Risveglio
di Lorenzo Merlo
Ritrovare sé stessi o ubbidire?
Ho visto un video. Un cane seduto davanti a due piatti. Uno con una bistecca di manzo, l’altro con un petto di pollo. Un uomo seduto accanto al cane, taglia un boccone di entrambi e gli chiede – taste – di sentirne il sapore. Il cane dà una leccata al manzo e il padrone posa la parte nel piatto della bistecca. Poi porge il boccone di pollo, il cane lo lecca, l’uomo lo ripone nel piatto di provenienza.
Il video prosegue con qualche battuta dell’uomo, il quale ad un certo punto chiede al cane di aspettare e se ne va dalla scena. Passano una decina di secondi. Solo il cane è inquadrato al centro dei due piatti, fermo. Li guarda e basta, soprattutto, per la cronaca, quello con la bistecca di manzo.
Quindi rientra in scena l’uomo, che si pone come prima dietro e vicino all’animale. Attende qualche istante prima di liberare il cane dal divieto e invitarlo a mangiare. A quel punto il cane ubbidisce ancora e, finalmente, addenta il cibo.
Si può penso condividere che, a mezzo dell’opportuna relazione, si possa comunicare con chiunque. Non è opportuno limitare il potere di comunicazione al campo cognitivo, formale, intellettuale.
Comunicazione è portare e spostare il punto di attenzione dell’interlocutore. Nell’esempio del cane, dal divieto al permesso.
Insieme alla stretta comunicazione formale, passano altri dati. Sono di tipo impercettibile, sono energie sottili che noi non avvertiamo distintamente, ma che ciò che sta dentro al noi non può evitare di raccogliere.
Così, come il cane attribuisce potere all’uomo come al capobranco, e di conseguenza si comporta, anche le persone possono restare soggette al medesimo incantesimo.
Attribuire verità incontestabile a qualcosa è attribuire potere di comando su di noi della cosa stessa. Soprattutto è perdere, castrare il legame con il proprio sentire. Nel caso del cane con il proprio istinto.
Nel caso degli uomini significa seguire linee di vita che non hanno a che vedere con la nostra natura e le sue esigenze. Significa negare noi stessi, farci sostituire da idee non nostre, non ricreate. Assunte, per moralismi o ideologie.
Ci sono persone che sanno perfettamente come gira il fumo nell’animo degli uomini. E ci sono persone che utilizzano questo potere per ogni tipo di proselitismo. Vale per vendere un’aspirapolvere, per convincere un giudice e anche per fare credere che la pace si ottiene con la guerra, che il vaccino ci ha salvati, che gli americani sono buoni e che Putin è cattivo.
Come il cane, possiamo arrivare ad ubbidire fino a sottomettere la nostra bellezza e creatività. Meglio farci un pensiero. C’è sempre qualche addestratore sottile che esce dalla tv e dalla bocca delle élite. Scoprirlo è il risveglio (1).
Note:
(1) https://www.bitchute.com/video/0xk9ztS448kt/
Articolo di Lorenzo Merlo
Fonte: fisicaquantistica.it
Libri di Lorenzo Merlo:
Sul fondo del barile
Primiceri Editore, Ottobre 2018
Un libro forse solitario che prova a fare il punto sulla situazione attuale, sul sincretismo tra Tradizione e Scienza quantistica, per sostenere come la via verso consapevolezza si stia facendo strada nella cultura occidentale un tempo solo materialistica. E per fare presente che anche in un momento di degrado generale possiamo trovare la linfa per compiere un passo verso ciò che i buddhisti chiamano liberazione dal ciclo delle reincarnazioni. Ovvero un passo evolutivo per avvicinarci alla realizzazione di sé e perciò di una società più corrispondente a quella che tutti abbiamo in mente.
Senza dire Io
Vivere, parlare, pensare Senza dire Io – Interviste a uomini come noi
Postfazione Paolo Lissoni – Primiceri Editore, Marzo 2021
Il libro si compone di due interviste a Paolo D´Arpini e Marco Baston, nonchè della Postfazione di Paolo Lissoni. Tre uomini per altrettante ricerche umanistiche di forma fortemente diversa tra loro, ma di sostanza identica, in quanto relativa all´evoluzione individuale/sociale.
AFGHANISTAN
Fede cuore ragione.
Victoryproject book, Milano, 2011
È un libro fotografico. Dedicato soprattutto ai sentimenti. Storie di persone che l'empatia sa riconoscere da ogni sguardo.
È un libro pieno di domande. La verità della fotografia fino a quando non mente? Che accadrà dopo il 2014, la data della ritirata della forza internazionale? Quanto il movimento talebano ha interessi internazionali? La natura dell'islam può essere avvicinata da un miscredente? Sono esistiti progetti di comunicazione per promuovere la centralità dello Stato? C'è qualcosa che possiamo sapere oggi, ad anni di distanza dai fatti, sui sequestri Torsello e Mastrogiacomo? Un mea culpa occidentale avrebbe un peso geopolitico? La democrazia è un valore da affermare con la forza? C'è un'unica realtà o ce ne è una di rubik dove ognuno ha diritto al lato che lo rappresenta? La guerra è un fatto in mano alle lobby o può vantare significati umanitari? Pulizia etnica e razzismo pasthun sono un delirio hazarà o corrispondono a dati di fatto? Quanto un fotografo sa di provocare una realtà piuttosto che un'altra spostando anche di poco il rettangolo dello scatto?
Essere Terra
Viaggio verso l’Afghanistan
Prospero editore, Milano, 2019
Un viaggio verso l’Afghanistan. “Verso”, perché non era possibile essere certi di arrivarci, entrarci, percorrerlo e uscirne: dal 1979, anno dell’invasione sovietica e inizio delle guerre tuttora in corso, pochi o nessuno avevano pensato e realizzato l’idea di raggiungere Kabul in solitaria, guidando un mezzo personale e attraversando Balcani, Turchia e Iran. Essere Terra non è solo un libro di viaggio. Oltre allo scorrere di descrizioni di uomini e paesaggi, caratteri e convenzioni, Merlo segue le tracce di Annemarie Schwarzenbach, Ella Maillart e Nicolas Bouvier attraverso le loro opere, scritte lungo la stessa “central route” percorsa in questo libro. Così l’autore ha voluto celebrare quei pionieri “così utili per comprendere l’Europa e l’Asia, così attuali da far impallidire i diplomatici di oggi” con una narrazione ricca di senso critico, considerazioni e riflessioni di carattere storico e sociologico.

Essere Terra
Un viaggio di ricerca
Prospero editore, Milano, 2020
Degustare è la parola. Degustare apre a evocazioni ed emozioni a cui la voracità del consumo non ha accesso. Essere Terra – un viaggio di ricerca richiede al lettore il desiderio di degustare. Molti segreti lo richiedono per emergere dal fondo melmoso dei luoghi comuni, per raggiungere la superficie dell’evidenza e strabiliare nuovamente la normalità del quotidiano. Solo degustando si sale in macchina con l’autore, solo allora i paesaggi si ricompongono. Dal 1979, anno dell’invasione sovietica e inizio delle guerre tuttora in corso, pochi o nessuno avevano pensato e realizzato l’idea di raggiungere Kabul in solitaria, ma Essere Terra non è solo un libro di viaggio. Oltre allo scorrere di descrizioni di uomini e paesaggi, caratteri e convenzioni, Merlo segue le tracce di Annemarie Schwarzenbach, Ella Maillart e Nicolas Bouvier attraverso le loro opere, scritte lungo la stessa “central route”.
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