dott.ssa Chiara Pica
Cerchiamo di capire in che modo, a livello più pratico, sia possibile cercare di ascoltare il proprio corpo che parla.
Intanto vediamo che i passi per la “guarigione” sono i seguenti:
– Accettazione,
– Ascolto,
– Comprensione,
– Azione.
Partiamo dall’accettazione. Se ogni sintomo è un messaggio della psiche, questo cosa vuol dire in pratica? Facciamo l’esempio del postino che suona alla porta: egli ha un importante busta raccomandata per voi, ma voi non siete in casa o siete troppo occupati per rispondere. E non avete neanche idea che ci sia un importante messaggio raccomandato.
Come minimo, penserete “Sarà la solita pubblicità che verrà lasciata nella cassetta esterna, non è necessario che io vada ad aprire”. Ma il postino continua a suonare con insistenza. Siamo certi che sia la solita pubblicità e così continuate a ignorare il campanello.
Ma anche se voi non lo sapete e continuate a scacciare il postino, lui sa che la busta contiene un messaggio di vita o di morte per voi e perciò se non lo farete entrare dalla porta sarà costretto a sfondarvi la finestra…
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di Daria Pambianchi
Siamo entrati in una importante e decisiva fase di ristrutturazione della psiche umana, necessaria affinché si possa intervenire, a livello ambientale, fisico, psichico, emozionale, su un pianeta e su un corpo ormai arrivati ad un passo dall’annientamento.
Le parole escono con fatica perché la convinzione che ormai si sia messo troppo nero su bianco è molto forte. Forse è arrivato il momento di fermarsi, di leggere, di sorvegliare, di direzionare quelle parole che si stanno scrivendo in ogni cellula, stanno prendendo corpo nella nostra mente, stanno componendo altri capitoli di un libro che non sarà possibile trovare su nessuno scaffale terrestre, perché non potrà mai essere completato. Sto parlando del libro dell’evoluzione del genere umano!…
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di GaiaQuantica
Le Personalità multiple e Sub-personalità (animiche) sono un prodotto costruito in altre esistenze.
Hanno un nome, cognome, titoli, hanno le loro opinioni, difendono l’eredità, le idee e vestono abiti d’epoca. Di solito hanno un’età e persino una polarità sessuale diversa dalla personalità attuale. Possono essere ascoltati e interrogati da chiunque e osservati da coloro che sono sensitivi o medium, che hanno il dono della chiaroveggenza o veggenza o acute percezioni extrasensoriali, a causa della continuità della vita dopo il processo di morte del corpo fisico. Molti ancora non si rendono nemmeno conto di essersi disincarnati da quel corpo che non esiste più, sebbene siano già collegati ad un altro (nuovo) corpo fisico, oppure, anche rendendosene conto, hanno preferito ignorare la loro situazione e vivere una vita separata e dissociata dal nucleo coscienziale…
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di Francesco Lamendola
Il Nuovo Ordine Mondiale tra Covid-19 e masse di teledipendenti impazziti: siamo come un esercito di psicopatici senza “istinto di conservazione” verso un suicidio collettivo.
La sostenibilità del tipo di vita e la coesione interna di una società dipendono anche, e soprattutto, dalla sincronizzazione, se così possiamo chiamarla, fra la capacità dell’individuo di assimilare gli elementi essenziali dell’ambiente in cui vive, sia sotto il profilo materiale che sotto quello intellettuale, spirituale e morale, e il ritmo con cui tale ambiente muta e si trasforma, sotto la spinta delle trasformazioni economiche, dei mutamenti psicologici e delle innovazioni tecnologiche e produttive.
In altre parole, è necessario che vi sia un rapporto di compatibilità e reciproca tolleranza fra i tempi della vita individuale e i tempi del divenire sociale: se i primi sovrastano completamente i secondi, la società tende a rimanere pressoché ferma, cristallizzata nei medesimi sistemi di vita, come nel caso di una tribù di cacciatori e raccoglitori che non evolve, o evolve solo lentissimamente, restando in perenne equilibrio con l’ambiente fisico e le sue risorse…
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di Josè Scafarelli
Questa situazione incredibile e senza precedenti rispecchia molte cose… sia su un piano individuale che su un piano collettivo. Il termine “Apocalisse” significa “Rivelazione” e io credo fermamente che la rivelazione a cui assisteremo sarà quella di Dio nei nostri cuori… ci siamo… È tempo di “tornare a Casa”.
