Ritrovare il Cristo
di Matteo Gazzolo
Come vincere l’egoismo, la falsità nella vita e i fattori di malattia.
Alla domanda su come ritrovare il Cristo dentro di noi, Rudolf Steiner rispose in un ciclo di conferenze: “Proprio questo l’umanità va cercando nella nuova sapienza, nella nuova spiritualità: la possibilità, partendo dallo spirito, di vincere l’egoismo, la falsità nella vita e i fattori di malattia: l’egoismo mediante l’amore, la falsità nella vita mediante la verità, i fattori di malattia mediante i pensieri sani che ci mettono direttamente all’unisono con le armonie dell’universo, perché da queste provengono”.
Volendo cercare di fare una sintesi pratica di ciò che disse su come ritrovare il Cristo, facciamo attenzione a tre qualità nei nostri pensieri. Possiamo fare pensieri che non offrono più alcuno spazio all’egoismo. Sono pensieri di amore per l’altro, quelli in cui riverberano la più sincera compassione e il desiderio di aiutare ogni essere, fosse anche il più malvagio, a ritrovare sollievo dal dolore, o a realizzare la gioia anche nelle più piccole cose. Questi pensieri attenuano o distruggono l’egoismo e portano calore dentro di noi.
Possiamo fare pensieri che di fronte alla poca sincerità, o alla menzogna, dentro di noi o davanti a noi, ci portano a sentire un impulso a restare nella verità, nella sincerità. Così possiamo percepire la presenza di un essere che ci sta sempre accanto e ci aiuta a tenere il nostro cuore puro di fronte alla menzogna. Questa esperienza porta alla manifestazione di una luminosa leggerezza nel nostro intero essere.
Vi sono infine pensieri di una tale qualità da portare forze risanatrici. Seguendo il corso di tali pensieri sentiamo sorgere in noi una sorta di freschezza, di giovinezza interiore, che riverbera in tutto il nostro essere e che apporta una vera e propria spinta alla guarigione nel nostro corpo, ma soprattutto nell’anima, una forza ostile alla malattia.
Sono tutti i pensieri di meraviglia per la bellezza, pensieri di armonia e di gratitudine, che riconducono la nostra presenza sulla Terra ad un grande disegno evolutivo nel quale tutti siamo inseriti. Questi pensieri sulla calda presenza di un amore superiore in ogni manifestazione dell’essere, portano in noi grandi forze risanatrici.
Questa immagine del Cristo (qui sotto), è tratta dai dipinti del primo Goetheanum, il tempio costruito da volontari sotto la guida di Rudolf Steiner che venne dato alle fiamme da un sicario di poteri oscuri (…oggi ben noti nei circoli esoterici e non).
Provo a dare un senso pratico all’immagine così proposta. Il Cristo rappresenta l’azione che l’umanità deve compiere trovandosi davanti alle forze degli angeli ostacolatori.
C’è in tutti noi una forza che “spinge”: essa ci tira verso l’alto, ci esalta, ci riempie di brame e passioni, ci porta fuori di noi negli impulsi legati ai sensi, così come ci spinge al sogno ad occhi aperti, verso mondi fantastici di salvezze e piaceri che, poi ben si scopre, in realtà sono sempre effimeri e quindi non si concretizzano mai.
Questa forza che “spinge”, viene contenuta dal Cristo con la mano sinistra alzata che la trattiene, che tira il nostro essere a rimanere incarnato in noi, a non escarnare nelle brame e nei desideri meramente terreni, portando in noi saggezza e conoscenza per dirimere, guidare, incanalare le spinte in eccesso.
C’è al di sotto di noi una forza che “blocca”, che ci tira verso il basso, verso il dubbio, l’angoscia, la paura, la depressione, che ci ripete: “non ce la fai, non puoi, non provare, non muoverti, resta al tuo posto, accontentati, prendi ciò che ti serve e pensa a te stesso, resta chiuso nel tuo piccolo spazio“.
La mano destra del Cristo, contiene questa spinta che “blocca”, composta di paura e di egoismo, irradiando verso di essa forti correnti di calda luce solare, cioè di amore, cioè la fonte primaria della compassione, della pietà, del calore umano, della fiducia, della devozione, della venerazione.
Articolo di Matteo Gazzolo
Fonte: https://sfero.me/article/ritrovare-cristo
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