Non Frequentare Persone che non ti Meritano!
Dott.ssa Ana Maria Sepe
Per preservare la propria salute emotiva esiste una regola ben precisa: distinguere chi ci merita e chi no.
Capita spesso nelle relazioni di ogni genere e soprattutto nei rapporti di coppia, di correre dietro a chi non ci cerca… a chi non apprezza la nostra presenza, il che innesca meccanismi di sofferenza e insicurezza al tempo stesso. In fondo, non ha senso essere infelici per chi non si preoccupa di noi.
Regala la tua Assenza a chi non apprezza la tua Presenza
Non bisogna considerare amica ogni persona che incrociamo lungo il nostro cammino. Se non piacciamo a un collega o a qualcuno che non mostra interesse nei nostri confronti, potremmo sentirci delusi, ma chiediamoci se vale la pena tentare di costruire un legame e conquistare la sua simpatia. Non tutti meritano i nostri sforzi, soprattutto se abbiamo a che fare con persone molto complicate. Non perderemo niente se le evitiamo.
Non ha senso inseguire chi non ci cerca. Chi lo fa commette una grande ingiustizia emotiva contro sé stesso. L’affetto si deve dimostrare in modo equilibrato! L’attenzione non si elemosina né si accettano briciole. In una relazione equilibrata, non ci si sente esauriti emotivamente o mentalmente. Non ci si sente svuotati o stressati e sopraffatto dalla presenza dell’altro. Quindi, se qualcuno o qualcuna ci succhia costantemente tutta l’energia e la felicità, è arrivato il momento di prendere in considerazione l’idea di allontanare questa persona!
Che Rischio comporta Frequentare Persone Tossiche
Alcuni studi hanno ampiamente dimostrato che lo stress che comporta frequentare persone tossiche può avere effetti negativi di lunga durata sul nostro cervello. Anche solo pochi giorni di stress possono compromettere il funzionamento dei neuroni dell’ippocampo – un’importante area cerebrale responsabile del ragionamento e della memoria.
Alcune settimane di stress causano danni alla dendriti neuronali (i collegamenti tra una cellula celebrale e l’altra), e alcuni mesi di stress possono distruggere i neuroni in modo permanente.
Perché siamo Attratti da Individui che ci Svalutano?
I motivi vanno rintracciati in vecchie ferite mai riconosciute e sanate, che vengono riproposte sempre con lo stesso schema e copione, in quanto è l’unico che conosciamo e che siamo abituati a mettere in atto. Le persone con cui ci relazioniamo non sono state scelte casualmente, ma seguono esattamente i nostri desideri e bisogni interni, che ripetono, senza che noi ne siamo consapevoli, il nostro passato, anche quello più scomodo e doloroso. L’altro per noi funge da specchio: è qualcuno che riflette aspetti di noi che dobbiamo cambiare per renderci migliori di come siamo.
6 Strategie per Affrontare le Persone Tossiche
Le relazioni tossiche possono accompagnare i rapporti amorosi, ma anche familiari, amicali e lavorativi; con il tempo ci si avvelena di un vero e proprio malessere con sintomi fisici. Ci si sente succubi dell’altro, completamente dipendenti, risucchiati rispetto alle proprie energie e vitalità, angosciati e stanchi della relazione, a tal punto che la si vuole recidere, ma non si sa come fare.
Abbiamo armi a nostra disposizione per rispondere alla cattiveria gratuita di chi dice di volerci bene? Certo: coltivare l’amore di sé è già un buon antidoto. Dobbiamo sforzarci, per esempio, di ricordarci quanto sia deleterio per il nostro benessere psicofisico frequentare la persona sbagliata. Ecco alcuni suggerimenti su come lasciarci alle spalle una persona tossica e ritrovare il rispetto per sé stessi.
1. Stabilisci dei limiti. Non è facile prendere le distanze dalle persone che ti fanno star male dal momento che spesso si tratta di gente per cui provi sentimenti di affetto, e che in qualche modo ti è vicina emotivamente o lo è stato in passato. La tentazione potrebbe essere di provare a giustificarle, di andare in automatico alla ricerca di ricordi piacevoli di esperienze vissute insieme per mantenere viva la fiamma delle relazioni.
Tuttavia, armati di grande coraggio, sii sincero con te stesso e mettiti al primo posto per decidere la cosa più giusta da fare… Le persone tossiche cercheranno di immergerci nei loro problemi. Non vogliono trovare realmente delle soluzioni, vogliono solo consumare il nostro tempo e scaricare il loro carico di negatività.
2. Non aspettarti un cambiamento. Produrre un cambiamento non è una missione impossibile, ma è complicato e richiede un grande sforzo. Di solito, alle persone tossiche risulta difficile cambiare, perché tendono a opporre una grande resistenza.
Quindi, non perdiamo tempo disapprovando le loro azioni o rimproverando ciò che dicono, perché in questo modo rischiamo solo di peggiorare ulteriormente la situazione. Bastano solo brevi e concisi suggerimenti, non serve pressarli eccessivamente.
3. Non discutere. Risparmiare energia è importante. Inoltre, spesso le discussioni riescono solo a farci sentire peggio. Pertanto, è essenziale non cadere nel gioco che ci propongono le persone tossiche per non venire risucchiati nella loro rete.
