Le dinamiche energetiche nei Luoghi di Potere
di Rudi Toffetti
Sono ormai diversi decenni che un sempre crescente numero di persone è alla ricerca di quello che viene definito, in maniera un po’ generico, il “mondo delle energie e i luoghi di potere”.
Alcuni sono alla ricerca di quegli spazi che custodiscono nefaste presenze di sostanza eterea generata da terribili avvenimenti accaduti nel passato, come in certi rinomati manieri medioevali. Molti di più sono coloro che si confrontano con religioni e credo diversi da quelli di origine, piuttosto che con sette più o meno esoteriche, alla ricerca di energie che appartengono alla sfera spirituale, al mondo interiore.
L’interesse verso questa dimensione, avviene anche da un punto di vista terapeutico, praticando anche diverse “tecniche alternative” come Reiki, Yoga, Costellazioni familiari, Shiatsu, Theta Healing, Pranayama, e infinite altre, alcune fondate su consolidate e comprovate tradizioni millenarie, altre sono nuove interpretazioni delle prime.
Qui, al classico metodo allopatico, che cura solo i sintomi, viene ormai affiancato o addirittura sostituito un approccio di tipo olistico. Ovvero un sistema che tiene conto dell’individuo nella sua totalità, nella sua dimensione anche energetico-vibratoria. In questo modo, si vanno quindi a svelare le disarmonie che generano la patologia. Questo modo di considerare l’essere umano, poi, non è altro che la riscoperta dell’antica tradizione curativo-esoterica dei popoli nativi.
I Luoghi di Potere
È risaputo come all’interno delle società primitive vi fosse sempre la figura importante di un guaritore, in grado di utilizzare il rimedio più appropriato per curare le persone. Questi personaggi non erano solo terapeuti del corpo, ma spesso e volentieri erano veri e propri sacerdoti, capaci di comprendere anche i disagi dell’anima e trovare per essi la giusta soluzione. È dimostrato, inoltre, a questo proposito, come alcuni luoghi venissero, e vengono tuttora, considerati sacri, in funzione delle loro qualità terapeutiche e di guarigione.
Sono gli stessi luoghi dove nell’antichità lo stregone-sciamano conduceva i suoi pazienti per sanarli, magari attraverso un sonno indotto o per ricevere egli stesso le giuste indicazioni per farlo. Questi “luoghi di potere” esercitano sull’uomo un enorme fascino, attraendolo magneticamente. Questo, proprio perché possiedono caratteristiche energetiche uniche, non facili da comprendere, ma che sono percepite soprattutto a livello inconscio. Grazie alle tecniche di rilevamento, antiche e moderne, è possibile comprendere quale sia la loro funzione. Non solo. Possiamo comprendere come l’essere umano possa relazionarsi correttamente con essi.
Capacità extrasensoriali
Quando ci si avvicina a quegli spazi della terra destinati dagli eventi a rappresentare la sfera religiosa e spirituale, o si entra in contatto con quei luoghi in cui i fatti storici hanno lasciato impronte indelebili nella memoria collettiva, è indispensabile fare ricorso anche alle innate capacità extrasensoriali insite, in modo più o meno attivo, in ognuno di noi. Qualità che possono emergere solo mantenendo un atteggiamento umile e rispettoso, praticando, quindi, il silenzio interiore e lasciando da parte le classiche aspettative che solitamente l’uomo moderno frappone fra sé e il creato.
Così facendo, le sensazioni che colgono l’essere in questi luoghi, “lavorano” oltre che sul piano fisico, anche sulla parte emozionale. Non solo… lavorano anche sulla parte psichica e, necessariamente, richiedono una decifrazione e una comprensione guidata, meglio se fatte da parte di esperti addetti ai lavori. È logico pensare come in questo campo di azione – in cui l’uomo comune non sa districarsi, apparendo ai suoi occhi molto “magico” e misterioso – la giusta chiave sia la comprensione dell’alchimia tra lo spirito e la materia, tra razionalità scientifica e tradizione spirituale ed esoterica.
