoperte di Hamer, ha portato ad un caso che ha dell’incredibile: una bambina down, dopo un’analisi dello stesso dr. Hamer basata su tac celebrale, riesce a recuperare gran parte delle capacità, perdendo quasi del tutto le caratteristiche fisionomiche di tale sindrome, al punto che solo uno sguardo attento riesce ora – che è un’adolescente – a riconoscere in lei i tratti down: va a scuola anche se con un sostegno e qualche difficoltà, ma ha una vita quasi normale. E rimane – come prova l’analisi genetica – down a tutti gli effetti.
Lo stesso Hamer, interrogato sul caso, metteva le mani avanti e diceva che siamo ben lungi dall’avere una soluzione; ma la conoscenza dei meccanismi interni di crescita e blocco e di come i conflitti e le costellazioni di conflitti agiscano, può portare un enorme beneficio alla vita di coloro che sono affetti dalle più diverse patologie, ivi incluse quelle di origine genetica.
Guarigione totale? No di certo, ma sicuramente una qualità di vita neanche lontanamente immaginabile per un caso del genere. La conoscenza va avanti, e un atteggiamento oscurantista che impedisce l’apertura verso nuove frontiere, va bollato come la peggior stupidità e il peggior crimine contro l’umanità.
Articolo di Alberto Medici
I riferimenti (in lingua inglese) al caso:
- http://learninggnm.com/SBS/documents/understanding_genetic_diseases.html
- http://learninggnm.com/SBS/documents/genetic_theory.html
Fonte: https://www.ingannati.it/2018/06/30/il-genio-di-hamer-conferma-lipton-e-molto-altro/
ha seguito il filone del Dott.Thorwald Dethlefsen (tedesco)