La “Grande Transizione”: come organizzarsi (per crescere)
di Luigi Miano
Gli avvenimenti si succedono in maniera incalzante e servirebbero parecchie vite per riuscire a metabolizzare tutto ciò che sta accadendo. Invece dobbiamo essere pronti, vigili e preparati “ora” a questa “Grande Transizione”.
In questo post cercherò di fare il punto della situazione e dare degli spunti, delle metodologie e indicazioni di strumenti da usare per poter far fronte a questa enorme fase di cambiamenti. Se ti ho incuriosito continua…
Una prima spontanea domanda: nel momento in cui scrivo, luglio 2020, cosa cavolo sta succedendo? Tutto e il contrario di tutto? Quanta confusione, hai le idee chiare in questo mare di contrasti?
Siamo nel pieno di un turbine di cambiamenti e di forze opposte che si fronteggiano: le forze della transizione e quelle dell’opposizione. C’è chi vorrebbe un’umanità evoluta e chi un’umanità malata. Ora queste forze sono ben visibili. Chi vorrebbe un’umanità malata detiene il potere materiale, chi vorrebbe un’umanità evoluta quello spirituale. Eppure, Spirito e materia non sono altro che due facce di una stessa medaglia e dovrebbero viaggiare insieme.
In questo “terremoto” ci sono due obiettivi da perseguire:
– la salvaguardia di se stessi e della propria famiglia
– l’evoluzione interiore spirituale
I due obiettivi, dal mio umile punto di vista, non possono essere slegati poiché non avrebbero senso presi individualmente. Perché perseguire soltanto il primo obiettivo dimostrerebbe una fragilità e una paura della morte che per un alchimista non hanno alcun senso. Nel secondo caso invece ci si distaccherebbe troppo dalle contingenze e dal contesto che stiamo vivendo. Siamo onesti, ci troviamo ad un bivio per l’umanità che si trova ad un passo dall’estinzione.
No Panic. Cerchiamo di fare il nostro… umilmente. Si tratta di trovare velocemente una non semplice quadratura del cerchio, ma per fare questo bisogna essere onesti con noi stessi e con i nostri familiari. Il lavoro è duplice come già scritto prima: spirito/materia.
Ora cosa accadrà? Usciamo da un lunghissimo periodo di repressione ma sembra realmente non esserne mai usciti. Ci stiamo tristemente avviando verso un periodo di stagnazione psicologica, spirituale e produttiva contrassegnato da una “sindrome collettiva da contagio”. Basterà un raffreddore, una febbre, una positività asintomatica per bloccare scuole, treni, aziende e luoghi di lavoro.
Diverrà impossibile condurre un’esistenza anche semplicemente normale. Le città saranno i luoghi culto di questa ossessione diabolica. Si ripeterà il lockdown ad oltranza, causando un isolamento sociale globale che potrà essere sciolto soltanto con delle soluzioni scelte da “loro”. Sarà una caccia al positivo, al falso positivo, all’asintomatico positivo e a qualsiasi segnale possa giustificare il dilagare di questa sindrome folle che porterà alla stagnazione.
E’ evidente che sarà un inferno in terra. Noi cultori dello spirito nella materia, non potremo accettare queste condizioni poiché saranno incompatibili con quelle alte finalità. Siamo qui per assolvere i compiti assegnatici dall’UNO, che non prevedono sindromi, isolamenti, ossessioni, terrore della malattia etc. Siamo qui per guarire, per portare luce e speranza, per lavorare sull’evoluzione interiore, non per coltivare forme di follia paranoica suicida.
Questa morsa nel buio, tuttavia, avrà il beneficio di generare un tale stress da favorire parecchi risvegli di coscienza (o principi di risveglio). Molti si porranno delle domande capitali e saranno posti di fronte a scelte drastiche. Saremo realmente di fronte a quel famoso bivio di cui parlano tante profezie: La vecchia umanità malata e logora, oppure una nuova specie con delle caratteristiche completamente diverse.
Per la nuova specie sarà come lasciare la vecchia pelle del serpente, per adottarne una completamente nuova e scintillante. Sarà complicata la “fase di transizione”, sia per motivi pratici che per motivi interiori e dovremo essere particolarmente resilienti. Insomma ci siamo: dobbiamo prepararci ad abbandonare senza nessun tipo di rimpianto il vecchio mondo! Ricordi quando Gesù chiedeva ai suoi discepoli di seguirlo? Chiedeva all’istante di andare con lui senza pensarci e lasciando tutto! Matteo il pubblicano, lasciò tutto per seguire il Maestro chiedendo perdono a Dio. Non è tempo di essere Farisei, ipocriti, ammantati di apparenza. Chiunque si esalta sarà umiliato, chi si umilia sarà esaltato!
“Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo – chi legge comprenda – allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello”. (Matteo 24/25)
Ti lascio con queste splendide parole profetiche e ricorda che non dovrai cercare la roba in casa o tornare indietro a prendere il mantello. C’è poco tempo e sopratutto non c’è tempo per i ripensamenti.
Articolo di Luigi Miano – Life e Spiritual Coach, ricercatore nel campo dell’evoluzione e della consapevolezza dell’essere umano. È impegnato da anni, nello studiare e mixare conoscenze di ogni epoca e provenienza e creare percorsi divulgativi e di liberazione interiore accessibili a chiunque.
Fonte: https://www.unnuovomondo.net/come-organizzarsi/
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