Mascherine: gli effetti sullo Stato emotivo dei Bambini
Il Prof. Umberto Nizzoli, psicologo, psicoterapeuta, scrittore e docente universitario, ha realizzato uno studio molto interessante: “Le misure di restrizione per la pandemia possono incidere sulle persone in fase di sviluppo?”
La risposta è sì, e molto più di quanto immaginiamo. Il cervello del bambino è dotato di straordinaria plasticità. Sono le esperienze che vive e gli stimoli che gli offre l’ambiente a stabilire quali connessioni cerebrali mantenere e quali eliminare, quali si potenziano e quali si bloccano.
Le prime interazioni con il mondo extrauterino sono così importanti che determinano in buona misura l’evoluzione del suo sviluppo cognitivo e sociale. Ecco perché il neonato ha bisogno di stare a contatto con i propri genitori e di sentirsi protetto e amato da loro.
Le interazioni del neonato con il mondo sono così importanti che hanno perfino il potere di modificare il funzionamento dei geni attraverso la loro attivazione o la loro inibizione. Il bambino che dalla nascita riceverà dai suoi genitori e poi dagli altri soggetti del contesto di socializzazione-sperimentazione le attenzioni necessarie e crescerà con stimoli di qualità, stabilendo relazioni positive con la famiglia e con gli amici, più probabilmente avrà una infanzia felice e crescerà in modo positivo, sviluppando una buona autostima e una positiva sicurezza interna. L’ambiente caldo e sicuro esterno si trasforma progressivamente in qualità interne.
Da decenni sappiamo che la stimolazione precoce dei bambini porta coefficienti cognitivi superiori. I processi di apprendimento sono nuove connessioni neurali, nuove orme sinaptiche, nuove consapevolezze, nuove organizzazioni. C’è come una fame di notizie, ma esse devono essere processate per formare memorie; è allora necessario che le informazioni attirino in qualche modo l’attenzione; lo sguardo, la sua intensità, il gioco, l’espressione corporea e del viso sono strumenti per la crescita di memorie, per gli apprendimenti.
Ci si accompagna nella crescita imitando gli altri, cosa dice e fa la mamma, il papà, gli amici e via crescendo. L’imitazione nei bambini non è soltanto la manifestazione di un impulso incontrollato, ma una forma di memoria. Sono le nostre risposte all’ambiente. Anche il linguaggio si apprende innanzitutto imitando. L’impatto delle interazioni umane sull’apprendimento del linguaggio è stato drammaticamente messo in evidenza dalle osservazioni fatte sui bambini allevati in isolamento sociale: la deprivazione sociale ha un effetto severo sullo sviluppo del linguaggio negli esseri umani.
È stato dimostrato che già il feto manifesta comportamenti di risposta all’ambiente, ad esempio, si muove attivamente fin dalle prime fasi della gestazione e i suoi movimenti aumentano a mano a mano che questa procede in linea con lo sviluppo del suo sistema nervoso. Il primo senso a svilupparsi è il tatto. In ogni scambio esistono oltre ai contenuti verbali altri contenuti impliciti, ma non per questo meno importanti.
Assieme al contenuto delle parole vi sono gli apparati para-linguistici con cui le parole vengono dette e tutto il mare della comunicazione non-verbale, che segnala la qualità della relazione fra le persone che stanno comunicando. Imparare a decodificare, diventa allora essenziale se si vuole davvero capire ciò che il proprio interlocutore sta dicendo. Insomma, è essenziale imparare ad osservare, a farlo bene, in modo da cogliere i veri significati della comunicazione che ci interessa.
E bisogna calare queste osservazioni nel tipo di persona con cui si comunica. Le micro-espressioni del volto sono la misura delle reazioni viscerali alle idee e alle proposte che si stanno confrontando. Nonostante l’affinamento evolutivo, l’essere umano conserva circa 200 muscoli “inutili”: localizzati nel volto, i muscoli “inutili”, in realtà, realizzano l’espressione e il suo significato. In conclusione, e semplificando, il nostro comportamento, la nostra personalità, la nostra intelligenza sono direttamente definiti dalle nostre esperienze.
