L’enigma degli Specchi Concavi, gli Specchi di Kozyrev… e la “Macchina del tempo” di Bulaev
Da millenni gli specchi sono considerati “finestre” aperte nell’Altro Mondo, popolato dalle anime dei defunti e da altre entità…
Appresi sin dall’infanzia che la rottura di uno specchio presagiva sfortuna, e se qualcuno moriva, tutti gli specchi della casa dovevano essere coperti… tuttavia, la divinazione con due specchi messi uno di fronte all’altro che formano un corridoio infinito e due candele accese, nelle campagne russe è da sempre considerata tanto significativa quanto pericolosa (c’era chi sveniva per eccesso di paura o a causa di quello che vedeva nel corridoio di specchi).
Anche gli specchi concavi spesso erano usati per scopi magici, i maghi credevano infatti che tale forma aiutasse a raccogliere la “luce astrale”. L’uso magico degli specchi concavi, comune a molte diverse culture, è stato provato dai numerosi ritrovamenti sparsi per il mondo.
Che cosa sono gli Specchi di Kozyrev?
Sono antenne che ricevono e trasmettono, per capirlo basta vedere le moderne antenne paraboliche. Caratteristiche simili hanno anche i cosiddetti “Specchi di Kozyrev”. Questo eminente scienziato, una delle menti più brillanti del XX secolo, ha inventato un sistema di specchi concavi, prendendo dei fogli di metallo, lucidi ed elastici, piegandoli in senso orario, formando una spirale di 1 giro e mezzo.
All’inizio degli anni 90′ questi specchi furono sperimentati nel corso di alcuni studi sui fenomeni ESP (percezioni extra sensoriali), presso l’istituto di Medicina Sperimentale della filiale dell’Accademia delle Scienze della Siberia (Novosibirsk). L’equipe dei ricercatori fu guidata dell’accademico Kaznacheev. Le persone che prendevano posto dentro queste spirali cilindriche, sperimentavano vari stadi di coscienza alterata, quale: uscita dal corpo, contatti telepatici, telecinesi, oppure vedevano degli avvenimenti accaduti molti anni prima.
Gli studi però, furono interrotti per motivi di sicurezza, dato che si verificarono dei fenomeni a cui era difficile dare una spiegazione. Secondo le teorie di Kozyrev, dentro queste camere (con 2 o 3 specchi concavi) il tempo diventava più “spesso”. Inoltre, gli specchi mettevano a fuoco le irradiazioni dei sistemi biologici, cioè quelle delle persone che entravano nel sistema di specchi. Kaznecheev confermò che la trasmissione di un pacchetto d’informazioni e d’immagini avvenne il 18 dicembre 1991, mentre l’informazione fu recepita dagli altri partecipanti all’esperimento, il 20 e il 22 dicembre.
Secondo lo scienziato ciò dimostra l’esistenza dei campi informazionali ed intellettuali e la possibilità di ricevere l’informazione al di là della distanza e del tempo. Gli specchi di Kozirev conferivano alle persone poteri quasi magici. Le donne risultarono chiaramente più ricettive alle energie sottili, come pure le persone più preparate (anche spiritualmente) ottenevamo maggiori risultati.
Alcuni vedevano negli specchi fenomeni simili agli UFO o a fulmini globulari. Delle volte, pochi minuti prima dell’inizio degli esperimenti, sopra l’edificio dove era allestita la camera (sull’isola di Dixon, estremo Nord artico), appariva un disco volante che regolarmente spariva non appena gli studiosi cominciavano a lavorare.
Dopo l’introduzione nello specchio dell’immagine del quadro di Nikola Rerich (pittore mistico, di inizio del XX secolo, «La bandiera del Mondo»), uno sperimentatore fu sbalzato dalla poltrona e trasportato a molti metri di distanza da una forza ignota, e in quel momento il Nord magnetico si era invertito con il Sud.
Spesso, inoltre, sopra il villaggio siberiano dove avvenivano gli esperimenti, si osservavano delle aurore boreali (l’isola di Dixon è situata vicino al circolo polare), e, secondo gli studiosi, delle volte dei campi informazionali terrestri si manifestavano anche fisicamente, come una sorta di cometa con una coda luminosa che spariva non appena i lavori finivano.
Racconta il Professor Trofimov: “La tentazione di entrare nell’impianto era fortissimo, ma appena ti avvicinavi, ti sentivi sopraffatto da una paura quasi inumana. Alle 2 di notte del 25 dicembre 1991, tuttavia, uno di noi si era avvicinato agli specchi. In quel momento abbiamo sentito un forte odore si ozono, poi abbiamo visto una luce, e alla fine, lo spazio si riempì di un flusso ininterrotto di simboli, venivano giù luminosi… simili alle insegne al neon. Dapprima pensammo che fosse un messaggio per tutti noi, e solo dopo divenne chiaro che tutti i simboli si riferivano alla civiltà dell’antico Sumer. Era un attimo di storia giunto alla nostra epoca”.