Oggi ti faccio una rivelazione importante… Ti parlo, sapendo che mi rivolgo ad una persona che sta facendo un percorso spirituale, quindi che ha maturato una certa consapevolezza. La consapevolezza che tutto sia un nostro specchio, è più o meno acquisita da chiunque sia andato un pelino più a fondo nella ricerca spirituale.
Ciò che non sempre è chiaro, è individuare e riconoscere uno specchio e soprattutto comprenderne il significato. Per esempio, ci hai già pensato al fatto che tutto questo casino che abbiamo vissuto negli ultimi mesi fosse un tuo specchio? Sì, scommetto che ci avevi già pensato. E scommetto anche che ti sei dato diverse risposte, nessuna perfettamente convincente e quindi hai archiviato “il caso” nella tua mente.
In questo post vorrei condividere con te:…
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di Marcello Castroreale
L’Amore è la forza propulsiva fondamentale che muove ogni cosa, ogni essere, il Sole e le altre stelle, e non è facile penetrarne il mistero.
Beninteso tale forza non corrisponde a ciò che noi intendiamo nel senso comune, ossia all’attrazione o al legame verso un’altra persona, perché si tratta di tutt’altro, ovvero è una pulsione straordinaria che spesso si sente nel cuore e che sospinge ogni cosa e ogni essere vivente dal finito verso l’Infinità. Quando raramente si manifesta alla nostra vista l’Amore ci appare come una Luce, che però è differente da quella elettromagnetica.
È una Luce mirabile e straordinaria, granulosa, spesso colorata, il cui irraggiamento non offende affatto la vista di chi la guarda, che in alcuni casi appare simile ad una nebbia diafana che tende a stratificarsi in basso. La prova dell’esistenza di questa Luce è nelle recenti scoperte della Fisica quantistica e nell’iconografia religiosa, dove i Santi e i Maestri sono raffigurati attorniati da un’Aura luminosa…
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di Luca Bonmartini
La Sindrome di Stoccolma è quel determinato disturbo psichico che porta le vittime di violenza fisica oppure psicologica, a provare dei sentimenti positivi nei confronti del loro carceriere.
Questo termine deriva da un fatto avvenuto nel 1973, in cui durante una rapina in una banca di Stoccolma, i rapinatori fecero quattro ostaggi tra gli impiegati. Li tennero in prigionia per sei giorni e dopo la liberazione questi ostaggi manifestarono un sentimento di gratitudine verso i rapinatori, ed un sentimento invece negativo verso le forze dell’ordine.
Incredibile vero? Viene infatti ribaltato il binomio vittima e carnefice. In poche parole, quello che dovrebbe apparire loro come un carnefice, con il passare dei giorni può essere trasformato dalla mente come una semplice persona verso la quale è possibile addirittura provare amore…
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di P. Krishna
Krishnamurti è stato uno dei pensatori più originali del nostro tempo, ha investigato domande fondamentali sullo scopo della vita, sul vero significato di amore, religione, tempo e morte, senza cercare risposte in nessun libro o nelle scritture e senza accettare alcun credo, religione organizzata o scuola di pensiero.
Come il Budda, egli ha cercato le risposte a queste domande attraverso l’osservazione, l’indagine e la conoscenza di sé e ha raggiunto una percezione diretta della verità che sta oltre i concetti intellettuali, le teorie e le descrizioni. Non era uno studioso o un intellettuale, non si occupava di teorie o concetti, parlava partendo solo dalle proprie indagini e osservazioni.
Quello che ha detto, può essere stato detto da altri prima di lui, ma egli è giunto alla verità per conto proprio. In un’epoca dominata dalla scienza e dall’intelletto, ha sottolineato i limiti fondamentali del pensiero e della conoscenza come mezzo di reale cambiamento. In questo articolo mi propongo di riflettere su alcuni aspetti essenziali del suo insegnamento e su alcune delle grandi verità da lui esposte…
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di Nader Butto
Stiamo assistendo oggi ad una sorta di emergenza, da parte dei movimenti scientifici, di sapersi predisporre in modo adeguato al cambiamento verso un nuovo paradigma, che possa integrare tutti i frammenti delle conoscenze attuali.
Infatti, stiamo arrivando alla conclusione che l’ambiente micro-cellulare non è una unità biochimica separata dal macro-cosmo del corpo e nemmeno dal macro-cosmo universale, ma è sottoposto all’influenza di miriadi di segnali nervosi, endocrini, immunitari, metabolici, ma sopratutto segnali energetici.
Essi uniscono l’organismo come un’unità olistica, nella quale tutto è interconnesso e interdipendente da un campo energetico, che anima tutti i processi della vita per mantenere l’equilibrio bio-psichico dell’individuo.
