Droghe e dipendenze: malattie dell’anima
di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Nel convincere gli esseri umani che non c’è Dio, che non c’è la Provvidenza e la speranza di una vita dopo la morte, i pensatori materialistici li hanno derubati di quella realtà che da senso alla vita umana: la realtà dell’anima e dello spirito.
Proclamano che la religione sia “l’oppio dei popoli” e che l’essere umano può essere perfettamente felice fintanto che ha sufficiente cibo, un tetto sopra la testa e la possibilità di studiare e crescere una famiglia. Ma è questo quel che vediamo nella realtà? No. Anche quando il corpo fisico dell’essere umano, il suo cuore e il suo intelletto hanno tutto ciò che può chiedere, egli non è necessariamente felice o soddisfatto; vediamo prova di questo ogni giorno. E perché non è soddisfatto? Perché non ha nutrito la sua anima e il suo spirito ed essi sono ancor affamati e assetati.
Ecco perché l’aumento vertiginoso delle droghe, specialmente nei giovani, è un segnale di allarme. E’ un segno che l’anima sta cercando di far comprendere i suoi bisogni: le anime umane sono soffocate e l’uso delle droghe è un tentativo di trovare uno “sfiato”.
Ci hanno detto che l’umanità doveva respingere l’oppio della religione, ma stiamo forse meglio con la marijuana, l’eroina e la cocaina? L’anima ha bisogno dello spazio infinito. Quando si sente con le spalle al muro soffoca, ed è allora pronta ad afferrare ogni mezzo per potersi liberare. L’alcol e le droghe sono tra questi mezzi perché hanno la proprietà di distaccare l’anima dal suo corpo fisico e dargli, anche se per pochi minuti o comunque per un tempo limitato, l’illusione della libertà e dello spazio.
I giovani prendono le droghe perché non sanno come soddisfare in altro modo il bisogno di libertà della loro anima. Ma questa non è una soluzione perché la droga è semplicemente una sostanza chimica somministrata al corpo e non è il corpo che sta reclamando libertà, ma l’anima. Quindi questa non può essere la soluzione. Non solo le droghe non sono in grado di soddisfare i bisogni dell’anima, ma distruggono anche il corpo. Ecco perché dico che nessuno dovrebbe mai usarle, mai. Non ci sono pretesti. La gioia, la libertà, la realizzazione e la espansione dell’anima devono essere cercate con mezzi spirituali.
Un vero adepto della Scienza Iniziatica non si affida mai a mezzi esterni. Sa che Dio gli ha dato tutti i poteri: i doni e le sostanze chimiche di cui ha bisogno sono tutte in lui ed è solo in se stesso che le deve trovare. Ovviamente questo processo non avviene in un giorno, ci vogliono tempo e sforzi, ma ne vale la pena.
Quando trovate il vostro nutrimento nelle regioni sublimi dell’anima e dello spirito, la vostra fame resterà soddisfatta per giorni e giorni, poiché gli elementi del mondo divino sono così ricchi che anche un solo assaggio è abbastanza per dare un senso di abbondanza e di pienezza che starà con voi per sempre. Niente potrà più portarvi via questa sensazione di eternità e immensità.
Tratto da “What’s the answer”, di O.M. Aivanhov (seguace e allievo di Peter Deunov), 1990, editions Prosveta Frejus Cedex
Traduzione Cristina Bassi – http://www.thelivingspirits.net/
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