Manuale per l’Autogestione della Salute
Come e perché ci ammaliamo? In che modo è possibile prendere in mano la nostra salute e difenderci dalla malattia? Ecco i preziosi consigli per autogestire la propria salute del Dr. Eneko Landaburu Pitarque – medico igienista naturale.
I mezzi di comunicazione di massa ci bombardano in continuazione con l’idea che le cause dei nostri disturbi di salute siano dovute ad aggressioni di microbi, virus e batteri, oppure a dei geni ereditari difettosi. In questo modo quello che ci succede è che diventiamo dei passivi e remissivi pazienti, dipendenti dai diversi medici specialisti, giacché a quanto ci vogliono far credere, il nostro benessere dipenderebbe da suddetti virus e geni ereditari, totalmente al di fuori del nostro controllo personale. In questo modo, trascuriamo la possibilità che ci offre la malattia di riconoscere gli errori che l’hanno causata e di imparare da essi… senza per questo sentirci in colpa per esserci ammalati.
“Chiunque commette un errore e non impara da esso, tornerà a sbagliare di nuovo”.
Favoriamo il grande business farmaceutico di vaccini e antibiotici, e ultimamente anche dei farmaci antivirali e dell’ingegneria genetica. Proviamo a porci qualche semplice domanda: In che misura contribuisce a farci ammalare l’educazione ricevuta sin dalla nascita? E i maltrattamenti farmaco-alimentari che riceve continuamente il nostro corpo? E il disordine sociale? E l’aggressione umana ai danni della natura?
Come ci ammaliamo per gli abusi che infliggiamo al nostro corpo
Se il nostro organismo vive in circostanze avverse, sotto vari tipi di pressione: ambientale, sociale, sotto stress e oberato di lavoro, prima o poi (a seconda della sua resistenza) finirà per cedere. Esso difenderà anzitutto gli organi del corpo essenziali alla vita e finirà per trascurare gli altri organi meno decisivi per la sopravvivenza, facendo così affiorare i punti deboli del corpo, congeniti, acquisiti o ereditari.
Troppa attività e riposo insufficiente, portano il nostro corpo ad un esaurimento fisico e nervoso, che è poi l’origine di molte malattie. Troppa attività + riposo insufficiente = esaurimento fisico e nervoso. Ma come si disperdono le nostre energie?
1. Per eccesso di attività sensoriale, attraverso l’uso dei cinque sensi: lavorare con il computer, guardare la TV, leggere, esposizione a luci intense e a rumori molesti, ecc.
2. Per eccesso di attività nervosa: elaborare mentalmente le informazioni che passano attraverso i sensi, pensare, ricordare, immaginare, progettare, decidere, coordinare tutte le funzioni del corpo (tutte queste funzioni richiedono un dispendio di energie). Le convinzioni errate, il disgusto per certe cose, i brutti ricordi, la repressione dei sentimenti, la mancanza di comunicazione, la mancanza di apprezzamento e di contatto fisico, il disprezzo, i rimproveri, gli insulti, le minacce, lo sfruttamento economico, la discriminazione sociale, ecc., anche questi sono tutti elementi che sovraccaricano di lavoro il nostro sistema nervoso.
3. Per l’eccesso di attività muscolare: sollevare pesi, muoversi, stare fermi in piedi o seduti, chiacchierare inutilmente, essere troppo tesi, ecc.
4. Per l’attività digestiva: che dipenderà dalla quantità e dalla qualità del cibo ingerito. Alimenti cucinati, troppo concentrati ed elaborati, miscele di alimenti non compatibili tra loro, le fritture, le bevande alcoliche, gassate o nervine, danno eccessivo lavoro all’intero apparato digerente.
5. Per il movimento intestinale: mangiare cibo abbondante e povero di fibre, purghe, lassativi e clisteri, sovraccaricano l’attività intestinale.
6. Per il rinnovamento cellulare: questa attività aumenta in caso di traumi, ferite, fratture, emorragie e infiammazioni.
7. Per l’attività termica: quando fa freddo, il corpo consuma energia per riscaldarsi, tremando, battendo i denti e accelerando la respirazione. Quando fa caldo, consuma energia per rinfrescarsi, aumentando la sudorazione e attraendo il sangue a fior di pelle.
8. Per l’attività sessuale: se è eccessiva e accompagnata da sostanze eccitanti ne risulta un consumo maggiore di energie fisiche e nevose. Anche la repressione e la paura della sessualità, sono uno spreco di energia.
9. Per l’attività procreativa: gravidanza, parto e allattamento al seno ripetuti frequentemente, diventano una estenuante causa di esaurimento fisico e nervoso. Per questo si raccomanda alle donne di intervallare le gravidanze con un periodo di almeno 2 anni.
10. Per l’attività cardio-polmonare di ossigenazione, cioè, trasportare l’ossigeno dell’aria a tutte le cellule del corpo, attraverso la circolazione del sangue. L’aumento di qualsiasi attività del corpo aumenta la necessità di ossigeno. Si noti come aumenta il battito cardiaco durante una corsa, dopo un pasto abbondante, con uno spavento o per l’eccitazione sessuale.
11. Per l’attività di difesa e di purificazione: senza di essa moriremmo avvelenati rapidamente per intossicazione. Il nostro corpo ha bisogno di ripulirsi giornalmente sia dalle cellule morte e dei rifiuti tossici che si producono internamente, come risultato delle varie attività corporali (a più attività, corrisponde una maggior produzione di rifiuti metabolici tossici: Acido lattico, Acido urico, Urea, Creatinina, Acetone, ecc.), sia dalle sostanze tossiche che si introducono per la cavità respiratoria, attraverso l’apparato digerente o attraverso la pelle.