Così, nella proposizione di terapie mediche efficaci e sicure, non è più possibile ignorare il fatto che la rete umana ha diversi “punti di ingresso”, di modulazione, non riducibili alla tradizionale azione farmacologica soppressiva o sostitutiva…
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di Francesco Lamendola
“Se esiste un aspetto della mente che è decisamente non localizzato, questa entità viene identificata con l’anima: qualcosa senza tempo, senza spazio e immortale. La riscoperta della natura non localizzata della mente, quindi, è essenzialmente una riscoperta dell’anima”. (Joan Forman)
Prima di svolgere alcune riflessioni e congetture sulla realtà dell’Altro Mondo, a prescindere dall’insegnamento delle religioni, riportiamo un’esperienza documentata dal libro di Larry Dossey, “Alla ricerca dell’anima” (tr. it. Milano, Sperling & Kupfer, 1997): “Nella sala operatoria tutto era filato liscio fino alle ultime fasi dell’operazione. Poi era successo qualcosa. Mentre il chirurgo suturava l’incisione, il cuore di Sarah cessò di battere. Una reazione all’anestetico? Un’alterazione del sangue provocata dall’elettrolisi e sfuggita ai controlli? Una conseguenza di un’affezione cardiaca subclinica? Il monitor cardiaco rivelò improvvisamente una fibrillazione ventricolare, una tumultuosa, caotica tempesta elettrica nel cuore, che ne impedisce pulsazioni efficaci. Ma l’emergenza cessò nell’arco di un minuto, perché tanto bastò all’anestesista per defibrillarla con l’apparecchiatura sempre pronta allo scopo, in sala operatoria…
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Dott. Duccio Baroni
Quando non pensiamo di essere ben visti dagli altri, la nostra mente risponde entrando in una modalità di funzionamento particolare, che potremmo definire “mente minacciata”. L’autocritica è tipica di una mente che si sente minacciata dal mondo esterno e che cerca di controllare l’unica variabile controllabile: il proprio comportamento.
Immaginate per un attimo di essere chiusi in una stanza con una tigre. La tigre è lì davanti a voi, dorme. Voi dovete raggiungere la porta dall’altra parte della stanza. Iniziate lentamente a muovervi, un passo dopo l’altro. La tigre dorme, ha gli occhi chiusi. Un altro passo, poi un altro.
Ad un tratto urtate per errore una mensola sulla parete. Un libro casca a terra. Vi voltate di scatto verso la bestia per controllare se ha gli occhi aperti. Le orecchie della tigre si spostano nella vostra direzione. Potrebbe svegliarsi e assalirvi. Gli occhi restano chiusi. Scampato pericolo. A questo punto quali sarebbero i pensieri che vi affollerebbero la mente?…
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L’autoipnosi è una tecnica relativamente semplice che spesso viene praticata per conoscere e capire meglio se stessi.
Prima di spiegare nei dettagli di cosa si tratta, facciamo un passo indietro, dicendo che la mente umana è suddivisa in due componenti principali, che sono conosciuti come “mente cosciente” ed “inconscio”. La mente cosciente è ciò che consente all’individuo di esistere e rapportarsi in modo produttivo alla società; si potrebbe affermare che mentre la mente cosciente funge come una specie di regolatore del nostro essere, la componente inconscia, per contro, rappresenta la parte più primitiva e “fuori controllo” di noi.
Quando, ad esempio, ci si trova in situazioni che non piacciono, che suscitano paura o rabbia, l’inconscio può inviare al corpo impulsi per correre, combattere o tenere un altro comportamento poco usuale. Il ruolo della mente cosciente, invece, è di intervenire e trattenere/controllare questi impulsi primitivi, per mantenere il corpo produttivo ed in linea. Questo ruolo di “controllo” non è affatto semplice, poiché la componente inconscia costituisce la maggior parte della mente ed è lì che vengono memorizzate tutte le esperienze e le memorie del passato…
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di Virginia Salles
La psichiatria tradizionale spesso non riconosce nessuna differenza tra psicosi e misticismo. Negli ultimi anni, però, i “disordini psichici legati ad una crisi spirituale” iniziano ad essere ufficialmente distinti e riconosciuti.
“Visioni di demoni, divinità, esseri mitologici. Esperienze di altri periodi storici e di luoghi lontani. Correnti di energia che attraversano il corpo accompagnate da tremori e spasmi. Visioni di luci abbaglianti di splendore e bellezza sovrannaturali, arcobaleni, comete… Perdersi nel nulla e unirsi in un amplesso con l’intero universo. Panico, paura di impazzire o di morire”.
