Agire senza Agire
di Valdo Vaccaro
L’influsso dei pensieri altrui, privi di barriere protettive, può far naufragare i nostri sogni e trasformare i nostri obiettivi in relitti ancorati in fondo al mare del fallimento.
È bene allontanarsi dalle persone troppo critiche, dagli agenti delle Matrix. Cerchiamo di non essere schiavi delle macchinazioni e delle manipolazioni. Lasciamo spazio al pensiero degli altri solo quando sono davvero costruttivi.
Al limite è meglio fondare una religione per noi stessi anziché vivere come pecore che seguono verità altrui e che ti controllano la mente. Mai scordare che il pensiero umano è a tutti gli effetti un’onda informazionale che modella la realtà.
Agire Senza Agire secondo la Tecnica del “Wu Wei”
La non-azione (in cinese “Wu Wei”) è la legge dell’agire senza agire, ed è un concetto fondamentale. Il seme non deve far nulla per trasformarsi in germoglio. La foglia sull’acqua segue la corrente senza opporre inutili resistenze.
La resistenza alle forze contrarie è vista come un consumo di energia che non porta a nulla. L’adattabilità e la flessibilità invece sono considerate come la via maestra per sopravvivere tra le avversità della vita e trasformarle in opportunità.
Quando ci pieghiamo agli eventi non consumiamo l’energia della tensione in stati d’animo quali odio, rassegnazione, disperazione, rabbia.
Se ci sentiamo intrappolati, smettiamo di sentirci tali perché niente dura per sempre, nel bene come nel male. L’attitudine giusta deve essere quella di non dare mai troppa importanza alla partita. Questo è il concetto del distacco nel Buddhismo.
Non dobbiamo prendere troppo sul serio noi stessi, la nostra vita, ciò che ci circonda e accade. La pratica del non agire non significa che dobbiamo farci schiacciare dalla realtà o scadere nel lassismo. Significa semplicemente diventare abili strateghi della propria energia.
La pratica del non agire serve a limitare lo spreco di energia per le cose superflue, per il pensare, dire e fare cose inutili. Pensiamo piuttosto a riempire i nostri serbatoi del propellente necessario ad affrontare le cose che ci limitano.
Articolo di Valdo Vaccaro
Tratto da: https://www.valdovaccaro.com/zenix-uno-squarcio-irriverente-nellenigmatico-gioco-chiamato-vita/
Fonte: https://t.me/valdovaccaro
Wishful thinking, lo chiamano gli inglesi. Un tempo, durante i periodi difficili, ero riuscita a metterlo in pratica col disegno grafico creativo rendendolo così remunerativo, visto che l’utilità economica di una donna segue sempre gli stessi parametri legati alla sua età e alla sua predisposizione alla cura di qualcuno. E basta. Oggi, fiaccata da un autoisolamento forzato, perchè no-vax, e dall’inverno della vita che mi ha colpita in pieno, mi ritrovo in un mondo esterno che non riconosco più, perchè si sono rotti quei legami di condivisione e solidarietà, faticosamente costruiti con manifestazioni di chi aspirava ad un mondo più equo e felice. E’ tornato un arretramento culturale che divide ed esclude, soprattutto gli ultimi, di cui ormai faccio parte. Le guerre, le discriminazioni, e la mancanza di dialogo hanno annullato l’ispirazione musicale che proveniva dalle sfere celesti, oggi affollate da migliaia di satelliti inutili messi in orbita da ricchi malati mentali.
Non vedo l’ora che finisca tutto, perchè non credo più in un cambiamento positivo.