Infatti, litigare con chi fa della negatività il suo mantra non fa altro che instaurare un circolo vizioso di cattivo umore, oltre a dare una scusa in più a queste persone di crogiolarsi nei loro problemi. Così, non solo la discussione non sarà costruttiva, ma minerà la tua tranquillità, sollecitando rabbia e malumore. Tieni a freno i tuoi sentimenti più passionali, come ira e collera, e non cercare di cambiare chi è negativo e non vuole “darsi” alla positività: distaccatene e fai ricorso a quel tuo equilibrio interiore, dando a quella persona il giusto peso.
4. Mantieni il controllo. Se conosciamo bene noi stessi e sappiamo qual è il nostro punto di non ritorno, il momento in cui perderemo la pazienza, potremo fermarci prima di raggiungere tal punto. Al contrario, se lasciamo che la persona tossica avanzi senza stabilire una barriera, termineremo arrabbiati e frustrati. Manteniamo quindi il controllo emotivo in ogni momento e se si percepisce di essere sul punto di perderlo, interrompiamo educatamente la conversazione. Facciamo presente al nostro interlocutore che non è il caso di continuare a parlare di questo argomento.
5. Osserva. Non cedere facilmente alle attenzioni, alle parole gentili a chi reclama un rapporto esclusivo facendo il vuoto intorno a te. Il rischio è di abbassare la guardia e non essere attento ai segnali d’allarme. Un tempo di osservazione ti permetterà di conoscere meglio chi hai di fronte e di proteggerti da una relazione che potrebbe farti più male che bene!
6. Non dimenticare. Perdona, ma non dimenticare i torti che ti sono stati fatti. Se qualcuno ti ha fatto soffrire, puoi dargli una seconda possibilità, ma non dimenticare quello che ti ha fatto, ti servirà per cambiare atteggiamento nei suoi confronti e proteggerti da ulteriori sofferenze.
Una relazione di qualsiasi tipo, dovrebbe essere una condivisione di amore, un dare e avere, non un prendere e basta! Non elemosinare con chi non ti merita o non ti apprezza… Non permettere che questo succeda, non sacrificare la tua dignità e la tua felicità solo per tenere qualcuno o qualcuna accanto a te.
Pensa dunque alle tue relazioni, alle persone con cui vivi gran parte del tuo tempo e con cui senti di investire grosse quantità di energie. Se pensi ci sia qualcuno/a con cui intrattieni un rapporto tossico, poniti le seguenti domande: questa persona…
– Cosa mi porta a pensare?
– Come mi fa sentire?
– Cosa mi spinge a fare?
– Migliora o peggiora la mia autostima?
Sta a te far appello al tuo senso di responsabilità e decidere se continuare a frequentare quella persona è buono per te oppure se non lo è più. Scegli se sei disposto a sostenere ancora quel rapporto oppure se è il caso di interromperlo, di mettere mano alle cesoie per tagliare quel ramo secco che non da più frutto. E ricorda sempre…non c’è nessuna colpa nel pretendere di meritare il meglio per sé stessi.
Siamo tutti il frutto del nostro passato, siamo diventati quello che siamo a causa, (o grazie) alle esperienze che abbiamo avuto in famiglia, con gli amici, a scuola, al lavoro, nelle varie relazioni. Possiamo però non limitarci a “essere la conseguenza di quello che è stato”, ma regalarci la possibilità di essere semplicemente come meritiamo di essere.
Se vuoi migliorare la tua presenza e diventare più consapevole di cosa avviene dentro di te, ti consiglio la lettura del mio libro: “Riscrivi le Pagine della Tua Vita”. Ogni pagina parla di te, delle Tue emozioni, dei Tuoi pensieri, dei Tuoi sogni, ma anche delle tue paure, dei problemi, delle difficoltà che vivi. Attraverso la lettura ti prendo per mano e ti spiego come trovare le risposte che cerchi, e acquisire maggiore libertà di scelta, svincolandoti dai bisogni insoddisfatti e costruendo la tua piena autonomia.
Articolo di Ana Maria Sepe – Dott.ssa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor. Autrice del libro Bestseller “Riscrivi le Pagine dela tua Vita” Edito Rizzoli. (profilo Instagram: @anamaria.sepe. – account ufficiale IG: @Psicoadvisor)
Che fai se fino ad un’età adulta, ad un tratto ti accorgi che famiglia d’origine, marito, e finti amici, vista la tua disponibilità, non hanno fatto altro che manipolarti? Infatti, appena hai espresso il desiderio di fare altrimenti ti si sono rivoltati contro in modo aggressivo e pretestuoso, immaginando le cose più assurde, mentre il compagno che hai sempre pensato fedele, ma che in realtà ti comandava, proprio mentre aspetti il tuo primo figlio, comincia a prenderti a botte perchè non sei più a sua disposizione h24. In seguito a separazione liberatoria, ma criticata da famigliari, mi capita di vivere in un piccolo centro, sperando di trovare un’anima buona. Ma isolata da maldicenze per due decenni, nonostante avessi fatto studiare mia figlia grazie a lavori onesti anche se in nero, mi ritrovo oggi, dopo che sono riuscita a farla laureare, ad essere rinfacciata di non essere nessuno, perchè non sono importante e non frequento nessuno che stimo. Ormai sono vecchia e la mia unica figlia pretende di sapere più di me criticando tutto quello che faccio. Punto e a capo. Vorrei tanto morire in pace senza funerale, ma trovandomi in un rave party organizzato da tutti coloro che imbrattano monumenti per sensibilizzare (inutilmente) sui cambiamenti climatici.