Nel 1997, gli specchi di Kozirev effettuarono una trasmissione di simboli Sumeri ad alcuni sperimentatori radunati dentro Stonehendge in Inghilterra; con la massima sorpresa, furono ricevuti non solo tutti i simboli trasmessi, ma anche altri 70 simboli, sempre sumeri, ma che non erano stati trasmessi dagli specchi!
Alcuni esperimenti a Dixon, furono dedicati anche alla diagnosi e alla cura a distanza, fornendo la prova che si tratta di fenomeni possibili. Secondo Kaznacheev, si tratta di una risposta da parte del campo informazionale terrestre, all’introduzione di forme-pensiero umane.
La Capsula bio-energetica di Viktor Bulaev
Uno scienziato della città di Miass (Monti Urali), Viktor Bulaev, continua anche oggi, in collaborazione con Trofimov e Kaznacheev, gli esperimenti con gli specchi di Kozyrev. Ha costruito un sistema di specchi e di piastrine di rame, di forma esagonale, simile al cosiddetto ”uovo di Nostradamus”. Dentro l’impianto viene posta una semplice sedia di plastica, da giardino.
Gli Specchi di Bulaev, sono stati pensati all’inizio per curare le persone, ma presto hanno rivelato una serie inaspettata di effetti strabilianti. Sono state raccolte migliaia di testimonianze degli sperimentatori volontari che vi sono entrati: “il corpo ringiovanisce, e l’Universo ti risponde alle domande che gli fai…”
Di recente, Viktor Bulaev ha costruito un nuovo impianto che ha chiamato “Bicap” (capsula bio-energetica), nel quale gli effetti che si osservano sono simili a quelli degli specchi di Kozyrev, ma vanno anche oltre. Il Bicap è costruito in sezione aurea, la parte centrale ha una forma esagonale, ma la parte superiore è una piramide che rafforza l’energia dell’organismo e le capacità extrasensoriali. In cima, si trova il regolatore di flusso. La piramide è smontabile, e se la si toglie del tutto, aumenta il collegamento con il Cosmo… La piramide può anche essere sostituita con una semisfera e con delle luci colorate.
Ecco alcuni fenomeni riscontrati:
Fenomeno n.1: Le persone sono in grado di dosare la durata della seduta. La persona sente da sola quando deve uscire. Alcuni dicono che vogliono stare 5 minuti, ma si trattengono per oltre un ora; il tempo fluisce diversamente dentro questa “botte di specchi”.
Fenomeno n.2: L’organismo analizza se stesso. Le persone sentono gli aghi in certe zone del corpo, una trazione nelle articolazioni, e molto altro ancora.
Fenomeno n.3: Acutizzazione delle capacità extrasensoriali. Le persone vedono scene del passato o del futuro, vedono persino i propri congiunti con corpi più vecchi, anche di una trentina danni più vecchi…
Video: https://youtu.be/iKOuTHJGT_0
Ecco la testimonianza di Liuba Setkova (Associazione degli studi spirituali “La Bilancia del Tempo”): “… Eccoci… mi sono concentrata, ho recitato una preghiera e… Sento il rumore di un aereo che sta decollando, lo sento fisicamente. Mi sto muovendo verso l’alto. Davanti ai miei occhi ci sono le nuvole che vanno in giù. Il colore cambia da un blu intenso al viola, sempre più accecante; è come se fossi passata attraverso una fiamma viola. Vedo le piante tropicali, fiori… sento qualcuno accanto a me, anzi, sono tra persone… chiedo a loro di curarmi e sento subito una puntura nella spalla destra, come un laser… il dolore passa subito… devo uscire, ma voglio tornare ancora negli Specchi!”
Un’altra testimonianza di Liuba, un anno dopo: “…Lo Specchio Verticale, ci sto 51 minuti. Sto volando sopra gli edifici bianchi… ora sono sopra un monte, vedo che le pietre hanno i volti (gli spiriti delle pietre?)… un passaggio in alto… vedo i miei amici, sono tutti vestiti da festa… vedo le immagini dei Maestri, tutti in bianco, più volte è passato Sai Baba in vesti arancioni… non voglio scendere, i miei piedi sono pesanti… voglio rimanerci. Ma dopo sento il flusso di energia che si dirige verso l’alto, i piedi sono leggeri e freddi, il viso scotta; tutto il peso è stato risucchiato dal tubo di specchi. Sto bene”.
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