Come capovolgere la Visione ordinaria del Mondo
di Luigi Miano
Se avessimo un barlume di coscienza superiore, ci renderemmo conto di essere dei burattini tirati di qua e di là da forze superiori, senza poter dirigere la vela.
Parliamo di Alchimia. Entriamo in uno dei processi centrali del processo di Trasmutazione della Grande Opera.
In condizioni ordinarie di coscienza, l’essere umano è ingabbiato in una stratificazione di cliché, abitudini, condizionamenti sociali etc. Questa gabbia non permette di far venire alla luce il nucleo essenziale del sé e di far circolare l’energia mercuriale degli archetipi e dei principi primi.
Questa sorta di tappo ci costringe ad una esistenza misera in balia degli eventi. Se avessimo un barlume di coscienza superiore, ci renderemmo conto di essere dei burattini tirati di qua e di là da forze superiori, senza poter dirigere la vela.
Raccontiamo esempi dalla vita di tutti i giorni: la nostra immagine è profondamente legata all’ambiente. La nostra famiglia di origine, chi ci conosce da molto tempo ci riconosce attraverso un’immagine stereotipata e immutabile. Qualora introducessimo degli elementi di differenziazione, questi metterebbero in crisi questo sistema solido di credenze. Questa immagine proiettata artificialmente è pesante, strutturata e limitante. In qualche modo, si può considerare che noi ci lasciamo andare a questa fissità, poiché mantiene le nostre certezze, accontentando l’Ego.
Se ti chiedessi quanto di questa immagine è reale rispetto al tuo sentire, potresti rimanere in attesa di una risposta per molto tempo. Dentro di te serpeggerebbe un dubbio, una piccola crepa che potrebbe cominciare a rompere questo guscio apparentemente solido.
Il mondo che ti circonda non sopporta variazioni, poiché metterebbero in crisi coloro che sostengono la struttura, in particolare al loro interno. La tua personalità non sopporta dubbi o possibilità di variazione. Gli Alchimisti sostengono che per imparare a rinascere, bisogna imparare a morire in vita e lasciare andare le identificazioni con l’Io biografico.
Conosci l’immagine dell’Appeso della lamina dei tarocchi, la XII carta? Osserva con attenzione l’immagine sotto:
Chi è l’Appeso? Un debitore che non ha saldato i suoi debiti e che viene appeso a testa in giù per il pubblico ludibrio. Dietro la condanna pubblica si cela, però, l’iniziazione dell’Appeso. Ma c’è dell’altro. Questa impiccagione è un capovolgimento, un guardare il mondo e la vita da una prospettiva completamente differente, o meglio al contrario.
Il basso diviene alto e viceversa. Questa nuova prospettiva ci consente di staccarci dalla visione abituale delle cose. Una visione piatta, scontata, pesante. L’iniziazione dell’Appeso è radicale, richiede un cambiamento interiore drastico. Quello che viene richiesto nell’ambito del percorso dell’Alchimia.
Per poter tranciare questi vecchi legami servono decisioni nette, scelte rigorose e dolorose. Attraverso queste decisioni di capovolgimento si inverte un destino, un’inerzia fatale, un modo di avanzare dei processi naturali. La natura tende, infatti, verso l’omeostasi, l’adattamento e quindi è fatale che l’essere umano si adatti alle sue condizioni abituali.
Questo capovolgimento richiede una resa, un lasciare andare in senso più evoluto. Qualora la tua vita fosse troppo statica, i rovesci permetterebbero alla stessa di divenire maggiormente fluida. Tu potresti interpretarli come una sventura, ma ci sarebbe sempre un qualcosa di salvifico in essi. Questi moti contrari alla staticità, introdurranno nella tua vita proprio quegli elementi “mercuriali-fluidificanti” che permetteranno delle trasmutazioni.
Il percorso alchemico è una scelta volontaria di introdurre elementi fluidificanti per poter smuovere e purificare i composti fissi della personalità. Immagina un alambicco alla cui base è depositato una sorta di tappo scuro e immobile (solidificato) e per poterlo smuovere si deve introdurre dell’acqua (emozioni e fluidi mercuriali). Successivamente ci saranno delle parti di questo composto che diverranno più leggere, evaporeranno e precipiteranno, fino ad ottenere una sostanza sempre più pura, sempre più raffinata.
Torniamo alla tematica principale del “capovolgimento” della visione ordinaria. Vuoi fare un semplice esercizio?
Parte 1 dell’esercizio: Scegli un cliché che ti contraddistingue, una maschera sociale che utilizzi frequentemente e capovolgila. Per esempio, se vesti sempre di scuro… cambia totalmente i colori dell’abbigliamento, parli molto in pubblico… ammutolisci, gesticoli frequentemente… sforzati di non farlo, cambia pettinatura, parla di cose strane. Insomma, introduci un elemento sovversivo (che sovverte la tradizione, che tende a rivoluzionare uno stato di cose. cit. da Treccani) all’interno del tuo modello di esistenza.
Parte 2 dell’esercizio: Osserva le tue reazioni e quelle di chi ti conosce. Ci sarà sorpresa e difficoltà a digerire l’elemento innovativo. Probabilmente questi sovvertimenti non piaceranno molto. L’introduzione della “stranezza” costituisce un elemento “anticoagulante” e disgregante che favorisce una prima fase della “Nigredo” (opera al nero).
Articolo di Luigi Miano – Life e Spiritual Coach, ricercatore nel campo dell’evoluzione e della consapevolezza dell’essere umano
Fonte: https://www.unnuovomondo.net/come-capovolgere-la-visione-mondo/
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