Trappole New Age: la demonizzazione dell’Ego
di Giovanna Garbuio
È inutile mettersi a fare dei distinguo, questo va bene, questo va male, questo è santo, questo è diabolico.
L’ombra è sempre proiettata da una fonte di Luce. Di ciò che è, nulla è da demonizzare, perché se è, è perfetto com’è, semplicemente perché Tutto è Amore (o Coscienza)! Quindi, non sono cattivi né l’ego, né la nostra parte razionale, né il concetto di dualità e separazione in cui siamo immersi. Se sono… vuol dire che va bene così.
Perciò, l’attenzione deve essere posta sull’accettazione anche della dualità, nella sua necessaria ed “apparente complessità” e anche dell’ego, nella sua “diabolica” manifestazione materiale e materialista.
Il concetto di “peccato”, della cui insensatezza ci sarebbe da dire davvero parecchio, è ciò che deriva appunto dalla demonizzazione del concetto di dualità e di ego e che apparentemente ci rende qualcosa di diverso e lontano dall’essere spirituale che siamo; anche identificando con il negativo solo una parte di noi (Tutto è Uno, non tutto meno l’ego!), ci tiene legati all’impossibilità di riconoscere chi noi Siamo.
Come ogni cosa se esiste, se è “stata creata”, esiste per un motivo evolutivo di espansione dell’Amore. L’ego è uno strumento di evoluzione, ed è un ottimo strumento finché lo usiamo consapevolmente, altro è essere inconsapevoli a tal punto circa la sua funzione e il suo utilizzo da farci usare da esso, mettendolo in primo piano e gonfiandolo a dismisura… ecco qui nascono i guai. Ma non dipendono dalla natura dello strumento, dipendono dall’uso distorto e inconsapevole che se ne fa.
L’origine del male non è altro che l’ignoranza, cioè un uso scorretto e inconsapevole delle potenzialità creative dell’essere umano. Per cui anche la demonizzazione dell’ego non ha alcun senso. Nulla di ciò che fa parte dell’uomo può essere cattivo in origine, nemmeno l’ego, perché appunto Tutto è Amore, l’Uomo è il Tutto, l’Uomo (nella sua totalità) è Amore; è solo l’uso distorto che facciamo dell’Ego che ci procura dolore.
Non c’è niente da imparare. Sappiamo già tutto ciò che dobbiamo sapere (e molto di più), dovremmo solo cercare di farci attenzione e farlo tornare a galla ogni volta che ci è più utile. Le cognizioni le abbiamo già tutte. Ogni cosa funziona in modo estremamente logico, ma noi temiamo di fare correttamente 2+2, perché per farlo dobbiamo usare la demoniaca razionalità.
Pensiamo che affidarci al cuore (attributo della santità) significhi accettare che questa somma faccia 3 (o 5), perché accettare che faccia 4 ci pare troppo semplice e soprattutto troppo razionale (vade retro!). Questa è la tipica trappola nella quale cadiamo continuamente. Tutto è Uno, demonizzare l’ego o la razionalità è un’operazione duale, un’operazione di separazione. Farlo non ci porterà niente di buono.
Ora siamo chiamati alla scelta energetica tra vecchio e nuovo paradigma, tra vecchio e nuovo modello di riferimento, scelta che ci porterà all’unione degli opposti anche percettiva, attraverso il riconoscimento della separazione. Perciò cominciamo Ora a riconoscere l’illusione di separazione tra spirituale e razionale, tra eterico e materiale…
Le cose evolvono in modo estremamente logico (con buona pace di tutta la New age). Se poi la logica ci pare “troppo razionale”, forse abbiamo qualche problemino di percezione. Tutto è Uno e dell’Uno fanno parte anche la logica, la razionalità e l’ego, e l’operazione più efficace che possiamo fare è quella di smettere di distinguere o privilegiare Cuore o Mente, ma metterli in coerenza tra loro e far tornare a galla la nostra saggezza e con essa la nostra potenza.
Articolo di Giovanna Garbuio, scrittrice ed esperta Ho’oponopono
Il sito web dell’autrice è https://www.giovannagarbuio.com, ricco di articoli, risorse interessanti e un calendario di seminari e conferenze.
Fonte: https://www.giovannagarbuio.com/trappole-new-age-la-demonizzazione-dellego/
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