Svolgere la propria parte
di Mariabianca Carelli
Macrocosmo e microcosmo si rispecchiano nell’Universo, essendo ciascuno espressione di una piccola o grande vita. L’universo intero è vivente ed evolvente.
H. P. Blavatsky, fondatrice della Teosofia, prospetta una visione globale: mostra che, studiando la forma, si scopre infine la vita entrostante e che, cercando la vita universale divina, infine la si trova in ogni forma; Annie Besant, eminente teosofa, afferma che l’atomo, che appare materia inerte all’individuo ancora dormiente, per una persona risvegliata è una vibrante realtà:
“O Vita Celata che vibri in ogni atomo;
o Luce celata che risplendi in ogni creatura;
o Amore Celato che tutto abbracci nell’unità;
possa colui che sente se stesso uno con Te
sentirsi perciò uno con tutti gli altri”.
Rudolf Steiner, fondatore dell’Antroposofia, si occupa del tema dell’atomo microcosmico e macrocosmico, ridefinendo e arricchendo l’argomento con il concetto dello “specchio concavo” e del “grande sacrificio” da cui ogni universo ha origine.
Per Steiner, l’atomo è un universo dotato di un nucleo, e di un centro nel nucleo che tiene insieme il tutto. Le orbite degli elettroni non sono delle orbite effettive, ma tutto l’atomo è una sfera con un centro interno; attorno ad esso, sulla superficie della sfera, si muovono gli elettroni.
Ogni atomo rappresenta pertanto un mini-universo con il proprio piccolo Dio-creatore. Quando la volontà di una entità si eleva a tal punto da compiere quello che viene detto il “grande sacrificio” – è in grado cioè di perdere se stesso in una creazione – allora crea un universo. Questo universo, grande o piccolo, è un’immagine riflessa di chi lo ha voluto; esso emana il suo proposito e deriva il suo compito dall’essenza stessa del creatore:
“Una divinità, creando un universo, ne è il centro. Se in questo spazio vi immaginate un punto e, invece che da sei pareti, di essere circondati da una sfera cava che si rispecchia all’interno, vi vedrete riflessi da tutte le parti come punto centrale. Avrete l’immagine di una divinità come centro volitivo che si riflette da tutte le parti e questo specchio è l’immagine della divinità stessa ed è, nel contempo, anche l’universo. Che cos’è infatti un universo? Non è nient’altro che uno specchio dell’essenza della divinità…
Tutto l’universo è animato dalla volontà universale che si esprime in una infinita varietà di forme… Questa ripetizione, questo rinnovamento della divinità, questa diversificazione viene chiamato “regno” (minerale, vegetale, animale, umano), per distinguerlo dalla volontà creatrice… La volontà è quindi il punto centrale, il regno è lo specchio della volontà“. (Rudolf Steiner, Il Padre Nostro – Una considerazione esoterica)
In questo meraviglioso processo ognuno ha la propria parte da svolgere; il nostro compito di Pensatori sarà quello di:
– distinguere il Reale dall’irreale mediante il discernimento;
– acquietare l’emotività e stabilizzarci sul piano mentale, dove “tutto è più chiaro”;
– indagare su noi stessi vigilando sui nostri pensieri, che formano col tempo la nostra realtà anche esterna;
– ricercare nel Mondo delle Cause, dopo aver osservato quello degli Effetti.
Potremo così pianificare la nostra evoluzione superando lo stadio infantile “atomico” dell’egoismo; ricercheremo quindi il gruppo al quale apparteniamo e nel quale siamo chiamati a “svolgere la nostra parte”.
Tratto da: “Sul Sentiero II – L’aspirante e l’alchimia interiore” di Mariabianca Carelli
Ringraziamo l’autrice per averci inviato questi meravigliosi scritti. (Ne seguiranno altri…)
Ogni nostra cellula è un mini sistema solare con un nucleo attorno a cui ruotano particelle, e tantissime cose sono ancora da scoprire sul corpo umano e sul come è stato creato.
La Vita è un Mistero che porta con sé tante domande e nessuna risposta certa, la cosa più importante è vivere in armonia con la Natura e ogni forma di vita, qualcosa che purtroppo non viene attuata che da pochissimi umani sul pianeta.
Ognuno di noi è qui per evolvere e non indulgere in debolezze, dipendenze che lo allontanino dal suo vero scopo, quello di trascendere la dualita’ e tornare a fondersi con l’Uno come gli animali, creature meravigliose fanno già.
Proteggere la Natura e prendersene cura con amore è uno dei nostri doveri come anime incarnate e significa allo stesso tempo prendersi cura del proprio spirito rendendo di conseguenza più semplice il relazionarsi con gli altri.
Lasciare le emozioni e le vibrazioni negative che ci inchiodano alla Terra è il nostro scopo principale, la nostra chiamata.