Dentro ogni Uomo si nasconde un Animale
di Marcello Veneziani (da “La leggenda di Fiore”)
Una sera sul pontile, osservando i gabbiani e i delfini che seguivano la nave, Fiore espose ai suoi compagni di viaggio la sua teoria zoomorfica dell’umanità. Dentro ogni uomo, sostenne, si nasconde un animale, non per somiglianza ma per indole.
Animali domestici o selvatici, bestie feroci e docili erbivori, squali feroci e ignavi pesci, uccelli rapaci e inermi tordi, diafane farfalle o fastidiose zanzare. C’è chi sa tenere a bada il suo animale interiore e chi ne è succube, l’animale ha preso il sopravvento o divora la parte migliore di lui. C’è chi invece è ben oltre il suo animale intimo; c’è chi non ha il coraggio di tirarlo fuori e vive male la coabitazione e i suoi rigurgiti. C’è chi ha natura di preda e chi di predatore. Nei casi peggiori, ma non rari, l’animale è la parte migliore di lui.
Il mondo, per Fiore, è in balia di sei specie di animali. C’è la setta dei rapaci che comandano nel mondo, spadroneggiano sugli altri, li sfruttano e li dissanguano. Frequentano posti inaccessibili agli altri, scendono tra gli uomini solo per depredarli e poi risalgono superbi alle loro sdegnose altezze. C’è la setta degli sciacalli…