Il Tramonto dell’Umanità e l’Alba del Transumanesimo con la Complicità di Clero, Tecno-Teologi ed Esponenti del Mondo Religioso di tutto il Mondo
di Maurizio Martucci
Lignaggi millenari, popoli indigeni e spiritualità, dogmi secolari e religioni prede privilegiate della transizione digitale, apripista del transumanesimo, l’apocalisse pianificata nel grande resettaggio dell’umanità.
Nell’incomprensione generale di praticanti, osservanti e ignari fedeli, l’operazione mistificazione di sacro e metafisica sta infatti passando attraverso la trasposizione artificiale dei piani, in cui la finzione prevale sul vero e sul rito grazie a realtà aumentata, robotica e Intelligenza artificiale, strumenti prediletti della “cancel culture”, la cancellazione dell’identità culturale per estirpare dalla faccia della terra ogni traccia d’elevazione spirituale.
Lo scorso autunno, a Parigi, s’è tenuto “Pawa” ‘tecnologie antiche e future a confronto’, insolito raduno da 32 nazioni tra esponenti religiosi-spirituali persino dell’Amazzonia e imprenditori dell’Hi-Tech, compreso quel Tony Fadell padre dell’IPad, dell’IPhone e dell’Internet delle cose del 5G, raduno internazionale parigino dove Web 3.0, Metaverso, Bitcoin e cosiddetti ‘algoritmi del risveglio’ si sono ereticamente amalgamati con la sapienza indigena per esplorare un futuro ibrido a misura di cyborg.
“Pawa riguarda la creazione di connessioni tra il mondo materiale e i regni spirituali”, ci dicono, “preparati a esplorare il futuro capendo come la coscienza possa essere la base fondamentale per condurre all’auto-trasformazione”, che ambisce ad ergersi come movimento di “cambiamento”. Cambiamento che in realtà è già iniziato anche tra i cristiani cattolici e all’interno dell’Unione Buddhista Italiana.
Dopo la Fondazione ‘renAIssance’, cioè rinascimento dove AI sta per Intelligenza artificiale che con le nuove tecnologie sono “un dono di Dio”, parola di Papa Francesco, è toccato poi al ‘Cyber-Buddha’, dialogo sull’Intelligenza artificiale, tema forte al Festival ‘Mimesis’ di Udine svoltosi sempre nell’autunno scorso (il 29 ottobre 2022).
“Nel prossimo futuro lo sviluppo esponenziale dell’intelligenza artificiale è destinato a cambiare le nostre vite – scrivono i buddisti italiani disposti a riconsiderare in ottica tecnologica millenni di tradizione del Siddhārtha Gautama – sono ormai pochi i decenni che ci separano da un’intelligenza artificiale in grado di eguagliare, persino di superare il pensiero umano”. (…ma quanta saggezza questi buddisti – nota di conoscenzealconfine)
In pratica ce lo dicono tutti: siamo al sorpasso, e così se già nel 2020 il Vaticano ha promosso la conferenza su “etica e robotica”, il collegamento tra Bibbia e Intelligenza artificiale e il nesso tra fede e tecnologia è tema di un articolo su ‘Agenda Digitale’ a firma di Don Luca Peyron, Teologo Università Cattolica, Apostolato digitale Diocesi di Torino: “il binomio Cristianesimo e intelligenza artificiale – scrive il tecno-teologo – rivela l’esistenza di un nesso attendibile dal punto vista credente e culturale tra la fede in Gesù Cristo e l’intelligenza artificiale“, tanto che i Gesuiti della Compagnia di Gesù si sono sentiti di dedicare all’Intelligenza artificiale la monografia ‘Accènti’ di Civiltà Cattolica, dove si parla di “praticabilità e possibili principi di un umanesimo digitale”.
Che significa? Che non è complottismo né fantascienza, ma che siamo tutti sotto attacco. Perché se dopo i Governi pure il mondo religioso-spirituale è disponibile al ricatto della transizione digitale, mimetizzandosi dietro sterili compromessi e futili spartiacque evolutivo-esistenziali, vuol dire che a breve la tecno-clonazione dell’identità potrebbe disumanizzarci nel progresso tecnologico spingendoci nel tramonto dell’umanità per l’alba del transumanesimo, con la complicità di clero, teologi e spiritualisti assuefatti.
Ma non è detta l’ultima. Perché se in un tempio del Giappone c’è già un monaco robot, a Pechino un sacerdote androide e in Germania a Wittenberg, dove teologia la insegnava un certo Martin Lutero, un prete-robot con touch screen e luce LED dalle mani oggi impartisce benedizioni in 5 lingue, per fortuna 9.000 sciamani russi degli Orchi di Vladivostok e altre città, hanno celebrato un rito contro l’instaurazione del “Nuovo Ordine Mondiale”! (https://oasisana.com/2022/10/11/guerra-occulta-9-000-sciamani-russi-in-rituale-contro-il-nuovo-ordine-mondiale/)
Articolo di Maurizio Martucci
Fonte: https://www.orticaweb.it/religioni-e-spiritualita-nel-mirino-della-transizione-digitale/
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