Straniero sulla Terra
di Laura Casu
Straniero sulla terra è colui che non trova pace, né luogo dove soggiornare, colui che ha sempre gli occhi rivolti al cielo e che si sente prigioniero sul pianeta.
Egli ha sempre una forte nostalgia che non sa definire, si commuove se guarda le stelle e non riesce ad identificarsi con niente e nessuno. Egli si sente legato agli elementi naturali, ama i sassi, la terra, il fuoco, l’aria, l’acqua limpida e cristallina, gli alberi maestosi e il vento, gli oceani e i deserti sconfinati. Tutte le forme di vita, anche le più piccole sono per lui fonte di continuo stupore, di meraviglia, come potrebbe esserlo un turista che visiti luoghi ameni e nuovi.
Egli non ne è attratto perché sente che il suo corpo è composto degli stessi elementi, ma solo perché li percepisce come elementi essenziali alla vita su questo pianeta. Egli sente il proprio corpo fisico come un veicolo stretto e limitante.
Lo straniero è un solitario, spesso un introverso che vorrebbe scappare sulle montagne più alte o sprofondare negli abissi marini. Emana sempre un certo fascino sugli altri, ed è quindi fortemente amato o odiato, non suscita mai indifferenza e se anche vive con altre persone, preferisce la solitudine.
È indipendente, sa bastarsi e può fare ameno di tutto e di tutti. Sa amare profondamente ogni cosa, un filo d’erba come un altro essere umano, ma può rinunciare a qualunque affetto e ritirarsi dentro di sé, senza perdere l’amore per il tutto.
Lo straniero vive nella terra di nessuno, non ha patria né catene e non è neppure un cittadino del mondo, perché egli si sente perso ovunque vada; per lui non esistono differenze negli uomini o nei paesi, perché ogni paese lo affascina e lo respinge, perché ogni uomo è simile pur essendo troppo diverso da lui. Egli appartiene alla razza umana solo perché ne riveste l’abito, ma non riesce ad identificarsi con nulla e nessuno.
Trascorre, per questo, la sua vita tentando di scappare dal mondo, cercando altri spazi sconfinati e continuando a chiedersi quale sia il suo posto… Eppure, anche percorrendo ogni strada non troverà mai la sua.
Lo straniero ha un carattere eclettico si interessa di tutto, è affascinato dalla scienza e dalla tecnologia, ma non approfondisce mai nulla, impara ciò che gli serve esclusivamente per la momentanea necessità e poi passa ad altro; ha un’ottima manualità che preferisce usare solo a scopi pratici per la sopravvivenza quotidiana. Egli ha una grande adattabilità e una enorme capacità di trasformazione e riutilizzazione di materiali di ogni tipo.
Lo straniero è senza tempo, vive costantemente il presente e non sa programmarsi il futuro; dimentica velocemente il passato e trasforma tutto in dati da elaborare velocemente per ciò che gli serve. Lo straniero non appartiene a nessuno e non desidera che nulla e nessuno gli appartenga. Egli è vagabondo sulla terra...
Alcuni di loro senza pur mai rassegnarsi, cercano di adattarsi, altri non ci riescono e rimangono perciò sempre vagabondi oppure sconfinano nell’alienazione; altri ancora scoprono e accettano il compito per il quale sono venuti.
Lo straniero ha un intuito sviluppatissimo che lo guida, ha spesso doti telepatiche, comunica con l’universo e riceve indicazioni dallo stesso. Egli sa di non poter decidere della sua vita, ma non tutti scoprono in tempo la strada da percorrere o trovano le giuste indicazioni da seguire e possono, quindi, trascorrere anche molti anni prima di comprendere il proprio destino… per questo ogni tanto altri stranieri provano ad indicare loro la via.
Allo straniero è concesso di incontrare altri, ma non gli è concesso però la comprensione degli umani con i quali può vivere, ma non integrarsi. Allo straniero non sono concesse certezze e sicurezze e se egli le crea, queste gli vengono tolte e distrutte… e deve ricominciare a vagabondare.
Egli va dove è atteso con una valigia in mano e vive dell’elemosina dell’universo. Non ha amici e parenti… ma è l’amico più affettuoso e leale, il figlio più amabile, il genitore più comprensivo, ed è disposto a lasciare tutto e tutti per rispondere alla “chiamata”, perché egli non appartiene a nessuno ed è di tutti.
