Esercizi di preparazione alle OBE, durante lo stato ipnagogico
Il confine tra la veglia ed il sonno, ci fornisce un terreno fertile per esplorare la nostra consapevolezza. Ci offre anche un ponte naturale per sviluppare le energie non fisiche, in quanto molte delle energie usate per mantenere la nostra percezione ordinaria, si spostano verso una prospettiva non fisica. Lo stato di dormiveglia assomiglia ad uno stato meditativo e può quindi essere usato anche come una generica meditazione, adatta a tutti gli usi, quando non è focalizzata alle OBE.
Modello E
1. Trovate un posto confortevole su cui stendervi o sedervi.
2. Stimolate i sensi fisici. Sentite la vostra sedia o il letto, sentite la stoffa dei vostri vestiti. Sentite l’aria condizionata o il riscaldamento, il traffico, il ticchettio dell’orologio. L’odore del mangiare nel forno, un residuo di spray per capelli o i fiori vicini, insomma qualsiasi cosa vi giunga in quel momento. Sentitevi a tuo agio nel corpo fisico.
3. Chiudete gli occhi e dolcemente guardate nel centro della vostra fronte. Adesso state passando dall’energia fisica all’energia non fisica.
4. Prestate ora attenzione invece alle sensazioni non fisiche, come colori o immagini nella mente, intuizioni. Mentalmente viaggiate con ogni suono.
5. Se la pressione nella testa o in un’altra parte del corpo, vi suggeriscono di guardare altrove, fatelo. Dialogate con questa pressione e cercate di scoprire perché c’è. Rilasciate questa pressione e tornate a concentrare lo sguardo, al centro della vostra fronte.
6. Se vi appare qualche immagine mantenetela, senza sforzare la concentrazione. Non proiettatevi immediatamente verso di essa. Potreste interagire con un’altra proiezione o una destinazione preferita. La concentrazione rilassata è la chiave di tutto.
7. Cercate una sequenza di immagini, percepite un campo di colori, poi un’immagine statica, come una fotografia, o una serie di immagini in movimento, come in un film. Lo scopo è quello di arrivare proprio all’immagine in movimento, quindi se partite già da quella, tanto meglio per voi. Non censurate o preferite delle immagini. Percepitele così come vi appaiono.
8. Potreste ora sentire spingere o tirare dall’interno del vostro corpo, come se qualcosa da dentro, volesse emergere, con l’immagine in movimento. Potreste anche sentire che queste immagini vi danno sensazioni più profonde o sono più vivide, rispetto a delle comuni immagini mentali. Il trucco adesso è di essere pazienti. Aspettate fino a quando sentirete abbastanza energia, per consentirvi di emergere nell’immagine.
9. Entrare nell’immagine, in modo da percepire l’ambiente dalla prospettiva dell’immagine e non del vostro corpo fisico, significa che avrete con successo portato a termine una transizione verso un’OBE.
Modello F
1. Ripetete i passi da 1 a 5 del Modello E
2. Invece di una sequenza di colori e immagini, potete percepire una macchia bianca o un bulbo oculare.
3. Con una concentrazione rilassata, lasciate che la macchia o l’occhio si ingrandiscano.
4. Potrete sentire come una forza, che dall’interno della macchia o dell’occhio, vi sta tirando verso di essa. Gentilmente trattenetevi, fino a quando sentirete questa forza aumentare.
5. Lasciatevi tirare verso e dentro di essa. Spesso questa sequenza porta ad un’OBE.
Tratto da: Traveling with Power
di Ken Eagle Father
Hampton Roads Publishing Company, Inc
traduzione: Aldo Tura
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