Il Segreto della “Milites Templi”
tratto da “Il Segreto della Milites Templi”, di Domizio Cipriani
Prima dell’assalto delle truppe romane al Tempio di Re Salomone, alcuni sacerdoti che erano stati avvertiti del pericolo imminente, pensarono di nascondere i tesori più sacri per il popolo ebraico, nei sotterranei del Tempio stesso.
Secondo la documentazione esistente, Re Salomone all’epoca aveva commissionato la costruzione del Tempio ad un valente architetto, che aveva collaborato anche alle costruzioni egizie e che aveva appositamente riempito i sotterranei di labirinti e trappole, al fine di renderli inaccessibili.
Il cuore del Tempio, era una stanza segreta del sotterraneo, chiamata “Sancta Sanctorum”. In questa stanza Re Salomone fece dunque nascondere le cose più preziose appartenenti al popolo ebraico, come l’Arca dell’Alleanza e le Leggi di Mosè. Quando perciò i Romani saccheggiarono il Tempio, distruggendolo, non trovarono quello che era stato nascosto nei sotterranei. Inoltre, prima dell’assalto, i sacerdoti avevano completato un inventario di tutto ciò che era stato nascosto, indicando con precisione dove i beni erano stati riposti, per permettere così alle generazioni future, di recuperarli.
Le famiglie “Rex Deus”:
Inizialmente, queste famiglie furono essenzialmente di ceppo ebraico, ma con l’andare dei secoli avvenne una vera e propria “cristianizzazione” di questi nuclei, che formarono una specie di confraternita chiamata “Rex Deus”. Vi era un patto preciso e segreto fra loro: quello di tornare nella Città Santa per recuperare i tesori che i loro progenitori, gli antichi sacerdoti, avevano nascosto nei labirinti sotterranei e nel “Sancta Sanctorum”. Nel 1099, in occasione della Prima Crociata comandata da Goffredo di Buglione, la Città Santa venne finalmente riconquista.
Gli scavi dei Templari:
Alcuni di questi sacerdoti riuscirono a sfuggire alla strage perpetrata dalle truppe romane, proprio nascondendosi in questi sotterranei. In seguito, non potendo più rimanere in Palestina, partirono raggiungendo l’Europa e sparpagliandosi per il continente. Costoro formarono poi dei nuclei familiari, che si tramandarono, di padre in figlio, quello che consideravano “il segreto del Tempio”.
Il recupero dei tesori sotto alle rovine del Tempio, fu effettuato in segretezza, per non suscitare le ire della popolazione araba di Gerusalemme e poi perché gli ebrei non avrebbero sopportato che si scavasse proprio sotto le rovine del loro Tempio sacro. Ecco allora che i “Rex Deus” ebbero l’idea di fondare un Ordine monastico e militare, unico nel suo genere: i “Templari”. Con gli auspici del grande San Bernardo, che volle fortemente quest’ordine e l’autorizzazione papale, essi presero posizione a Gerusalemme, proprio sopra le rovine del Tempio.
I Templari furono la più grande organizzazione per il recupero di reperti archeologici religiosi di tutto il Medioevo. Un compito gravoso e difficile, che fu svolto con grande caparbietà. Una volta acquartieratisi a Gerusalemme, essi iniziarono con pazienza, ingegno e volontà gli scavi, giungendo ad una profondità di oltre 30 metri sotto la spianata del Tempio. Scavarono quindi un profondo pozzo che arrivava fino al “Sancta Sanctorum”, la cella più segreta del Tempio, dove era stata nascosta l’Arca dell’Alleanza, contenente le tavole della Legge, con i Comandamenti dati da Dio stesso a Mosè.
Questi sotterranei, che erano un vero e proprio labirinto, ricalcavano tutti gli accorgimenti adottati a protezione delle piramidi egizie. Ma di preciso che cosa trovarono i Templari sotto le rovine del Tempio? Certamente qualcosa di grande importanza. Prima di tutto, moltissimi documenti, la cui copia fu anche portata dai sacerdoti a “Qumran”, una località non molto distante da Gerusalemme, nel deserto di Giuda, sulle rive del Mar Morto.
