Piano astrale… e pericoli del viaggio astrale
di Donatella Coda Zabetta
Il piano astrale è la regione invisibile che circonda il nostro globo, come ogni altro, e che corrisponde al secondo Principio del Cosmo (il terzo principio è la Vita, di cui essa è il veicolo), o Doppio Astrale dell’uomo.
Una Essenza sottile, visibile solo all’occhio chiaroveggente, ed il più basso tranne uno (la terra) dei Sette Principi Cosmici o Akashici. Eliphas Levi lo definisce il “Grande Serpente” e il “Drago” dal quale s’irradia sull’Umanità ogni influenza malefica.
È così… ma perché non aggiungere che la Luce Astrale non emana null’altro che ciò che ha ricevuto, che essa è il grande crogiolo terrestre, in cui le basse emanazioni della terra – (sia morali che fisiche) con le quali la Luce Astrale è alimentata – sono tutte trasformate nella loro essenza più sottile, e irradiate di ritorno intensificate, così da divenire epidemiche, moralmente, psichicamente e fisicamente.
Infine, la Luce Astrale è la stessa cosa che la “Luce Siderale” di Paracelso e degli altri filosofi “Ermetici”. Dal punto di vista fisico, è l’etere della scienza moderna. In senso metafisico, spirituale od occulto, l’etere è molto di più di quanto spesso ci si immagini. Nella fisica occulta e in alchimia, è ben dimostrato che non racchiude solamente nelle sue onde infinite la promessa e potenza di ogni qualità di vita, bensì anche la realizzazione della potenza di ogni qualità dello spirito…” (Iside Svelata, Helena Petrovna Blavatsky, Vol. I° pag. 49).
Ho estrapolato la definizione della Blavatsky perché rende molto bene l’idea di cosa questo piano rappresenti. Cerco di semplificarla: vibrazionalmente, l’astrale, è il piano energetico sopra al nostro (la mia esperienza ha differenziato il piano eterico – l’aura della persona, il suo magnetismo – e il piano astrale, come i componenti del piano animico – l’anima), quindi, quello più facilmente raggiungibile da tutti.
Tant’è che ognuno di noi nel sonno ha viaggiato in astrale inconsapevolmente… Vi è mai capitato di svegliarvi di soprassalto con la sensazione di cadere dal letto o di essere stati svegliati bruscamente? Questa sensazione è la percezione fisica del rientro del corpo astrale nel corpo fisico. Per la sua accessibilità, nonostante uno scarso lavoro di consapevolezza, il piano astrale è spesso la fonte dei messaggi e delle percezioni che si leggono, copiose, nel web.
Per arrivare al piano Coscienziale, vibrazionalmente più elevato, è infatti necessario un lavoro su se stessi molto lungo e approfondito, per giungere ad eliminare tutti i blocchi del piano animico. Cosa sono questi blocchi? Le nostre paure e debolezze, i nostri schemi mentali…
Si deve cioè raggiungere l’accettazione della propria totalità, divenire consapevoli del pensiero e affidare al cuore la direzione della mente. Questo processo apre le porte alla consapevolezza e, quindi, ad una frequenza vibrazionale più alta di quella materiale, dettata dalla mente, dalle emozioni, dalle reazioni e dagli schemi mentali.
Risulta evidente che percezioni e messaggi del piano astrale, rispecchiano l’energia di chi ne diventa mezzo di trasmissione: il piano astrale non emana null’altro che ciò che ha ricevuto nella sua essenza più sottile ed amplificata. Ritengo importante soffermarmi su questo punto, perché il viaggio astrale, che incuriosisce così tanto le persone, proprio per questo motivo, può diventare molto pericoloso se non si è pronti ad affrontarlo.
Come mai? Perché nell’astrale – specchio amplificato e fedele del nostro mondo – ritroviamo la manifestazione dei nostri pensieri… Utilizzo un esempio pratico: se faccio un viaggio astrale con alcune paure irrisolte (ciò significa che già nella fisicità ho un blocco o un rifiuto ad affrontarle e non so come gestirle)… immaginiamo di aver paura dei serpenti… ecco, nell’astrale basta un pensiero incontrollato (e un pensiero di paura è naturale quando esploriamo qualcosa che non conosciamo), che la nostra forma pensiero si materializza a livello sottile (ovviamente anche noi utilizziamo il corpo astrale – sottile – per viaggiare, per cui la forma pensiero ci sembrerà assolutamente “concreta” in quel livello energetico), e ci troveremo circondati da serpenti enormi. E più la nostra paura si intensificherà (perché non abbiamo ancora imparato a mettere la mente al servizio del cuore, per cui questa agirà come incontrastata sorgente di pensieri incontrollabili), più ci troveremo a vivere situazioni destabilizzanti.
Dov’è il pericolo? Nel rientro affrettato nel corpo, che in preda alla destabilizzazione può avvenire in malo modo, creandoci poi problemi nella quotidianità (stati di dissociazione, ad esempio). Purtroppo si parla poco dei rischi e tanto degli effetti speciali. Per questa ragione, insisto sempre molto nell’essere cauti ad avvicinarsi ad un lavoro con i piani sottili, quando si ha ancora molto da risolvere nel piano materiale!
Articolo di Donatella Coda Zabetta
Per chi vuole approfondire: “Il coraggio di ascoltarsi, guardare alle cose cambiando prospettiva“, di Donatella Coda Zabetta
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