Il continuo superare soglie, sfide, limiti avviene a partire dal coordinamento tra figli e genitori e poi amici, amori eccetera, dando luogo a un processo di sincronizzazione sociale alla base del quale si forma il legame di attaccamento madre figlio, fatto di contatti, sguardi, odori e ritmi. Ciò serve a garantire protezione e, soddisfacimento dei bisogni emotivi più basilari: come il sentirsi protetto, sicuro, accettato, amato e accompagnato. John Bowlby, colui che ha aperto le conoscenze sull’attaccamento, scrive che nel bambino la fame di amore e di presenza materna è non meno grande della fame di cibo.
L’assunzione di una prospettiva sociale-relazionale è la base dello sviluppo di una delle funzioni cognitive più straordinarie del cervello umano: la capacità di capire e di prevedere il comportamento, le conoscenze, le intenzioni e le credenze delle altre persone; il che è fondamentale per tenere sotto controllo il livello d’ansia che gli stimoli altrimenti darebbero, per controllare lo psicoticismo innato di cui parlava Bleger.
Solo la capacità di mentalizzazione delle esperienze, degli altri comportamenti individuali o gruppali e infine dell’ambiente, consente all’individuo di vivere calmo e sicuro, in una condizione di “salute” intesa secondo la definizione dell’OMS, cioè: “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale che non consiste solo in un’assenza di malattia o infermità”.
La realtà che ci circonda, gli stimoli consci o inconsci che riceviamo, le persone che ci circondano e i nostri vissuti su tutto ciò, sono come gli scultori del nostro cervello e della nostra mente. Vari studi epigenetici ne evidenziano la forza che può modificare in modo profondo perfino la nostra biologia. Ciò implica che situazioni avverse possono provocare la comparsa di gravi disturbi mentali come la depressione e perfino la schizofrenia, come difesa della mente che esce da circostanze per lei troppo negative…
Le conseguenze a livello comportamentale dovute all’esposizione a un ambiente nocivo, si possono manifestare durante tutto il corso della vita e in modi molto diversi; esse possono riguardare i risultati scolastici, qualsiasi funzione cerebrale di tipo esecutivo, l’attenzione, il comportamento e le abilità sociali emotive, ma anche l’organizzazione biologica.
E adesso ci si chiede: quali potrebbero essere gli effetti del lockdown sui processi di crescita e di sviluppo? Cosa comporta portare la mascherina, vedere gli altri a distanza e mascherati? Potenzialmente gli effetti potrebbero essere enormi. Possono riguardare lo stato emotivo con tutto il ventaglio dei possibili quadri clinici, dai più ovvi disturbi di ansia e depressivi fino ai più severi, insieme alle condotte di lenimento-gestione dell’ansia come il ricorso ad alcol, droghe e farmaci.
Possono uscirne persone sempre tese, ipervigilanti,ansiose, stressate, con tutti i correlati neuro-biologici. In pratica, si può innescare un vasto spettro di malattie, ivi compresi tumori, disturbi cardiaci circolatori, ormonali, diabetici, eccetera. Si possono intaccare le capacità cognitive: in definitiva tutto l’arco delle competenze cognitive, emotive, professionali, sociali.
Semplificando molto: è possibile immaginare una popolazione più insicura, malata, meno performante e meno intelligente. L’intensità e la diffusione di tutti questi fenomeni è difficile oggi da calcolare. Fenomeni tuttavia enormi, con implicazioni sociali, economiche e politiche gigantesche, su cui è facile immaginare quali e quanti appetiti si muovano.
Il punto della questione però mi pare un altro. È evitabile tutto ciò?