I “Rotoli di Qumram” e gli Esseni:
Questa località è famosissima, perché nel 1947, durante una campagna di scavi archeologici effettuata dal governo israeliano, furono rinvenuti moltissimi vasi di terracotta, contenenti alcuni rotoli di rame: i famosi “Rotoli del Mar Morto”. Qumran era la cittadella capitale di una tribù: gli Esseni (in lingua arcaica, la parola ‘esseno’ significa ‘santo’). Sembra che siano stati proprio gli Esseni a salvare moltissimi altri documenti dal Tempio di Salomone, poco prima della distruzione effettuata da parte delle truppe romane. Alcuni di questi rotoli contenevano, come già detto, una descrizione precisa e minuziosa di quello che era stato nascosto nei sotterranei del Tempio.
Le conoscenze dei Templari:
I Templari riportarono alla luce reperti straordinari, come la Vera Croce, la Sindone e forse anche l’Arca dell’Alleanza ed il Graal, oltre a documenti di capitale importanza per la comprensione delle dottrine cristiane ed ebraiche. Essi si impossessarono di segreti che nessuno, prima di allora, aveva conosciuto.
Da qui in poi, tuttavia, la storia dei templari si tinge di giallo e la cronaca comincia a divenire leggenda. All’epoca, fu detto che i Templari erano a conoscenza di segreti esoterici e di magia orientale e perfino che si erano dati alla stregoneria. Tutto ciò potrebbe sembrare forse affascinante, ma non vi è nulla di più falso. Quello che è vero, suffragato da testi storici e da prove incontrovertibili, è che i Templari fecero della conoscenza e della gnosi (ossia la penetrazione dei misteri del divino), lo scopo della propria vita. Secondo alcune concezioni esoteriche, chiunque possedesse l’Arca con le Tavole della Legge Divina, avrebbe anche ottenuto grande sapienza e conoscenza.
E infatti noi sappiamo quanto i templari tenessero alla conoscenza, visto che proprio per questo motivo molti di loro furono perseguitati, torturati ed uccisi. Essendo in continuo contatto con le civiltà orientali, all’epoca molto più progredite di quelle europee, i Templari impararono ad usare strumenti molto particolari, quali l’astrolabio e l’abaco, ed appresero l’astronomia e l’alchimia (che non è altro che la moderna chimica).
Con il Concilio di Nicea del 325 d.C., l’Imperatore Costantino aveva dichiarato eretica la Gnosi, e decretato la fede cattolica come unica religione dell’Impero. Fu così che gli gnostici entrarono in clandestinità e altrettanto fecero anche le famiglie che si richiamavano agli insegnamenti iniziatici di Gesù l’Esseno, detto il Cristo, le quali presero il nome di “Rex Deus”. Dei “Rex Deus” – che all’apparenza continuarono a praticare il cattolicesimo – fecero parte le più grandi famiglie nobiliari del Medioevo, fra cui i reali Sassoni d’Inghilterra e i Capetingi di Francia, (i quali rivendicarono la loro discendenza diretta da Maria Maddalena, sposa del Cristo, e da Gesù stesso).
I dodici Comandamenti del Templare moderno:
1. Ricordati sempre, dell’esempio degli anziani Templari, e dei principi della nostra Carta.
2. Combatti senza riposo per i diritti della persona umana e la difesa dei più deboli e degli oppressi.
3. Combatti anche per la tutela dei valori umani universali.
4. Comincia a migliorare te tesso, prima di pretendere di migliorare gli altri e il mondo intorno a te.
5. Conforma tua vita alle tue convinzioni profonde, senza ipocrisia e rispettando sempre le convinzioni altrui.
6. Sii sempre schietto nei tuoi propositi, leale nel tuo comportamento.
7. Sii sempre fedele ai tuoi impegni e onora la parola che hai dato.
8. Non amare veramente niente tanto quanto la spiritualità, la fraternità e l’amicizia.
9. Preferisci sempre il dialogo e la concertazione, al confronto e alla guerra.
10. Affronta con coraggio tutte le difficoltà con le quali ti confronti, sapendo che hai trovato in te stesso e nei principi elevati, la forza necessaria ad attraversare questo campo di esperienze e di evoluzione.
11. Non dimenticare mai che i tuoi doveri fondamentali e la tua libertà si fermano dove inizia quella altrui.
12. Non dimenticare mai che il valore di un essere umano riposa in quello che è veramente, non in quello che possiede o pare essere.
