Buon Natale e Buone Feste
Buon Natale e Buone Feste a tutti gli amici di fisicaquantistica.it e di conoscenzealconfine.it
Beatrice & Mauro
Beatrice & Mauro
di Franca Soavi
“Sono troppo stanco”, “non ho tempo”, “mi sento bloccata”, “ho troppe cose da fare…”. Quante volte ogni giorno pronunciamo e sentiamo altri pronunciare frasi simili a queste…
Molti non sanno che una quantità enorme di energia è costantemente impegnata e tenuta bloccata dal nostro sistema psicologico inconscio ed energetico, per tutte le situazioni che nella nostra vita non sono compiute, finite, concluse, fatte.
Ad esempio, quella telefonata che rimando, o quella lettera che non ho il coraggio di scrivere, quella conversazione che mi riprometto da mesi o forse anni di affrontare con mia moglie, senza mai trovare il momento giusto, quel libro che non ho il tempo di finire, quella visita che dovrei fare se solo non avessi paura degli esiti, quel lavoro che vorrei cambiare, quell’amica che dovrei lasciare, quella tesi di laurea che potrei scrivere, quella stanza che dovrei riordinare…
di Silvano Agosti
Pian piano si è praticamente estinto ogni naturale desiderio di sapere, e smarrito per sempre il piacere di “conoscere”.
Il fatto è che l’essere umano, intorno ai cinque anni di età, si presenta come la miniatura di un universo perfetto: chiede il perché di tutto, tocca tutto, si offre a tutti, esplora incessantemente il mondo che lo circonda, si muove senza sosta, gioca, canta, si difende, si dispera fino a ottenere ciò che vuole e i suoi stessi comportamenti sono un’arte, in quanto coincidono perfettamente con ciò che sente e prova e afferma e nega.
Poi questo capolavoro vivente (qualsiasi sia la sua origine) approda nello spazio scolastico e viene immediatamente sottoposto a secche restrizioni:
de Ilsimplicissimus
Oggi permettetemi di parlare dello smarrimento e dell’incredulità che prende tutti gli occidentali quando avvertono che il potere reale sta tramontando e ormai viene via via ceduto ad altre parti del mondo.
Uno sgomento che arriva dopo quasi 5 secoli di dominio incontrastato, ma che non è affatto un unicum nella nostra storia: per circa 700 anni dopo la caduta dell’impero romano, che peraltro non riuscì mai a penetrare in Persia o nelle grandi pianure sarmatiche, il Mediterraneo fu dominato dagli arabi che vennero contrastati solo a partire dal 1200, soltanto da Venezia e Genova le quali permisero l’avventura predatoria delle crociate che ben poco avevano a che vedere con elementi autenticamente religiosi. Tuttavia non appena si formarono piccoli regni orientali ci fu l’invasione turca e si dovette arrivare a Lepanto per arginarne la spinta.
Solo con la scoperta delle Americhe e lo sfruttamento delle sue immense risorse l’occidente ha avuto uno sviluppo scientifico, tecnologico e demografico che ha permesso il suo dominio planetario fin o a oggi…
di Dylan Charles
Lo spirito umano è molto più potente e determinato di qualsiasi programma di ingegneria sociale o lavaggio del cervello. È semplicemente non confinabile a queste prigioni spiritualmente debilitanti.
Oramai dovreste essere preparati sulla materia e noi della redazione non finiremo mai di evidenziare i mille aspetti che permeano la nostra società con tutte le conflittualità e le sue discrepanze. Ogni tanto ricordare in che mondo viviamo è sempre utile… quasi sempre. (Toba60)
Avete mai la sensazione di essere circondati da automi, persone che si limitano a imitare la vita, senza viverla veramente? Gli “ovini”, come possono essere chiamati, sono persone altrimenti ordinarie che si sono adattate particolarmente bene al programma di formazione della forza lavoro/consumatori/obbedienza. Gli è stato insegnato ad essere docili, sciocchi e facilmente guidati. Sono particolarmente inclini a seguire le narrazioni tradizionali e ad adattarsi al pensiero di gruppo e ai comportamenti di gruppo…
di ArcheoWorld
Il Diluvio Universale è la storia mitologica di una grande inondazione mandata da una o più divinità per distruggere la civiltà come atto di punizione divina. È un tema ricorrente in molte culture, anche se generalmente la più conosciuta in tempi moderni è il racconto biblico dell’Arca di Noè.
Noè compare per la prima volta in Genesi 5,28 come agricoltore figlio di Lamech e nipote di Matusalemme. Egli è dunque il nono nella linea generazionale dei discendenti di Adamo attraverso Set (la cosiddetta “Grande Genealogia dei Setiti”). La sua storia si sviluppa nei capitoli 6, 7, 8 e 9 della Genesi.
Secondo la narrazione biblica, Dio è intenzionato ad inviare il Diluvio Universale perché la Terra è piena di violenza degli uomini e avverte Noè di preparare un’Arca dove mettere in salvo sé stesso e la sua famiglia per garantire all’Umanità la propria esistenza sulla Terra. Dio avrebbe anche rivelato a Noè come costruire l’Arca persino facendogli conoscere le misure e quali tipi di alberi utilizzare…
di Roberto Pecchioli
È l’epoca degli ultimi uomini in un doppio senso. Ultimi in quanto un pugno di criminali ha previsto un futuro transumano, da animali e propaggini della tecnologia. Ultimi perché indegni della scintilla divina, folla indistinta nell’alveare urbano, incapaci di percepire la perdita di identità, massa che vede bianco e dice nero, se questa è la volontà del domatore.
