Grande Albero di Banyan: il più Esteso del Mondo, da solo è Grande quanto una Foresta
di Francesca Mancuso
Non è una foresta, non è una distesa di alberi. È solo… si fa per dire, il Grande Albero di Banyan nel Giardino Botanico Indiano di Acharya Jagadish Chandra Bose.
Un’enorme creatura verde, così grande da essere scambiata spesso per una foresta. Copre infatti una superficie di quasi 19mila metri quadrati.
Non a caso è considerato l’albero più ampio del mondo. La sua età non è nota, nessuno sa con precisione quando sia nato a causa della mancanza di documenti ufficiali. I botanici stimano però che abbia almeno 250 anni. I primi riferimenti all’albero sono stati trovati negli scritti di viaggio risalenti al XIX secolo.
Questo splendido esemplare di Ficus benghalensis ha superato molte difficoltà, uscendone a volte danneggiato ma sempre vivo. Non solo è sopravvissuto a due grandi cicloni nel 1864 e nel 1867, ma il suo tronco principale è stato infettato da un micidiale fungo. Ciò avrebbe potuto metterne a rischio la vita nel 1925 visto che per salvarlo il tronco principale doveva essere rimosso.
Ed è riuscito a superare anche quello. Nonostante abbia attraversato un intervento così importante, il Great Banyan Tree si è dimostrato resistente e ancora oggi continua a prosperare. Merito delle migliaia di radici aeree che si allungano dai rami dell’albero e scendono nel terreno diventano altrettanti fusti. Questa intricata struttura dà l’illusione che si tratti di un insieme di alberi, non di un singolo esemplare.
Il segreto di questo eccezionale sviluppo sta dunque in questa capacità di creare delle radici aeree, che col tempo risultano indistinguibili dal fusto originario. I fichi, che com’è tipico del genere sono contemporaneamente frutti e fiori del banyan, sono piccoli (1-2 cm) e contengono dei semi che germogliano più facilmente se mangiati da mammiferi o uccelli. Un vantaggio per la specie e per la fauna locale.
“In 30 anni, il Grande Albero di Banyan è cresciuto di oltre due ettari“, spiega Arabinda Pramanick, direttrice del giardino botanico. “Il primo confine è stato costruito intorno all’albero nel 1985 e il secondo nel 2015. Abbiamo uno spazio aperto intorno per farlo crescere ulteriormente”.
Prendersi cura di questo enorme albero non è semplice. A farlo sono ben 13 persone, che si assicurano che rimanga in salute e “addestrano” anche le radici a crescere correttamente: “A ovest dell’albero ci sono abitazioni e inquinamento, quindi l’albero sta crescendo verso est, verso la luce del sole. Questo è chiamato fotoperiodismo”, ha aggiunto M.U. Sharief, direttore congiunto del Botancial Survey of India.
Una foresta in miniatura con un fitto baldacchino, arricchita da felci e orchidee, che offre riparo a manguste e uccelli.
Articolo di Francesca Mancuso
Fonte: https://www.greenme.it/ambiente/natura/albero-banyan-india/
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I Devastanti Incendi alle Hawaii hanno Carbonizzato anche il Mitico Albero di Banyan, Amato e Venerato da oltre un Secolo
di Germana Carillo
I banyan, originari del subcontinente indiano, possono diventare così grandi che ogni albero sembra una piccola foresta. Questo, importato dall’India e piantato di fronte al tribunale di Lahaina nel 1873, era tra i più grandi alberi del suo genere negli Stati Uniti.
Gli “incendi” (chiamiamoli così… ) senza precedenti che hanno infuriato sull’isola Maui delle Hawaii hanno praticamente distrutto gran parte della comunità di Lahaina, provocando lo sfollamento di centinaia di famiglie in quello che ad oggi è il peggior disastro naturale che abbia mai colpito lo Stato federato. E non solo: uno degli alberi di Banyan più grandi e leggendari degli Stati Uniti, descritto come il “battito cardiaco di Lahaina Town” è ora quasi del tutto ridotto in cenere.
Per generazioni, il maestoso albero lungo la storica Front Street di Lahaina Town è stato un luogo di ritrovo, con i suoi meravigliosi rami frondosi che si aprivano per ripararsi dal sole hawaiano. Un maestoso albero tentacolare di più di 18 metri, cuore della comunità oceanica, che quest’anno avrebbe festeggiato il suo 150° compleanno.
Oggi l’albero è ancora in piedi ma il fuoco che ha bruciato l’area l’ha carbonizzato. Quando fu piantato nel 1873, come regalo spedito dall’India per commemorare il 50° anniversario della prima missione protestante a Lahaina, l’albero era solo un fuscello di 2 metri. Fu piantato un quarto di secolo prima che le Isole Hawaii diventassero un territorio degli Stati Uniti e sette decenni dopo che il re Kamehameha dichiarasse Lahaina capitale del suo regno. Oggi conta 46 tronchi principali oltre a quello massiccio originale.
L’enormità dell’albero – e dei suoi numerosi tronchi – è dovuta al modo in cui cresce. Le radici aeree pendono dai suoi rami e alla fine si attaccano al suolo. I rami si allargano ampiamente e diventano i luoghi prediletti degli uccelli myna.
“C’è così tanto significato ad esso collegato e ci sono così tante esperienze che ognuno ha avuto attorno a quell’albero. È nel cuore di una città storica”, raccontano gli abitanti di Maui.
L’albero era il più grande albero di Banyan degli Stati Uniti e il più antico delle Hawaii e uno degli alberi più spettacolari che abbiate mai potuto vedere.
Theo Morrison, direttore esecutivo della Lahaina Restoration Foundation, ha espresso un certo ottimismo sul futuro dell’albero. “Gli alberi di Banyan sono difficili da uccidere”, dice.
È ancora in piedi, certo… ma quanto tempo dovrà passare perché la natura faccia il suo corso e quell’albero torni al suo eterno splendore?
Articolo di Germana Carillo
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