Esistono, infatti, ambiti della conoscenza umana in cui ancora non è possibile utilizzare la razionalità e l’approccio materialista per svelarne le dinamiche e probabilmente mai lo sarà. Parliamo, appunto, di quello che le popolazioni native d’America, ma non solo, chiamavano il “Grande Mistero”. In questo, è compreso anche il senso stesso della nostra esistenza.
Atti sacri nei Luoghi di Potere
Le ragioni che ci inducono a visitare questi luoghi, sono inconsciamente dovute allo stesso motivo, anche se ce ne diamo motivazioni differenti: la ricerca di aspetti interiori, che non conosciamo e vogliamo rivelare e risvegliare. Su un piano cosciente, invece, veniamo piuttosto spinti dalla curiosità, dall’interesse storico e artistico dei luoghi o anche dalla pura ricerca della bellezza. Ma la ragione primordiale che spinge l’umana creatura a muoversi, quando non è per procacciarsi del cibo, è abitualmente la ricerca. Lo scopo primario è conoscere, fare esperienza e relazionarsi con territori e ambiti sconosciuti. Questi poi diventano il nostro patrimonio, le nostre relazioni e i fili che ci legano alla terra. Entrando, quindi, nel nostro corpo modificandolo sostanzialmente, proprio nella sua sostanza.
Visitare un castello, una chiesa, un antico sito dolmenico può diventare così un vero e proprio “atto sacro”, un pellegrinaggio devozionale, anche se inizialmente e mentalmente, non sono quelle le ragioni che ci spingono. Il contatto che avviene su un piano fisico verrà successivamente traslato dall’energia del luogo su un livello ulteriore. Sia il posto che le energie annesse agiranno sull’essere, anche grazie alla sua unicità relativa sul pianeta Terra, e all’accumulo delle memorie psichiche e vibratorie dei fatti ivi accaduti.
Miracoli
Quando desideriamo spingerci oltre, in cerca di quello che non conosciamo e che forse ci fa paura, una domanda basilare deve sortire. Quali sono le intenzioni che ci spingono a farlo, perché? Il richiamo che attua su di noi un certo sito sacro, non è altro che il nostro bisogno inconscio, o meglio, il bisogno manifesto dell’anima di sentire una data frequenza e di lavorare con essa, vibrare all’unisono e da questa interazione produrre frutti, cambiamenti, mutazioni.
I miracoli che avvengono in alcuni di questi luoghi, sono la dimostrazione tangibile di come lo Spirito agisca, oltrepassando i piani della materia, arrivando a quelli sottili ed energetici, modificando, se necessario, anche il nostro DNA. Le guarigioni inspiegabili che avvengono in questi luoghi lo dimostrano.
Se siamo disposti ad aprire incondizionatamente le porte della nostra percezione e ci abbandoniamo con fiducia, il luogo ci parlerà e ci darà una sua personale chiave di lettura. Per farlo però è necessaria la quiete, quella interiore, dove si raccolgono i semi migliori.
L’ascolto dei Luoghi di Potere
L’uomo, già dalle ere più antiche, si è avvalso delle sue capacità medianiche e sensitive. Questo, anche per individuare i punti della Terra che avessero delle caratteristiche particolari, sotto il profilo energetico-vibrazionale. Ha fatto questo, per poter stabilire un contatto con la Divinità e interagire con essa. Questa connessione, attivata poi attraverso i riti, la preghiera e la devozione, gli ha dato l’opportunità di relazionarsi ai cicli astrali. Di conseguenza, si è relazionato a quelli della natura, come avviene per la semina, la germinazione, la maturazione e conservazione del raccolto. Oltre a questo, l’uomo è stato elevato sul piano materiale e spirituale ottenendo, in alcuni casi, la comprensione di questi cicli in relazione a quelli umani, esteriori e interiori.