Esaurimento psico-fisico
Abbiamo appena visto le attività più importanti in cui il nostro corpo disperde le sue energie. Se continuiamo a consumare più energie di quelle che recuperiamo con il riposo, inevitabilmente entreremo in uno stato di esaurimento psico-fisico. E questo darà luogo a diversi disturbi. All’esaurimento delle nostre energie possiamo arrivarci in due modi, improvvisamente o lentamente:
– Improvvisamente (in maniera rapida e aggressiva): per una intossicazione alimentare, una indigestione, per un’overdose di farmaci, per un’insolazione o per congelamento, per un incidente d’auto, un intervento chirurgico, una lunga corsa, ecc. Naturalmente, un corpo in buono stato di salute, sopporterà meglio questo tipo di aggressione rispetto ad un corpo già debilitato.
– Lentamente e per una somma di piccole aggressioni: cioè, stress da piccoli maltrattamenti che si accumulano nel corso degli anni. L’ultimo eccesso sarà soltanto la classica goccia che fa traboccare il vaso e innescare il malessere. Questo stress potrebbe avere varie cause: non trovare lavoro, mancanza o insufficienza di denaro, sentirsi un fallito, avere il morale sotto i tacchi, non fare abbastanza esercizio, non smettere di fumare continuamente e trangugiare ogni tipo di bevanda, che può essere birra, alcool, caffè, bevande gassate, bevande dopanti, ecc. Poi un giorno, improvvisamente beviamo un po’ più del solito, ed improvvisamente ed inspiegabilmente si può scatenare una polmonite, o qualche altro tipo di malessere, a cui non sappiamo dare una spiegazione valida.
Il fattore cumulativo
La boccata di una sigaretta non è sufficiente a causare un cancro ai polmoni, ma 20 sigarette al giorno per 20 anni, hanno delle buone probabilità di riuscirci. Stesso discorso vale riguardo l’esposizione all’inquinamento atmosferico al quale siamo sottoposti quotidianamente.
Esiste poi l’effetto ritardato: può essere cioè che alcune delle cause del nostro malessere si siano già attivate da lungo tempo. Gli studiosi della mente umana sostengono che le influenze che riceviamo nei primi 7 anni della nostra vita, possono spiegare i disturbi mentali e fisici che poi soffriamo da adulti. Per esempio: un vaccino anti-polio che milioni di inglesi e americani ricevettero nel decennio tra il 1950 e il 1960, conteneva una proteina che ha favorito poi lo sviluppo di un tipo di tumore del polmone, che si sviluppa lentamente e che può andare avanti per 20 anni senza dare alcun sintomo.
Come il nostro corpo può essere maltrattato:
1. Accidentalmente: cadendo e rompendosi un braccio, per incidenti stradali, incidenti sul lavoro, disastri naturali, ecc.
2. Per il disordine sociale in cui viviamo: l’ingiusta distribuzione della ricchezza nel mondo, lo sfruttamento economico, la repressione politica e religiosa, ecc. Questi fattori provocano situazioni che causano la miseria, la fame, la tortura, la prigionia e le guerre, e che fanno ammalare e morire tanta gente.
3. Per l’aggressione, l’inquinamento e la contaminazione fatta incessantemente alla natura, di cui noi stessi siamo parte integrante, e dalla quale dipende il futuro dell’umanità e della stessa vita sulla faccia della terra.
4. Per l’ignoranza, la disinformazione, le credenze erronee e il lavaggio del cervello che riceviamo attraverso i “mezzi di comunicazione” e l’insegnamento scolastico e familiare. Sono tutte condizioni che possono spingerci a maltrattare noi stessi, inconsapevolmente, senza rendercene conto.
La malattia ha origini multi-fattoriali o è causata da virus, batteri e geni ereditari?
Anche se la scienza medica accetta in teoria l’origine multi-fattoriale della malattia, nella pratica suole mettere soprattutto enfasi sulle aggressioni microbiche o sui geni ereditari, giacché questi ultimi contribuiscono cospicuamente all’aumento delle vendite dei farmaci.
Ovviamente, un corpo ben nutrito, ben riposato, ben disintossicato, in un ambiente favorevole, con un atteggiamento mentale sereno e positivo, terrà a bada i suoi geni e si difenderà meglio dai presunti attacchi di microbi, virus e batteri. In questo caso il business dei farmaci diminuirebbe di almeno l’80%, come pure la spesa per la Sanità Pubblica.
Invece di pensare a guarire veramente la gente e svuotare gli ospedali, si pensa sempre ad aumentare la spesa per la Sanità Pubblica. Ammalarsi è come giocare alla lotteria, quanti più biglietti si comprano, più probabilità si hanno di vincerla. Quanti più abusi e maltrattamenti riceve il corpo, più sono le probabilità di ammalarsi. Ma gli unici veri vincitori della lotteria sono sempre e solo le grandi case farmaceutiche!
Articolo sulla Autogestione della Salute, tratto da una preziosa monografia del medico igienista spagnolo, il Dr. Eneko Landaburu Pitarque.
Fonte: https://scienzanewthought.wordpress.com/2013/09/27/come-e-perche-ci-ammaliamo/
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