L’ideologia dominante è sempre l’ideologia della classe dominante. Marx azzeccò molte diagnosi, equivocandosi sulla prognosi e sulla terapia. Su questo punto l’autore de “Il Capitale” non sbagliava. È inutile guardare al presente con la lente deformante del complottismo, deplorare il “marxismo culturale” come sentina di ogni male o rimpiangere i bei tempi andati del liberalismo conservatore, un ossimoro per un’ideologia che fa del cambiamento continuo la sua ragion d’essere. Joseph Schumpeter parlò di distruzione creatrice, John M. Keynes di spiriti animali. La verità è che il capitalismo globalista vincente sta modellando il mondo a sua immagine e che – conoscendo la naturale opposizione dei popoli alle sue ricette – lavora attivamente per cambiare noi, la trascurabile maggioranza.
Il suo è un progetto antropologico di lungo periodo che conduce alla formazione di un’umanità nuova, l’uomo-trans. Tran-sessuale nelle pulsioni, trans-nazionale nella tensione cosmopolita, transumano nella sostanza, ibridato con la macchina e sottratto alla sua essenza naturale. La domanda è: l’uomo della terza decade del Terzo Millennio è ancora tale o è una specie nuova?…
Una strana storia circola su internet dal 2017. A ritirarla fuori ora – dopo che il presidente americano ha rilanciato una lettera dell’ex Nunzio Apostolico Monsignor Viganò, contestatore della Chiesa bergogliana oramai completamente omosessualizzata – è stata Lifesitenews, che ne ha verificato le fonti. La vicenda pare genuina.
Qualcuno, nei primi anni Ottanta, profetizzò che Donald Trump avrebbe riportato l’America a Dio. Si tratta di una storia italiana: la profezia sarebbe stata fatta da una sorta di eremita che viveva a Loreto, un veterano di guerra americano che alcuni vecchi frati ancora ricordano.
L’eremita americano si chiamava Tom Zimmer. Dopo aver combattuto nella II guerra mondiale, aveva deciso di passare la sua esistenza da pellegrino. Per anni ha stazionato intorno alla Basilica di Loreto, dove assisteva a quattro o cinque messe ogni giorno e passava il resto del suo tempo a pregare.
A fine anni Settanta, arrivò in Italia a studiare medicina un altro americano, Claude Curran…
di Andrea Zhok
Nella degenerazione contemporanea dello scenario politico, una delle cose che più colpisce è lo scatenarsi di atteggiamenti di ferocia, disprezzo, disumanizzazione, psichiatrizzazione, demonizzazione dell’avversario.
o si vede in questi giorni dopo la vittoria di Trump, con un proliferare di crolli nervosi che emergono in rete e nella pubblicistica di fronte alla “vittoria del Male”, ma lo si vede continuamente in mille contesti. Lo abbiamo visto nei giorni del Covid, dove abbiamo cercato di giustificare esibizioni di malvagità, crudeltà, auspici di morte con la dinamica psicologica della paura. Lo vediamo nel modo in cui si sviluppano (o meglio NON si sviluppano) i discorsi sulle tematiche del “politicamente corretto”, dove ogni discussione aperta è impossibile e dove sensibilità isteriche pronte a scatenarsi sbranando “il Male” sono onnipresenti. Lo vediamo nella demonizzazione delle alterità politiche sul piano internazionale…
di Paolo Ermani
Una volta che ci siamo allontanati dalla natura e che abbiamo abbandonato il concetto di comunità, le due relazioni che ci tengono spiritualmente in vita, cioè gli altri e la natura, non si poteva che scivolare verso una realtà virtuale, alla quale si è arrivati partendo dalla televisione fino a tutto quello che abbiamo oggi.
Provate anche solo come esperimento a diminuire la vostra virtualità, a usare molto meno il cellulare, a non frequentare i social, a non far parte delle mille chat, a non rispondere a qualsiasi messaggio su whatsapp. Se lo farete, lentamente ma inesorabilmente, sparirete dalla relazione (virtuale) di quasi chiunque conosciate (probabilmente anche i parenti).
Non avendo più lo strumento virtuale per contattarvi, automaticamente verrete cancellati, il che non può che essere una normale conseguenza, dato che in un mondo virtuale che è nato per sostituire quello reale, se all’improvviso non ci sei più, è come se non esistessi, anche se poi si continua a vivere normalmente e a esistere in carne ed ossa…
di Lorenzo Merlo
Nonostante la narrazione che l’Occidente fa di sé stesso, oltre le edulcorate vetrine di distrazione che mette in campo, si scoprono dei disordinati retrobottega. La disperazione è qui, oggi. Tutto viene fatto per nasconderla.
Oswald Spengler, Julius Evola, Réne Guénon, Friedrich Nietzsche, Zygmunt Bauman sono tra i più noti pensatori che, in modi differenti e più o meno diretti, hanno osservato la decadenza dell’Occidente. Proprio lui, quello che vanta di essere la guida del mondo, quello che ha prodotto una cultura che permette ai suoi uomini di giudicare gli altri popoli, di imporre unità di misura del giusto e del vero.
Se da una parte è doveroso non colpevolizzare, ma sottolineare la legittimità storica dell’arco epopeico della cultura occidentale, dall’altra ciò non significa non riconoscerne la sua precipitosa discesa verso il tramonto.
Cercando una ragione, per quanto presuntuoso, si potrebbe sostenere che la sua morte ha una sola causa e una moltitudine di sintomi. Per causa si può addurre la separazione dal divino. Per sintomi basta prendere in toto tutto ciò che i vizi capitali già contemplano…
Buon Natale a Voi!
ciao
Buone feste anche a Tutti Voi,e che quest” anno ci porti a tutti tanta pace e serenità.e sia colmo di tante belle cose per ogn”uno,complimenti per i vostri articoli, e temi sempre molti interesanti.grazie a Tutti.
Nidia Chaves