Una persona che vive fenomeni mentali e fisici di tale intensità verrebbe, nella nostra cultura, immediatamente diagnosticata come psicotica. Eppure, stando agli studi e ricerche effettuati da Stanislav Grof e altri esponenti della “psicologia transpersonale”, negli ultimi decenni un numero sempre crescente di persone ha vissuto tali esperienze insolite ma, invece di cadere irrimediabilmente nella follia, emerge da questi stati mentali straordinari, “rinato” rispetto a prima: rinato nel senso di aver acquisito una maggiore consapevolezza, un maggior benessere psicofisico, un diverso modo di relazionarsi con il mondo e con gli altri. In alcuni casi, questo tipo di esperienza segna l’inizio di un vero e proprio percorso spirituale, simile a quello descritto dalle tradizioni religiose di tutto il mondo…
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di Eleonora Drago
Il nostro corpo non prescinde dal nostro esserci nel mondo e così quando la nostra mente registra episodi, accadimenti della nostra vita, anche il nostro corpo “registra” in una memoria sensibile, tutte le percezioni ed i vissuti associati ad eventi significativi.
La nostra memoria corporea ha origine in tempi lontani, quando le mani di nostra madre si prendevano cura di noi accarezzandoci, stringendoci tra le braccia, cambiandoci il pannolino, nutrendoci, ecc.
In un bellissimo libro del 2015, “Le Mani della Madre”, di un autore contemporaneo, lo psicoanalista Massimo Recalcati, si mette in evidenza proprio il potere delle mani di una madre, della sua voce e del suo modo di prendersi cura del bambino, una madre, quindi, come “luogo” di un enigmatico desiderio di vita, che determina il potenziale sviluppo del bambino e della sua memoria.
Scrive l’Autore: “Le mani. Un ricordo lontanissimo ma insistente. A volte mi chiedo ancora, perché non mi abbia mai abbandonato in tutti questi anni, perché non sia rientrato, come accade per molti ricordi nel limbo di quella “memoria senza memoria” che accompagna lo scorrere ordinario della nostra vita”…
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di Tragicomico.it
Ci sono persone alla quali bisogna stare molto attenti, persone nocive per il corpo e per la mente, che sanno spegnere sogni e speranze nei cuori altrui.
Si tratta di persone apparentemente non cattive, ma dalle quali è consigliabile allontanarsi il prima possibile. Sto parlando delle persone possessive, ossia coloro che quando sono vicine ci assorbono e ci sfiniscono come fossero vampiri energetici (…e probabilmente lo sono!), ci debilitano e ci succhiano tutta la nostra energia, non lasciandoci più spazio per i nostri interessi e bisogni personali.
Spengono sogni e speranze: si tratta quindi di persone altamente tossiche, nocive non solo per il nostro corpo, ma soprattutto per la nostra psiche, che dinanzi a loro si destabilizza, perché viene privata dell’energia che l’alimenta. Ed è proprio durante questo “calo energetico” che le persone possessive danno il meglio di sé stesse, mettendo continuamente in dubbio il nostro agire, manipolando i nostri sensi di colpa a loro piacimento…
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La depressione è vivere in un corpo che combatte per sopravvivere, con una mente che cerca di morire.
La depressione di solito è causata da fattori esterni alla nostra volontà, come ad esempio la perdita del lavoro, di una persona cara o la malattia. Ci si sente senza speranza, senza poteri né risorse, completamente impotenti difronte alla vita e alle persone. E come per altri disturbi psichiatrici non c’è ancora una letteratura sufficientemente robusta e condivisa sulle cause del disturbo.
Le cause della depressione
In generale, si può dire che le cause della malattia sono molteplici e diverse da persona a persona (ereditarietà, ambiente sociale, relazioni affettive precoci, lutti familiari, problemi di lavoro, relazionali, etc.). Le ricerche hanno scoperto due cause principali: il fattore biologico, per cui alcuni hanno una maggiore predisposizione genetica verso questa malattia; e il fattore psicologico, per cui le nostre esperienze (particolarmente quelle infantili) possono portare ad una maggiore vulnerabilità acquisita alla malattia…
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Chi è colpito dal complesso di superiorità, cerca di rimediare alla propria insicurezza imponendosi e facendo sentire incapaci gli altri: non cadere nella sua trappola!