Riferimenti:
– Bleger J. “Simbiosi e ambiguità”, Libreria Editrice Lauretana, Loreto (1993)
– Bowlby John “Una base sicura”, Raffaello Cortina Editore, Milano (1989)
Fonte: https://www.lanuovapadania.it/cronaca/mascherine-gli-effetti-sullo-stato-emotivo-dei-bambini/
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Medicina Quantistica: cos’è la “Cura quantica” e come funziona
La Medicina Quantistica (o medicina quantica) prevede una terapia indolore senza controindicazioni. Il tutto si basa sulla biorisonanza quantistica.
La medicina quantistica agisce direttamente sulla struttura molecolare del corpo. È opinione diffusa che la dinamica biologica sia interamente dominata da meccanismi chimici, da eventi molecolari che si susseguono in modo ordinato nel tempo e nello spazio. Sono stati messi in evidenza codici di riconoscimento tra le biomolecole (di cui il primo è stato il codice di riconoscimento tra le basi del DNA e amminoacidi) che mostrano come nella materia vivente le molecole non interagiscono a caso, ma secondo patterns ben definiti.
Ci si chiede quale possa essere il meccanismo fisico a lunga distanza tra le molecole, attraverso il quale, partendo da distanze dell’ordine di decine di Angstrom, le molecole giungano a colpo sicuro, senza mai sbagliare indirizzo, nel luogo giusto al momento giusto, per l’incontro ravvicinato di tipo chimico. Nell’ambito dei concetti noti della fisica, l’unico candidato per questo ruolo appare il campo elettromagnetico, che è capace sia di interagire con le molecole, sia di operare a grandi distanze. L’esistenza dei codici di riconoscimento tra molecole, implica perciò l’esistenza di un livello elettromagnetico della materia vivente che dialoga con il livello chimico, assicurando che il traffico delle molecole sia ben ordinato…
Un cardiochirurgo di fama mondiale ci illumina su ciò che provoca realmente le malattie cardiache
Dr. Dwigth Lundell
La recente scoperta che l’infiammazione della parete arteriosa è la vera causa delle malattie cardiache, sta portando ad un cambiamento di paradigma, del modo in cui queste saranno curate.
Noi medici con tutta la nostra formazione, la conoscenza e l’autorità spesso acquisiamo un ego piuttosto grande, che tende a rendere difficile ammettere che abbiamo torto. Così, eccomi qui. Ammetto di aver sbagliato. Da cardiochirurgo con 25 anni di esperienza, dopo aver effettuato oltre 5.000 interventi chirurgici a cuore aperto, oggi è il mio giorno per riparare al torto fatto come medico e scienziato.
Ho studiato per molti anni con altri medici importanti, etichettati come “opinion makers” (autorità del settore). Bombardati continuamente dalla letteratura scientifica e frequentando seminari di formazione, noi professionisti, abbiamo insistito che le malattie cardiache sono semplicemente il risultato della presenza di colesterolo nel sangue.
L’unica terapia accettata era prescrivere farmaci per abbassare il colesterolo e una dieta che limitasse fortemente l’assunzione di grassi. La limitazione di quest’ultimo, naturalmente, abbiamo creduto potesse far abbassare il colesterolo e quindi le malattie cardiache. Deviazioni da queste raccomandazioni sono sempre state considerate eresia e potrebbero apparire come negligenza medica.
Non funziona! Queste raccomandazioni non sono più scientificamente e moralmente difendibili…
Superare la paura della malattia
di Marcello Salas
Molte persone, pur essendo a conoscenza di alcune teorie legate alle cosiddette medicine alternative, nonché di alcuni specifici processi corporei, si intimoriscono quando si parla di cancro o di altre malattie a forte impatto sociale.
Queste persone non riescono, in sostanza, a superare la massiccia programmazione mediatica – perché di questo si tratta – che è andata avanti in questi ultimi decenni. Chiariamoci subito: tutti abbiamo paura, è naturale ed è biologico che sia così, la paura ha la sua funzione e guai se non ne avessimo, tuttavia se essa dipende da una mancanza di conoscenza e determina un atteggiamento inadeguato al superamento delle situazioni della vita, appare opportuno ridurla nei limiti entro i quali possa essere utile alla nostra esistenza.
