Piano Astrale: Panoramica delle Varie Suddivisioni
di C.W. Leadbeater
La lunghezza del soggiorno di un uomo su una suddivisione del piano astrale sarà precisamente proporzionata alla quantità della materia corrispondente che si trova nel suo corpo astrale.
Questa dipende a sua volta dalla vita che ha vissuto, dai desideri ai quali ha ceduto e dal tipo di materia che nel far ciò ha attirato a sé, e ammessa fra gli elementi di cui è costituito.
È possibile per un uomo, col vivere puro e col pensare altamente, ridurre al minimo la quantità di materia appartenente alle suddivisioni astrali inferiori che egli intesse in sé stesso.
Nel caso di una persona completamente spirituale, questa condizione sarebbe raggiunta per tutte le suddivisioni della materia astrale e il risultato sarebbe un passaggio effettivamente istantaneo attraverso tutto il piano, di modo che si riacquisterebbe per la prima volta coscienza nel mondo del cielo (piano mentale-causale).
Non bisogna mai pensare che i piani siano divisi l’uno dall’altro nello spazio, ma invece che essi vicendevolmente si compenetrino; perciò quando diciamo che una persona passa da una suddivisione all’altra non intendiamo affatto dire che essa si muova nello spazio, ma che il foco (fuoco) della sua coscienza passi dal guscio esterno a quello che viene dopo, dentro di quello.
Le sole persone che normalmente si sveglieranno coscienti nella suddivisione più bassa del piano astrale sono quelle i cui desideri sono rozzi e brutali – gli ubriaconi, i sensuali e simili. Là rimarranno per un periodo di tempo proporzionato alla forza dei loro desideri, soffrendo terribilmente per il fatto che, mentre le loro cupide voglie terrene sono ancora più che mai forti, essi si trovano invece nell’impossibilità di saziarle, eccettuati i casi in cui riescono a farlo indirettamente, impadronendosi di qualche vivo che loro somigli e possedendolo.
Se i desideri e i pensieri dominanti dell’uomo furono rivolti ad affari meramente mondani, è facile che si trovi nella sesta suddivisione, mantenendosi ancora in prossimità dei luoghi e delle persone con cui è stato in più stretti rapporti finché visse sulla Terra.
Il quinto e il quarto sottopiano sono di un tipo consimile, eccetto che, come si sale attraverso ad essi, le associazioni puramente terrene appaiono diventare d’importanza sempre minore e il defunto tende a modellare il suo ambiente in accordo coi più persistenti tra i suoi pensieri.
Nella terza suddivisione la gente vive in città immaginarie da lei stessa create – naturalmente non tratte del tutto dal suo pensiero, come avviene nel mondo celeste, ma formate dagli edifici che i pensieri dei predecessori eressero e che essa ha ereditato e accresciuto dei propri. Qui si trovano le chiese, le scuole e le “dimore deliziose”.
Il secondo sottopiano sembra essere specialmente la dimora del religioso egoista e non spirituale; qui egli adora la propria rappresentazione grossolanamente materiale della divinità particolare del suo paese e del suo tempo.
La suddivisione superiore appare specialmente appropriata a coloro che durante la vita si sono dedicati a cose materialistiche ma intellettuali non con lo scopo di ritrarne beneficio per i loro simili, ma mossi da ambizione egoistica o semplicemente per amore di esercizio intellettuale. Simili persone rimarranno spesso su questa suddivisione in una lunga serie di anni, abbastanza felici invero di risolvere i loro problemi intellettuali, ma senza far del bene a nessuno e progredendo ben poco verso il mondo celeste.
Tratto da “IL PIANO ASTRALE” di C.W. Leadbeater
Fonte: https://blog.libero.it/ALFCOSMOS/13483070.html
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