Coronavirus, Paura e Sistema Immunitario
di José & Resya Satchitshanti
È stato provato che stress, paura e stati ansiogeni diminuiscono e compromettono fortemente il livello delle difese immunitarie di un individuo, eppure proprio queste cose vengono costantemente veicolate in queste ultime settimane.
Sono ormai numerose le ricerche mediche che sottolineano la stretta connessione tra mente, emozioni e salute, ma solo di recente il complesso rapporto tra sistema immunitario e cervello è diventato oggetto di studio di una vera e propria disciplina: la “psiconeuroendocrinoimmunologia”, per semplicità PNEI.
Mentre l’antica medicina greca, insieme all’ayurveda e alla medicina tradizionale cinese, hanno da sempre sottolineato la profonda connessione tra corpo e mente, e quindi tra psiche e salute, la medicina convenzionale occidentale ha cominciato a indagare su questi legami solo a partire dagli anni ’30, con i lavori di Hans Selye sullo stress.
Oggi la psiconeuroendocrinoimmunologia ha fatto sue le conoscenze acquisite fin dai primi decenni del XX secolo dall’endocrinologia, l’immunologia e dalle neuroscienze, ricongiungendo queste tre branche in un unico modello coerente, per arrivare a una visione più organica e unitaria della salute. In un certo senso, vuole recuperare le tradizioni mediche antiche, delle quali riprende l’approccio olistico, ma in un quadro di scienza avanzata. Si tratta insomma di un approccio unitario all’essere umano, che con il bagaglio di conoscenze accumulato nei secoli, diventa oggi ancora più promettente e interessante.
Oltre all’approccio unitario, la PNEI mette in rilievo anche la bidirezionalità dei collegamenti tra psiche e sistemi biologici, sottolineando così la reciproca influenza esistente tra la sfera psichica e il livello fisico-corporeo. Come dire che quanto avviene nella nostra testa si ripercuote sulla condizione fisica in generale, che a sua volta influenza la psiche; quindi come le emozioni e lo stress modificano la salute fisica e la risposta del sistema immunitario.
È stato rilevato che stress, paura e stati ansiogeni diminuiscono e compromettono fortemente il grado delle difese immunitarie di un individuo, ma ansia, paura e stress è proprio quello che viene veicolato costantemente in queste ultime settimane, con un continuo “tam-tam mediatico/politico terroristico” e con una sovramplificazione delle notizie e dei vari provvedimenti.
Vengono consigliati atteggiamenti asociali e antisociali. Niente abbracci, niente contatti, tutti isolati come automi inumani. Bambini abbandonati a sé senza contatti. Anche questo aspetto è studiato dalla PNEI, ed è risultato che con l’adozione di comportamenti asociali e mancanza di contatti umani, si struttura un ulteriore abbassamento delle difese immunitarie.
Occorre allora fare una riflessione su questo. Attualmente, l’unico aspetto che di fatto regge, non è l’organizzazione sanitaria sotto pressione e a cui nel tempo i fondi sono stati tagliati e nemmeno il sistema politico perso in mille contraddizioni, ma l’unico aspetto che veramente funziona sono semplicemente le “Naturali difese immunitarie biologiche” di tutti noi. In questo momento, non esistono né protocolli veramente adatti al nuovo virus, né medicine adatte, né vaccini. I virus, come succede da milioni di anni, sono destinanti a dilagare sul pianeta come sempre hanno fatto. Infatti, anche ora ci sono circa 6.126.000 persone ammalate di ceppo H3N2 (che appartiene alla macro-famiglia dei virus della normale influenza A), con oltre 400 morti (accade tutti gli anni) e non ci sembra di aver osservato negli anni scorsi l’istituzione di nessuna zona rossa.
Siamo così al paradosso. Vorremmo proteggerci dal coronavirus (che comunque non è una febbre emorragica Marburg che ha un tasso di mortalità del 90%), ma adottiamo dei comportamenti indotti dai mass-media e dal sistema politico di paura, stress, ansia, angoscia e terrore, che ci portano proprio nella direzione di diventare maggiormente vulnerabili al coronavirus, per l’abbassamento delle difese immunitarie interne. Complimenti!
Il Tantra indica che la paura è una delle ombre più devastanti, che ci porta nella direzione dell’interruzione della capacità di agire e reagire e del sottostare alle emozioni negative. Stiamo quindi lontani dai “Veli di Maya” dell’illusione e dalla paura, alimentati dal sistema politico e mediatico, che non fanno altro che renderci più deboli.
Il sistema regge perché il nostro sistema immunitario regge. Se ogni contagio si trasformasse in una polmonite virale, non ci sarebbe sistema medico o sacrificio stoico degli operatori sanitari che potrebbe tenere, per gestire la situazione. Il sistema regge, perché decine di migliaia di persone si contagiano e non succede nulla… neanche se ne accorgono, sono cioè asintomatiche.
Evitiamo che le notizie pretestuosamente nefaste e un clima di angoscia possano penetrare dentro di noi a renderci vulnerabili. Continuiamo a mantenere un autonomo spirito critico e un’autonoma capacità di analisi. Per il tantra, la capacità di mantenere un equilibrio di visione è fondamentale. Prendiamo delle buone cuffie e ascoltiamoci musica classica o jazz, magari a 432 hz, invece dei telegiornali pretestuosamente allarmisti.
“L’ape raccoglie i nettari da molti fiori per unirli in un unico sapore. Una vista che comprende tutto lo spazio distrugge la brama di una visione parziale…” – Mahamudra Tantra
Articolo di José & Resya Satchitshanti
Fonte: https://www.tantralove.biz/coronavirus-paura-e-sistema-immunitario/
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