Abbiamo paura del cancro, della leucemia, della sclerosi multipla, dell’aids ecc. semplicemente perché non abbiamo la minima idea di cosa siano nel dettaglio queste malattie, e quello che ci viene detto giornalmente non fa altro che incrementare questo timore, in quanto si diffonde in ogni dove l’incapacità di arginare tali fenomeni patologici che spesso portano alla morte…
Rimedi Naturali contro Radiazioni di ogni Tipo
di Valdo Vaccaro
Viviamo in mezzo ad un’atmosfera carica di elettromagnetismo e di radiazioni.
L’organismo umano è sottoposto in continuazione e giornalmente a delle radiazioni che arrivano dai potenti raggi cosmici, dai radionuclidi presenti nella crosta terrestre e nel radon, gas radioattivo presente nelle rocce come decadimento degli atomi di uranio.
Pare che in media assorbiamo tutti circa 620 millirem/anno, metà da fonti naturali e metà da fonti artificiali, senza subirne particolari conseguenze. In altri termini siamo per così dire allenati a vivere in questo tipo di ambiente.
Non facciamocene un Problema
Ovvio che questo non significa sottovalutare il problema. Importante è non perdere serenità, acquisendo la consapevolezza che siamo attrezzati per fare fronte a questi problemi. Sensibili ai problemi sì, sensibili alle variazioni climatiche, sensibili agli influssi telepatici, ma soprattutto sensibili alla nostra reattività a tali variazioni, alla nostra capacità di superarle. In altre parole, essere sensibili non significa essere vulnerabili…
Dott.ssa Neurologa M. Griesz-Brisson: “Le Mascherine producono danni cerebrali irreversibili, sono un Crimine contro l’Umanità”
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La Dott.ssa Margareta Griesz-Brisson, MD-PhD, è una consulente neurologa e neurofisiologa, con un dottorato di ricerca in farmacologia, con particolare interesse per la neurotossicologia, la medicina ambientale, la neurorigenerazione e la neuroplasticità. Questo è ciò che ha da dire sulle mascherine e i loro effetti sul nostro cervello.
“La respirazione della nostra aria espirata crea senza dubbio una carenza di ossigeno e ci inonda di anidride carbonica. Sappiamo che il cervello umano è molto sensibile alla privazione dell’ossigeno. Ci sono cellule nervose, per esempio nell’ippocampo, che non possono stare più di 3 minuti senza ossigeno – non possono sopravvivere.
I sintomi acuti di avvertimento sono: mal di testa, sonnolenza, vertigini, problemi di concentrazione, rallentamento dei tempi di reazione, reazioni del sistema cognitivo. Tuttavia, quando si soffre di carenza cronica di ossigeno, tutti questi sintomi scompaiono, perché ci si abitua. Ma la vostra efficienza resterà compromessa e la carenza di ossigeno nel vostro cervello continuerà a progredire.
Sappiamo che le malattie neurodegenerative richiedono anni o decenni per svilupparsi…
Il sintomo è la cura
Articolo di Serena Pacquola (ilDragoParlante.com)
Tutte le malattie che terminano per “ite” indicano l’infiammazione di una specifica area del corpo (ad es.artrite, tonsillite, bronchite ecc.) Queste etichette patologiche denotano semplicemente la parte affetta, ma falliscono nel comprendere la causa dell’infiammazione.
L’infiammazione manifesta di solito dolore acuto, dovuto alla pressione esercitata dai tessuti infiammati sui nervi. E questo è un bene, poiché il dolore limita i comportamenti che potrebbero danneggiare ancora di piú l’organismo. Ad esempio, se ci fa male la schiena, eviteremo di alzare carichi pesanti, se fa male la testa eviteremo di stressarci e cercheremo invece di rilassarci…
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di Cristina Bassi
Mai come in tempi estremi come questi… è bene conoscere cosa ci offre Madre Natura per aiutarci con la nostra salute, ovvero cosa è bene tenere nella dispensa di casa e per cosa…
È difficile immaginare un mondo senza cipolle. Questi ortaggi molto amati, che sono i bulbi della pianta della cipolla, hanno innumerevoli usi in cucina e sono un ingrediente principale di molte salse, insalate e piatti etnici. In effetti, le cipolle di tutti i tipi sono così popolari come ingredienti secondari che spesso ci dimentichiamo che sono dei veri e propri toccasana nutrizionali.
