Come superare la Paura del Giudizio degli altri
di Giovanna Garbuio
Solo imparando a riconoscere il nostro valore, come valore assoluto, riusciremo a superare un atteggiamento che anch’esso non ci appartiene: quello della paura del giudizio degli altri!
I bambini piccoli non hanno paura di nulla. Tant’è vero che bisogna avere mille occhi per evitare che si buttino giù dalle scale, o si feriscano con oggetti “pericolosi”, o vengano aggrediti dagli animali, o si tirino addosso la televisione ecc… I bambini non hanno paura! E questo ci dimostra che le paure umane sono quasi tutte (o forse tutte) atteggiamenti indotti, ricavati dagli imput esterni.
Da dove arriva la paura del giudizio degli altri?
I Bambini amano essere al centro dell’attenzione indipendentemente dal loro aspetto fisico, dall’ordine della loro persona. Non si preoccupano certo di avere il naso che cola, o la faccia sporca di marmellata, o di essere in disordine o grassi o magri o ben vestiti! Questo ci dimostra che anche la paura del giudizio degli altri è qualcosa che abbiamo imparato strada facendo. Con l’intenzione di proteggerli, gli adulti insinuano nei bambini tutte quelle paure che poi modelleranno la loro vita, ad esempio:
– Non entrare in acqua che potresti affogare;
– Non arrampicarti sugli alberi che potresti cadere e rimanere paralizzato;
– Non dare confidenza agli sconosciuti;
– Non giocare con la terra che ti sporchi;
– Fai attenzione ad andare in bicicletta che potresti cadere;
– Stai lontano dai cani che mordono;
– Non ti avvicinare ai gatti che graffiano;
– Non bere dalla bottiglia del tuo compagno che potresti ammalarti;
– Non mangiare troppo che ingrassi e poi non piaci più a nessuno;
È un approccio al mondo esterno, alle relazioni, che abbiamo acquisito dal mondo esterno stesso. La paura di essere giudicati, il senso di inadeguatezza non è qualcosa che ci appartiene, ma è qualcosa di ci è stato indotto dall’esterno. Il nostro valore è ciò che ci appartiene, non la valutazione di esso.
Bisogno di approvazione
La paura del giudizio degli altri, molto intuitivamente, deriva da uno dei tre veleni principali: Il bisogno di approvazione (per inciso gli altri due sono il bisogno di controllo e il bisogno di sicurezza). Il lato luminoso di questo intreccio vizioso, è il desiderio di condivisione. Quindi il desiderio di essere amati, il desiderio di essere uniti agli altri. E come lo realizziamo questo desiderio se non essendo noi i primi a mettere in pratica il comportamento in cui vorremmo essere coinvolti? Se vogliamo essere amati, la strada efficace per raggiungere l’obiettivo è amare noi per primi.
“Se vuoi un buon amico, sii un buon amico!”
Ogni volta che noi ci relazioniamo con il mondo, guidati dalla paura del giudizio degli altri, ci troveremo ad interagire con l’esterno in maniera disfunzionale, in maniera controproducente. E questo ci condurrà a sentirci sempre più separati dal nostro prossimo e dal mondo, andando ovviamente in direzione contraria a quella che il nostro desiderio ci mostra. La paura del giudizio degli altri ci costringe a non essere mai davvero autentici, perchè ci siamo convinti che così come siamo non “andiamo bene”.
Tuttavia ancora una volta anche questo “problema”, la paura del giudizio degli altri, non è qualcosa da combattere, ma un’opportunità che ci invita ad osservarci e a riconoscere chi siamo veramente. La paura del giudizio degli altri è l’opposto del profondo desiderio di amare gli altri e di riscoprire la nostra unità con essi. E come opposto quindi, non è altro che l’altro lato della stessa medaglia. E in questa consapevolezza sono contenute la chiave e la soluzione.
Riconosci la tua grandezza spirituale
Facciamoci dunque una ragione del fatto che comunque saremo giudicati, fraintesi, criticati, disapprovati, ma allo stesso tempo più saremo autentici più saremo anche capiti, compresi, approvati, amati. Focalizziamoci su questo, apprezziamo questo, invece di temere quello! Perciò accettiamo il nostro valore e andiamo nel mondo con la consapevolezza che esso rimarrà intatto a prescindere che incontriamo ammiratori o detrattori.
Solo imparando a riconoscere il nostro valore, come valore assoluto, a prescindere da ciò che non ci appartiene, da ciò che non siamo, riusciremo a superare un atteggiamento che anch’esso non ci appartiene: quello della paura del giudizio degli altri!
Le paure sono paure esterne! E la paura del giudizio degli altri è forse la paura più esterna di tutte, perchè non ha davvero a che fare con noi. Il timore di essere feriti, rifiutati, delusi, abbandonati deriva da comportamenti di altri che abbiamo subito. Quando in passato siamo stati delusi, feriti e abbandonati, abbiamo sofferto per questo e a causa della sofferenza, abbiamo stabilito che noi non eravamo adeguati. Quando invece la verità è che avevamo delle aspettative disallineate alla situazione, in disarmonia con il comportamento degli altri.
Ma il comportamento degli altri è il comportamento degli altri: qualcosa che non ha niente a che vedere con noi. Non ci appartiene, di fatto non ci riguarda. E soprattutto il comportamento degli altri non ha in realtà nessuna influenza sul nostro valore.
Costruiamo il nostro scenario
Se continuiamo a concentrarci sul peggior scenario possibile, non solo lo attrarremo, ma non potremo mai vivere sereni. L’unico modo efficace per superare le paure indotte dall’abitudine a vedere sempre la catastrofe come appostata dietro l’angolo, pronta a saltarci addosso alla nostra prima distrazione, è quello di abituarsi a prevedere il realizzarsi del miglior scenario possibile.
Questo è ciò che fa tutta la differenza! Abbiamo assorbito tutta una serie di convinzioni disfunzionali al nostro benessere. Se finalmente ne diventiamo consapevoli, avremo modo di cambiare tali convinzioni. Ho’oponopono fa precisamente questo!
Di fronte a ciò che ci fa paura abbiamo sempre due scelte:
1. Lasciarci prendere dalla paura e reagire governati da essa (lasciar agire le memorie);
2. Agire consapevolmente rimettendo la situazione nel binario della realtà.
Non c’è niente da temere…
Non c’è niente da temere in questo mare di Luce. Se io non alimento i miei timori, i miei timori non si materializzano.Ogni paura può insegnarci qualcosa se abbiamo la presenza sufficiente per cogliere l’opportunità che la paura veicola. La paura è sempre una sfida ad andare oltre, a crescere, riconoscendola e accettando che non è qualcosa che ci appartiene, ma qualcosa di cui ci siamo indebitamente appropriati strada facendo. Riconoscerla e conoscere il meccanismo con cui anche la paura del giudizio degli altri si è radicata in noi, è il primo passo per dissolverla.
Articolo di Giovanna Garbuio
Fonte: https://www.giovannagarbuio.com/paura-del-giudizio-degli-altri/
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