Non è certo possibile conoscere – in quanto non esistono libri o manoscritti che le descrivono – le modalità operative attraverso le quali i nostri antenati, vissuti in epoca neolitica o post neolitica, ricercavano, progettavano e costruivano i loro luoghi sacri come, ad esempio, “Stonehenge” in Inghilterra, o come molti altri siti meno conosciuti sparsi ovunque nel mondo.
Laddove il destino o una forza generata da spiriti illuminati ha voluto preservare intatti i luoghi di potere, possiamo rilevare, valutare e comprendere la loro energia, la loro geometria costruttiva, il loro orientamento astronomico e con questi dati – uniti al dialogo interiore con le forze spirituali presenti – carpirne lo scopo che li generò e la loro funzione, se attivati, sul territorio.
Tecniche di rilevamento medianico e sensitivo nei Luoghi di Potere
Ciò avviene utilizzando tecniche di rilevamento medianico e sensitivo, tecniche che in buona parte sono giunte fino ai nostri giorni. E queste erano gelosamente custodite dalle classi sacerdotali per via orale. Segrete, in quanto la loro conoscenza era fondamentale per captare e utilizzare le potenti forze della Terra. Segrete perché centro del vero Potere.
La comprensione della natura umana di popoli distanti da noi migliaia di anni e ciò che li spinse a edificare questi monumenti litici, può essere raggiunta solo immedesimandosi profondamente e in maniera totale nel loro vissuto.
Le classi sacerdotali sono sempre state costituite da individui iniziati che, mediante le arti della radioestesia e della rabdomanzia, erano e sono in grado, di individuare con esattezza vene acquifere sotterranee e, nel caso di veri professionisti, di stabilirne il senso di scorrimento, la larghezza, la profondità e le qualità minerali ed energetiche. Queste tecniche oggi vengono unificate sotto la moderna terminologia di “geobiologia”. Esse permettono quindi di rilevare, oltre all’acqua nel sottosuolo, anche le fonti naturali di emissione energetica, come reticoli tellurici o cosmici, luoghi consacrati, bande sacre e linee energetiche proiettate sulla Terra dall’Universo.
Cromlech, Dolmen e Menhir
Ne abbiamo testimonianza già nel neolitico, dove Cromlech, Dolmen e Menhir si trovano proprio ubicati sopra punti d’intersezione di due o più corsi d’acqua sotterranei, compattazioni di linee e nodi Hartmann o Curry, o su linee sincroniche. Enormi massi – che dovevano avere una composizione minerale differente dal luogo cui erano destinati – pesanti centinaia di tonnellate, venivano spostati, anche per molti chilometri, fino al punto topico di energia, da dove avrebbero poi svolto, una volta attivati, la funzione di antenne ricetrasmittenti in grado di emettere energia.
Inoltre, l’apprendistato, unito a un’attitudine medianica di nascita, dava la possibilità alla casta sacerdotale di relazionarsi anche con le energie polarizzate dei luoghi. Cioè quel complesso caleidoscopio di vibrazioni e frequenze al quale i romani, tempo dopo, avrebbero dato il nome di “Genius Loci”. Queste forze per gli antichi erano tanto reali quanto le pietre, che con grande fatica e con chissà quali tecniche, spostavano.
Con il trascorrere dei millenni, si è poi passati dai templi all’aperto a costruzioni sempre più elaborate. Qui, le parti artistico-figurative e quelle architettoniche hanno assunto una dimensione consistente. Gli edifici sacri sono così diventati delle vere e proprie casse armoniche. Queste erano in grado di amplificare notevolmente, anche a livello universale, ciò che attraverso i riti veniva prodotto.
Entravano quindi anche in relazione con gli altri edifici sacri che impiegavano le stesse modalità energetiche, e che utilizzavano le medesime forme esoteriche e metodiche costruttive. Queste forme, per la legge di risonanza, hanno un rapporto con gli archetipi geometrici presenti in natura e nell’Universo. Come insegnava Pitagora, possiedono una natura spirituale, quindi apportatrice di messaggi cosmici…
Articolo di Rudi Toffetti
Fonte: https://www.mitiemisteri.it/articoli/luoghi-di-potere.html
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