Sono tanti e si aggirano ovunque: in società, nelle amicizie, sul lavoro, in famiglia e nella coppia. A volte sono così tronfi che li si riconosce subito, a volte si mimetizzano dietro una maschera di iniziale umiltà. Quel che è certo è che fanno parecchi danni alle vite degli altri. Sono quelli che si sentono superiori, qualunque cosa facciano e con chiunque abbiano a che fare, e che si pongono verso l’interlocutore guardandolo dall’alto verso il basso: “Io ne so comunque di più” è il messaggio che fanno passare, oppure “Io ne so comunque di più” è il messaggio che fanno passare, oppure “Io ho le conoscenze giuste, io ho le soluzioni migliori, il mio punto di vista è più valido del tuo”…
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“Sii te stesso”, è uno dei consigli più utilizzati, quando si vuol dare un consiglio comportamentale a qualcuno.
Ma mi viene da chiedere… te stesso chi? Sai chi sei veramente? Noi ci comportiamo in un certo modo tutto nostro, ognuno di noi è un personaggio unico, la nostra unicità è data da una miriade infinita di cose. Le prime influenze che determinano quel che siamo, sono gli elementi astrali che ci hanno influenzato alla nascita (il tema natale personale), che ci danno degli input ai quali noi quotidianamente e assolutamente in modo inconsapevole, reagiamo… Hai presente quando hai le tue giornate NO? Quelle giornate in cui proprio la tua voglia di vita non gira come dovrebbe?
Ma c’è un altro aspetto assolutamente importante, anzi, determinante…
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di Enrico Maria Secci
In psicologia il termine “resilienza” indica la capacità dell’individuo di superare e di trarre forza da eventi stressanti e traumatici.
È un’espressione della duttilità della psiche e del dinamismo della personalità, che spiega come molti individui trasformino situazioni oggettivamente sfavorevoli in occasioni di cambiamento vantaggiose per la propria evoluzione verso la piena realizzazione di sé e della propria felicità. Il concetto di resilienza è mediato dalla scienza dei materiali, per la quale un materiale ad alta resilienza è quello in grado di adattarsi a pesanti sollecitazioni mantenendo la sua forma originaria.
Analogamente, ci sono persone che rispetto a situazioni avverse dimostrano un’elevata soglia di tolleranza alla frustrazione e anzi sanno adottare strategie per ricavarne un vantaggio, e persone “non resilienti” o “scarsamente resilienti” che si lasciano schiacciare dalle difficoltà, partendo dall’idea di non poter cambiare. Queste persone si irrigidiscono su sistemi di convinzioni negative che le atterrano nell’insoddisfazione o in forme più o meno gravi di disagio psicologico…
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Sommando le ore che nell’arco di tutta una vita dedichiamo al sonno, ne risulta che complessivamente trascorriamo circa 23 anni a dormire, e ben quattro di questi sognando.
Dormire non è tempo perso, ma un processo biologico e psicologico, utile per il nostro benessere e per la nostra salute. Come il cibo e la sessualità, il sonno è una necessità istintuale dell’uomo. Un terzo della nostra vita lo passiamo quindi dormendo. Un buon sonno è sempre legato ad alcune specifiche e personali abitudini: un determinato letto, una certa posizione, il medesimo orario, ecc. Di conseguenza, un cambiamento di queste abitudini porta spesso a turbare le dinamiche e il naturale svolgimento del sonno.
Il sonno è un fenomeno particolare. Tutti siamo capaci di dormire senza averlo appreso, e tuttavia non sappiamo come funziona veramente. Desideriamo il sonno, ma a volte abbiamo la sottile sensazione che qualcosa ci possa minacciare dal mondo del sonno e del sogno…
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I falsi Io sono quegli elementi inumani, che noi uomini continuamente e colpevolmente accettiamo nella nostra interiorità. Sono vite minori che rappresentano la viva personificazione di tutti i nostri difetti.
L’idea molto diffusa che presuppone che nella nostra psiche agisca unicamente un “Io”, è completamente erronea. La verità è che il nostro vero “Io” rimane spesso soffocato e messo a tacere, da questa moltitudine di piccoli Io negativi o associati psicologici, che decidono al posto nostro. Per questo motivo, agiamo frequentemente senza controllo e in maniera erronea.
Tuttavia se…
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Può accadere che una persona pur manifestando a parole delle buone intenzioni, poi nella pratica si comporti diversamente da quanto dichiarato, e per questo venga considerata poco seria, presuntuosa, superficiale e non affidabile. Tale persona non riuscendo a distinguere nettamente il reale dall’immaginario non è nemmeno cosciente dei propri limiti e degli errori che commette nel valutare le situazioni. Di conseguenza non farà niente per cercare di migliorarsi, perchè nella sua testa si sente già perfetta e pensa che siano piuttosto gli altri a sbagliare, ad essere immaturi e a non…
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