Le sette fasi dell’Evoluzione Spirituale
Durante la sua evoluzione spirituale, l’uomo passa attraverso diverse fasi, ognuna delle quali ha alcune caratteristiche specifiche. Riconoscendo queste caratteristiche, si può aprire il percorso verso i livelli superiori che ci portano alla perfezione.
La prima fase è caratterizzata dall’ignoranza o dalla totale mancanza di conoscenza e di informazione riguardo la natura dello spirito e della realtà spirituale. Questo è, in termini generali, il caso della maggior parte delle persone ai giorni nostri, le quali limitano se stesse a credere ciecamente solo in quello che possono percepire con i loro cinque sensi, o alla scienza meccanicista.
La seconda fase è caratterizzata da una sensibilità più o meno accentuata verso altri stati di coscienza, i quali si possono produrre accidentalmente oppure venire indotti con metodi specifici, tradizionali, come ad esempio la pratica yoga. Qualche volta, il risveglio dell’interesse per gli aspetti spirituali della vita, può avvenire a causa dello sblocco di alcuni ineffabili processi interiori di risonanza, mentre si leggono testi spirituali di valore o grazie alla testimonianza di un grande maestro. Altre volte, accade in seguito a esperienze mistiche oppure attraverso le fasi acute di dolorose crisi esistenziali. In altri casi ancora, la continua frequentazione di un gruppo di persone spiritualmente elevate, o il seguire un’efficace terapia più o meno convenzionale, possono gradualmente risvegliare nella persona delle forze sottili benefiche, mai immaginate prima.
La terza fase è evidenziata dalla ricerca ardente e continua di un autentico percorso spirituale. Pensiamo solo al nostro oggetto, e qualcosa dentro di noi ci sussurra che ci stiamo avvicinando alla Verità; le letture ci confermano questa sensazione poco dopo. Allora cercheremo con ardore un Maestro e qualche volta ci lanceremo in qualcosa che i grandi yogi chiamano “un cocktail spirituale”, cioè una combinazione di posture corporee, terapie, letture “esoteriche”, le quali sono più o meno mescolate con tecniche di meditazione, arti marziali, pratiche come il Tai Chi, passi sciamanici, ecc.
Ci sono, sfortunatamente, persone che si fissano definitivamente su questo livello, credendo di aver raggiunto l’illuminazione, e che il metodo da loro utilizzato sia la via giusta. Inclusi in questa categoria, ci sono anche quelli che subito dopo la loro prima esperienza spirituale, pensano di essersi già realizzati e di aver raggiunto chissà quali alte vette. Di conseguenza, tenderanno a ristagnare a questo livello. Altri, tuttavia, ritroveranno alla fine di questo lungo viaggio, il loro vero maestro spirituale e un autentico percorso. Solo allora, la grande avventura spirituale inizierà per loro.
La quarta fase evidenzia lo slancio perseverante, pieno d’aspirazione verso un autentico percorso spirituale. Durante questa fase, l’essere normalmente scopre gradualmente le barriere che gli impediscono la vera conoscenza e impara progressivamente a dissolvere questi ostacoli. I metodi specifici che sono usati in questa fase, variano a seconda del percorso scelto. Essi possono cambiare in un dato momento a seconda dell’evoluzione spirituale personale e in accordo con alcune condizioni individuali. Inoltre, se quella persona cerca di raggiungere lo stadio spirituale finale, non deve mai interrompere la sua pratica spirituale. In questo modo la estenderà progressivamente all’intera esistenza di ogni giorno. Questo stadio allora perdurerà, mantenendosi praticamente inalterato nelle tappe successive.
La quinta fase è caratterizzata da stabilità emozionale e profonda pace interiore. Man mano che gli ostacoli si dissolvono e vengono completamente eliminati dal percorso della nostra coscienza, corrispondendo all’identificazione e al controllo delle origini intime del nostro sentire e delle emozioni distruttive, ecco che l’agitazione mentale dei pensieri diminuisce ed una pace profonda ed euforica si instaura in noi. Questa è una condizione assolutamente necessaria per ciò che seguirà, anche se ci sono alcuni percorsi spirituali che traggono vantaggio da tutti i conflitti che appaiono nell’essere, usandoli come diretti e immediati mezzi per ottenere la trascendenza.
Questa fase è generalmente accompagnata da una corretta e profonda comprensione della natura della realtà e della mente. La persona aspira adesso con forza affinché questa profonda e euforica pace abbracci il mondo intero. In questa fase, la capacità di amare risulta molto amplificata.
La sesta fase riguarda il raggiungimento della non dualità. Fino a questo stadio, l’essere umano era spesso teatro della manifestazione di numerosi fenomeni, o “apparenze” illusorie, quali visioni di forme e luci, l’ascolto di suoni interiori, la percezione di qualche sottile vibrazione energetica, in grado di indurre delle manifestazioni parapsicologiche, la regressione nelle proprie vite anteriori o di altri esseri umani con cui si era venuti in contatto, ecc. Un maestro spirituale competente aiuterà, allora, questa persona a comprendere che quasi tutti questi fenomeni sono illusori quanto i sogni o il comune universo fisico. In tutte queste esperienze, è infatti ancora viva l’illusione della separazione tra il soggetto e l’oggetto percepito, apparendo qualche volta anche il rischio di rafforzare il perpetuarsi di questa illusione della separazione. La completa dissoluzione di questo fantasma, porta progressivamente all’apparenza di un vissuto olistico, non concettuale ed ineffabile.
Lo stadio iniziale dell’ignoranza dualistica è tramutato nella vera Conoscenza Divina, ovvero in quello stato di presenza impersonale, nel quale noi straordinariamente realizziamo che non vi è più un qualcosa da sapere… L’amore per tutti gli esseri umani diventa allora la Luce Divina, e ci viene rivelato ciò che è sempre stato nella realtà.
La settima fase marca la liberazione spirituale. Durante le fasi precedenti, la natura della realtà veniva osservata sotto la forma di qualche profondo lampo illuminante, ora la presenza di Dio o della vera Conoscenza è finalmente radicata, rimarrà costante e non sarà mai più persa. La dicotomia relativo-assoluto è ormai superata. Non ci sono più concetti e condizionamenti, ma solo uno Spazio-Luce Supremo, sconfinato e raggiante. Allo stesso tempo scopriamo sbalorditi che l’amore oceanico e la conoscenza onnicomprensiva abbraccia il corpo senza però rimanere limitato in esso.
Realizziamo che questo è lo stato primordiale, che in realtà è sempre esistito dentro di noi, ma che era in permanenza oscurato a causa della nostra ignoranza. Ora realizziamo che il velo è stato completamente dissolto.
Fonte: http://www.yoga-integrale.it/
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