Tratto da “Il Segreto della Milites Templi”, di Domizio Cipriani, Priore dell’Ordre des Templiers de Jerusalem, Principauté de Monaco.
Chi è Domizio Cipriani:
Domizio Cipriani, oggi ‘Priore’ dell’Ordine dei Cavalieri Templari, del Principato di Monaco, racconta la sua storia di trasformazione nel suo libro “Il Segreto della Milites Templi”.
Dopo una vita fortunata e di successo dal punto di vista materiale ed economico, giunge ad un punto in cui sente un bisogno più alto. Riconsiderando il suo passato e i suoi risultati professionali in ambito immobiliare, comprende che la sola aspirazione all’accumulo delle ricchezze non può bastare, e che anzi a lungo andare rischia di portare all’infelicità e alla povertà interiore.
Nel libro afferma: “Nel mio lavoro sono riuscito a creare un immenso patrimonio immobiliare praticamente dal nulla, ma ogni volta non riuscivo mai a valorizzare appieno ciò che avevo realizzato, perché mi veniva sempre tolto per svariati motivi. Sfortuna? Crisi? Congiuntura economica sfavorevole? No, egoismo!”
Così Domizio Cipriani inizia un percorso di crescita energetica e spirituale, che comincia con alcune letture sul processo dell’illuminazione. Un giorno, dopo avere ricevuto un messaggio interiore ben preciso che lo esortava a “passare all’azione” per aiutare il prossimo, decide di intraprendere una raccolta di fondi per aiutare le vittime del terremoto di Haiti. Un’azione, altruistica e molto concreta. Non più il denaro fine a sé stesso, ma il denaro come strumento per realizzare il bene degli altri. E’ questo primo gesto che gli regala un’esperienza “mistica” di gratitudine.
Queste le sue parole: “Sperimentai un’emozione mai provata prima: sentii una luce intensa e radiosa che mi stava avvolgendo. Finalmente ero passato all’azione ed avevo capito il senso di gratificazione che si provava, un’emozione superiore e non paragonabile a qualsiasi premio in denaro. Da allora ho sicuramente avuto più fede, ho realizzato cosa significhi passare all’azione.”
La crescita di Domizio Cipriani, si appoggia anche alla pratica delle antiche arti marziali orientali, che lo accompagnano nel suo percorso di espansione e di consapevolezza del corpo energetico. Egli afferma che proprio nel momento in cui è percepita l’energia sottile dell’uomo, assume estremo valore il piano fisico, passaggio obbligato per l’ascensione ad una coscienza più elevata. L’esperienza terrena non è solo necessaria, ma è anche la chiave per il raggiungimento della gioia e della beatitudine.
Le parole di Domizio Cipriani, a questo proposito, sono semplici e comunicative: “Godetevi il corpo, godetevi l’esistenza fisica; nascosta all’interno del mondo materiale si trova la vostra crescita spirituale. E’ solo quando sarete stanchi dei piaceri materiali che vi chiederete: esiste qualcosa di più nella vita? Allorché l’anima risvegliata prenderà possesso del vostro essere, vi renderete conto che i piaceri terreni non erano neppure un’ombra di ciò che è la vera Vita. Esiste una beatitudine così sconfinata… e questa beatitudine non si oppone, né è in contrasto o in conflitto col piacere”
Tratto da “Il Segreto della Milites Templi”, di Domizio Cipriani, Priore dell’Ordre des Templiers de Jerusalem, Principauté de Monaco.
A cura di www.fisicaquantistica.it“Il Segreto della Milites Templi” è in vendita su Amazon (Il ricavato è devoluto in beneficienza)
Buongiorno vorrei sottoporre alla vostra cortese attenzione il mio libro Templar Order edito da bastogi libri tradotto in quattro lingue le cui royalties verranno devolute in beneficenza per aiutare i bambini con l’AMADE MONDIALE. Se potete aiutarmi a far circolare il messaggio per promuoverne la distribuzione anche tramite recensioni sarà cosa molto gradita. Grazie dell’attenzione cordiali saluti Domizio CIPRIANI Grand Prieur Magistrale Ordre des Templiers de Jerusalem Principautè de Monaco
http://www.storiedistoria.com/2017/05/templar-order-il-cammino-dei-templari-domizio-cipriani/