Come dimostrerà questo articolo, mangiare una cipolla al giorno (possibilmente cruda) potrebbe essere uno dei modi più efficaci ed economici per salvaguardare la propria salute, soprattutto in inverno!…
Il Pericolo “Infiammazione”
di Christina Sarich
Ultimamente alcune scoperte in campo medico si sono rivelate molto interessanti, e sebbene stiano già tentando di sfruttarle per vendere alcune soluzioni farmacologiche (vi sorprende?), resta possibile anche utilizzarle a nostro vantaggio, senza assumere farmaci.
L’infiammazione “cronica” è stata associata alle principali malattie mortali del nostro pianeta: patologie cardiache, cancro, malattie neuro-degenerative e dell’intestino, soprattutto. L’ultima dimostrazione circa il ruolo che l’infiammazione ricopre nello sviluppo di simili patologie, è giunta alcuni mesi fa, quando una sperimentazione clinica su 10.000 pazienti cardiopatici, ha dimostrato che taluni farmaci antinfiammatori riducono sensibilmente il rischio di incorrere in ulteriori infarti o ictus.
Ma non è tutto, dato che il sorprendente effetto collaterale di questa sperimentazione, ha evidenziato come l’antinfiammatorio riduca anche drasticamente il rischio di contrarre cancro ai polmoni. “Big Pharma”, forse, ora si aspetta che la nostra reazione alla notizia sia di affollarci tutti fuori dalle farmacie, per accaparrarci la nostra dose di farmaci antinfiammatori… Tuttavia, esiste un modo più sicuro per approcciarsi alla questione…
I Sorprendenti Effetti benefici del Profumo degli Alberi sulla nostra Salute
di Sandra “Eshewa” Saporito
Passeggiare nella natura, in mezzo ad un bosco oppure in montagna, può regalare numerosi benefici: può regalare serenità, pace nella mente, può aiutarci a respirare meglio, a contrastare lo stress, a staccare la mente dai pensieri pesanti.
Respirare a pieni polmoni l’aria pura, assaporare momento dopo momento il canto della foresta e ritrovare il ritmo della propria vita, respiro dopo respiro, passo dopo passo, ci riconnette ad una parte di noi che, in mezzo alle preoccupazioni della vita quotidiana e degli ultimi avvenimenti, è probabilmente passata in secondo piano.
Il “bagno di foresta” avrebbe quindi effetti a tutto tondo sulla nostra sfera psico-fisica e basterebbe già una camminata consapevole in mezzo al verde per trarne importanti benefici…
Energie Negative ed Energie Positive: dentro di Noi e nella nostra Casa
Noi, di solito, attiriamo quello che siamo, quindi, è importante osservarci, conoscerci e vedere i nostri lati positivi e negativi. Sarà, inoltre, fondamentale imparare a vedere il positivo delle cose e così facendo, eviteremo che le vibrazioni negative si impossessino della nostra persona, della nostra vita e della nostra casa.
Le vibrazioni positive ci contagiano e ci fanno godere di ogni esperienza; le energie negative ci possono invadere, provocando seri problemi. Il punto è che non sempre sappiamo identificarle. Molte volte, ci lasciamo trascinare da esse fino a sentirci stanchi, imprigionati, bloccati, intrappolati ed infelici.
È fondamentale, quindi, tenere sotto controllo i nostri sbalzi d’umore, le sensazioni di disagio, le tensioni, relazionandole ai pensieri, alle situazioni, all’ambiente e alle persone che ci circondano. Per fortuna, recuperare l’equilibrio è relativamente facile e dipende solo dall’atteggiamento con cui si affrontano le situazioni…
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