“Loro”
di Mauro Vanzini
Senza la coscienza che ti solleva da terra, la vita non ha senso.
Ho chiuso gli occhi per un istante, e sono passati trent’anni intorno a me. Quanti ritardi, pensavo, quanti anni sbagliati.
Loro non mi hanno mai dato tregua, loro cercavano di impormi una via. Ma quelli che hanno fatto tutto giusto, quanto sono morti oggi, qui davanti ai miei occhi. Quelli senza grilli per la testa, quante guerre inutili hanno combattuto.
No, non serve a niente perdere il controllo della propria mente, perché qualcuno ne faccia uso: non ho mai voluto sottomettermi al mercato delle competenze, aspettavo l’istante di luce, un momento di vita, per scoprire i miei veri pensieri, e modellare un’idea con l’argilla che avevo tra le mani.
Correre non serve a fermare il tempo, ti perdi i prati lungo la strada, gli alberi solitari, i cancelli abbandonati in ferro battuto. Esistono ancora le idee dei bambini, nell’aria, o sotto le foglie marce di fine autunno.
Posso vedere fiumi di morti che camminano, uomini che in ogni istante perdono un istante della loro vita, camminano e corrono, oggi come allora, nelle automobili, sui cavalli, a piedi. La loro sofferenza si stratifica sotto le vie, dentro le case; resta, inutilmente, senza muovere niente in questa umanità ormai così meccanica.
Ad un certo punto della mia vita, sono stato in grado di capire alcuni importanti errori che gli uomini commettono. Non è niente di così complesso da capire, non c’è alcuno studio da fare. Quando uno tradisce la verità, allora so che sbaglia. Quando uno spezza la volontà di qualcuno, allora so che sbaglia.
Poveri bambini, non avete mai voluto percorrere il sentiero dietro la casa, quello che la mamma vi ha sempre proibito. Non avete mai voluto ribaltare la cattedra, o strappare qualche inutile manuale scolastico.
La notte a volte ho paura, perché la notte i pensieri sono più puliti. Puoi vedere allora la follia e la cattiveria del giorno, la forza muscolare di una società demoniaca.
Loro non dovrebbero buttare bombe sulle anime innocenti, togliere denaro ai fratelli, uccidere chi porta la verità. Di notte vedi le cose prima che accadano, e resti smarrito, perché sai che il male costituisce le fondamenta dell’andare delle cose.
Senza la coscienza che ti solleva da terra, la vita non ha senso.
Loro non hanno coscienza.
Articolo di Mauro Vanzini
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