Lo straniero è un ribelle, anticonformista e difensore della giustizia assoluta, non ha regole e religioni e non conosce aggregamenti o partiti; lavora da solo pur trascinando con sé, all’occorrenza, anche le masse. Spesso sconfina nell’utopia e vive, a volte, sacrificato dagli stessi che ha difeso e per i quali ha lavorato.
Lo straniero non comprende la propria realtà ed è destinato a soffrire a lungo; la nostalgia di “casa” lo attanaglia per lungo tempo, non trova mai una sistemazione definitiva ed è vittima dei suoi stessi mutamenti.
Si sente diverso dagli altri e non comprende il perché, cerca costantemente delle risposte che non trova e viene attratto da tutto ciò che appare fuori dalla norma; rifiuta schemi precostituiti, imposizioni, maestri di ogni tipo, scuole e dottrine unilaterali, pur tuttavia continua la sua estenuante ricerca della sua verità.
Per il mondo, spesso lo straniero è un disadattato, un anormale da emarginare o talvolta da emulare. Lo straniero è un riformista, ma anticipa sempre troppo i tempi e non vive mai in contemporanea con i suoi simili. Ha grandi idee spesso innovative o rivoluzionarie, ma manca totalmente di quel senso pratico prettamente umano che in genere consente poi di attuarle.
Egli vive nel “mondo delle idee” che spesso regala agli altri. Esteticamente lo straniero è spesso piacevole, attraente, ma fisicamente è quasi limitato… come se facesse fatica ad adattarsi al corpo umano; più probabilmente egli non lo accetta mai completamente.
La sua vita umana è in genere molto complessa, piena di ogni tipo di esperienze spesso anche contraddittorie. Infatti, può rivestire i ruoli più strani: può fare l’umile facchino e poco dopo il mega direttore d’azienda, si amalgama bene con qualsiasi ceto sociale, ma non rimane mai troppo a lungo nelle situazioni.
Se lavora per ottenere qualcosa, che sia un oggetto, un’idea, un progetto o altro, appena l’ha ottenuta, vi perde interesse e passa subito ad altro. L’unica cosa che non perde, è la costante volontà di comprendere, di ricercare la propria strada, di tentare di tornare a “casa”.
Da dove viene allora questo misterioso e affascinate essere che sconfina nella follia degli eroi e dei martiri? L’universo è la sua casa e il suo viaggio non ha mai fine, poiché fino a quando esisteranno esseri deboli e sofferenti egli verrà inviato a soccorrerli.
Egli è un messaggero di Pace e Risveglio e il suo unico bagaglio è l’Amore…”
Articolo di Laura Casu
Fonte: http://www.lauracasu.it/straniero-sulla-terra/
Mi ritrovo praticamente in tutta la descrizione…
Grazie
poiche mi identifico molto …ho il dubbio che errare in quella maniera, nasconda traumi addirittura dalla concepizione. una spiegazione razionale deve esserci. siamo sempre alla ricerca di………..perche’!
Spesso analizzando la mia vita mi sono chiesto per quale motivo il destino mi avesse destinato ad alcune cose, ora leggendo questo articolo mi identifico in quasi tutto.
Forse non sono strano io, forse non appartengo alla stragrande maggioranza delle persone che popolano il mondo e per questo mi vedo,ma non mi sento, escluso pur essendo una persona socievole, mi interesso a molto e posso parlare quasi di tutto, ma nonostante ciò non ho amici.
Mi piace tutto, dallo spillo al missile, se posso scopro come funziona una cosa e dopo passo ad altro.
Con le persone mi sono sempre comportato lealmente e ho sempre dato una buona disponibilità ma nonostante ciò non ho mai avuto amici.
Idem con l’ altro sesso, se ho avuto ho avuto affetto, forse, ho avuto sesso, ma mai amore.
Mi affascinano le stelle e un mio desiderio, ma come ho scritto prima ne ho tanti, è acquistare un telescopio in quanto la vista delle stelle mi emoziona.
Lo straniero in un modo o nell’altro siamo tutti stranieri a questo mondo
Ego sum qui sum
si io nella mia vita reale mi sono sempre sentito molto diverso,e queste parole che ho letto mi specchiano molto,e interessante,ho sempre la sensazione di vagabondare da altre dimensioni ho sempre avuto questi flash mentali,e sono qui per cercare un mio sogno
Mi ha emozionato, mi ha fatto venire i brividi…
Grazie Laura,uno Straniero.