A proposito di Evoluzione
di Giovanna Spinelli
Quanto ci gasa intavolare discussioni su noi stessi piuttosto che sulla grande avventura di esistere e sulla possibilità di evolvere? E quanto riusciamo a discriminare quello che può essere un rischio involutivo nel nostro procedere?
Possiamo parlare di evoluzione finché vogliamo, ma non per questo evolviamo davvero. Sottoporre il metallo all’azione del fuoco perché divenga incandescente e sia purificato e plasmato, è cosa da fornace più che da salotto. Nelle fasi iniziali della percorrenza del sentiero interiore, si può cedere però alla tentazione di frequenti quanto vane disamine circa la propria crescita, l’espansione della propria (meno dell’altrui) coscienza, ambite conquiste spirituali che impettiscono i principianti, esponendoli a un rischio abbastanza comune. Le parole si gonfiano, si spostano, si evitano, si raggomitolano e diventano come iridescenti bolle di sapone, senza coerenza, senza consistenza. Diciamo tante cose, utilizziamo tante belle metafore, ci facciamo portatori di elevati concetti, ma quanto poi ad applicarli a noi stessi…è un’altra cosa! Nella realtà dei fatti rimaniamo ancorati a minime faccende, insignificanti giustificazioni che attraggono satelliti di pensiero altrettanto inutili, se non rischiosi, che orbitano attorno ai detriti della nostra coscienza. Pericoloso sostare quando il mondo richiede un’azione chiara e forte. Pulita.
È proprio così difficile crescere? Perché si fanno tante storie quando si tratta di comprendere un errore e di adottare un comportamento migliore, nuovo? La psicologia dello yoga sa dove sono riposte le cause dei nostri atteggiamenti e del nostro agire, bisogna quindi meditare e scandagliare a fondo, senza aver paura di noi stessi e delle lezioni del karma, per elevarci dalle ottusità e dalle resistenze della materia.
Se veramente dedicassimo tempo ed energie alla nostra evoluzione, miglioreremmo in fretta, sostenuti dalla naturale corrente della vita. Invece ci attardiamo nel nostro rimuginare, non molliamo l’attaccamento a vecchie consuetudini, riteniamo erroneamente che la pesantezza della materia prevalga inevitabilmente sulle frecce che lo Spirito scocca per fondersi con essa.
Quando gli ostacoli sono troppo pesanti e diventa difficile spostarli, la cosa più comoda allora è sedervisi sopra. Diventiamo tutt’uno con l’ostacolo e facciamo un bel monolite alla nostra pigrizia. Lo zaino che portiamo si riempie intanto di altra zavorra, mentre la legge di attrazione continua ad essere attiva e a inviarci ciò che invece diciamo di non volere.
Se però prendessimo un po’ più sul serio la nostra evoluzione, attireremmo immancabilmente realtà diverse e conformi, utili a rendere più adeguati i nostri sforzi nella risoluzione delle difficoltà. L’esortazione “In alto i nostri cuori” è un monito verso il cielo che ci indica di non sovraccaricare inutilmente i nostri cuori e di rivolgere le nostre energie verso la realizzazione dello Spirito, la più elevata realtà cui possiamo aspirare.
Se vogliamo evolvere davvero, quel che serve è la comprensione del nostro soggiorno terreno all’interno del Tempio planetario, che può diventare sacro, a patto che ognuno di noi lo edifichi prima dentro di sé, allineandosi alla volontà di Bene, all’opera del grande Architetto che costruisce di continuo, sapendo che non esistono nell’Universo parti ormai compiute e perciò statiche.
Certo è più rassicurante un’astratta idea di evoluzione che lascia tranquille e immobili le forze della personalità, piuttosto che un’azione concreta che muove e modifica la nostra coscienza. Ho visto campi aridi ricoprirsi velocemente di un meraviglioso e tenero tappeto verde, quando le condizioni sono cambiate e hanno consentito una trasformazione. E non può succedere anche alla coscienza nostra o di tutta la Terra di veder spuntare la tenerezza di un nuovo risveglio, mentre si spaccano le croste dei vecchi mummioni di pietra e l’acqua di vita sgorga copiosa?
Articolo di Giovanna Spinelli
Fonte: http://www.yogavitaesalute.it/psicologia-dello-yoga/a-proposito-di-evoluzione/
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