
Il Coraggio di Essere Felici
L'autentico cambiamento è nelle nostre mani
di Ichiro Kishimi, Fumitake Koga
Ichiro Kishimi e Fumitake Koga riprendono il loro dialogo sul segreto dell’autentica felicità: nessuno può essere felice restando dov’è, la felicità si raggiunge alla fine di un percorso. Serve solo il coraggio di intraprenderlo.
A distanza di tre anni, il giovane allievo e il saggio Maestro si ritrovano. Il giovane non ha esaurito tutte le sue domande sul coraggio di essere felici: il suo mestiere di insegnante lo ha messo a dura prova nell’applicazione quotidiana dei principi appresi dal Maestro.
Nel corso di un intenso dialogo, lungo un’intera notte, il Maestro spiegherà al giovane che il metodo delle lodi e punizioni non serve, perché quello che occorre sviluppare nei ragazzi è la cooperazione, e non la competizione.
Quello che occorre insegnare veramente è il rispetto, l’empatia, l’amore disinteressato per l’altro.
Solo sentirsi parte di una comunità e dare il proprio contributo alla comunità è la via per essere felici.
Una via che si raggiunge amando incondizionatamente, senza aspettarsi nulla in cambio: perché amare davvero è una scelta che richiede coraggio.
Nota degli autori
Nonostante Alfred Adler sia, insieme a Sigmund Freud e a Carl Gustav Jung, una delle figure più importanti nel mondo della psicologia, per molti anni è stato un gigante dimenticato. Usando il modello tradizionale del dialogo, ricorrente nella filosofia greca, tra un giovane e un filosofo, questo volume vuole essere un’introduzione al pensiero adleriano, che, come di lui è stato detto, ha precorso i suoi tempi di un secolo.
I personaggi di questo libro sono un filosofo impegnato nello studio della filosofia greca e della psicologia adleriana e un giovane che ha una visione pessimista della vita.
Nel nostro volume precedente, Il coraggio di non piacere, il giovane interroga il filosofo sul vero significato dell’asserzione, basata sulle idee di Adler, secondo cui “le persone possono cambiare. Possono anche trovare la felicità”. Il filosofo risponde con affermazioni di questo tenore: “Non esiste nulla di simile a un problema interiore. I problemi derivano tutti dalle relazioni interpersonali”; “Non dipendere dalle relazioni verticali, non aver paura di non piacere agli altri e procedi liberamente”; “Non è che ti manchi la competenza. Ti manca solo il coraggio”; “Il passato e il futuro non esistono. Esiste solo il qui e ora”.
Il giovane si ribella continuamente a questo profluvio di asserzioni radicali. Imbattendosi nell’idea adleriana del “senso di comunità”, arriva comunque poi ad accettare le parole del filosofo e decide di cambiare.
Questo volume è ambientato tre anni dopo. Il giovane, che è diventato insegnante con il proposito di mettere in pratica le idee di Adler, fa di nuovo visita al filosofo. “La psicologia adleriana non è altro che un mucchio di teorie vuote. Stai cercando di corrompere e traviare i giovani con le tesi di Adler. Devo prendere le distanze da idee così pericolose.” È questo che pensa il giovane.
In che modo dovremmo percorrere la strada della felicità rivelata nel libro precedente? Il pensiero di Adler, che sembra puro idealismo, è davvero una filosofia praticabile? E qual è la principale scelta a cui Adler arrivò nella vita?
Questa è la conclusione di un’opera in due parti che esplora l’essenza del pensiero di Alfred Adler e la sua psicologia del coraggio. Sarete voi a stabilire, insieme al giovane dubitante e che si ribella alle sue teorie, la vera forma di coraggio di cui abbiamo bisogno.
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La luce vincerà sulle tenebre.. Marika Moretto esprime in modo nitido questo periodo di disequilibrio tra forze del male e forze del bene.Sono messaggi che danno forza e consolazione♥️