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Io Sono
Io sono.
Io sono quella parte infinita di
energia vitale utile e indispensabile
all’equilibrio della coscienza cosmica: a Dio.
Io sono.
Io sono quella parte infinita di Eternità
utile al nutrimento di quella grande ed
eterna coscienza: l’anima di Dio.
Io sono.
Io non sono un caso
Io sono l’eternità stessa
Io sono la luce stessa
Io sono la negazione e la
riprova di me stessa.
Io sono.
Io sono in Dio con Dio e l’universo in
un unico ed eterno abbraccio.
Marisa, “Dai miei diari”, 6-2-2001 …
Continua a leggere →Calvario
La morte non è solo
sangue e ferite
sopra una croce.
Dietro la sua ombra
splende una luce.
Morte sarà come svegliarsi
dal lungo sogno che chiamiamo vita.
Passeranno le pene
e la fatica del vivere
come svaniscono i fantasmi notturni
alle prime luci dell’alba.
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Staticità del silenzio
Nella staticità del silenzio assapori
la staticità e la dinamicità dell’eternità
in un unico ed eterno abbraccio.
Marisa, Dalla raccolta 2010-2011-2013…
Continua a leggere →I poeti
I poeti sono bambini
che giocano con le sillabe
in cerca di sprazzi d’eterno
e costruiscono con le parole
castelli incantati
e torri e campanili
per raggiungere il cielo
Qualcuno leggerà
e ne sarà confortato
qualcuno capirà
e morirà in pace
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Vorrei che l’infinito
Vorrei che l’infinito ascoltasse
il mio lamento e lo portasse a Dio,
che non so dove si è nascosto.
Marisa, Dalla raccolta 2010-2011-2013 …
Continua a leggere →Con chi posso parlare?
a chi posso raccontare le cose più nascoste
le più stupide le più fantastiche
chi vorrebbe ascoltarmi
capirmi
dove sei
io sono muta
solo pensieri
occupano la mia mente
disordine
entropia entropia
come dicevi tu
perchè fare ordine
so
la mia vita è finita
senza di te non mi piace più
Rita…
Continua a leggere →Il Cuore
La terra sotto i miei piedi è dura. E’ inverno e il ghiaccio è ovunque, sopra i campi fermi ad aspettare la primavera, sopra i nostri corpi così fragili, e sopra i tetti che ci riparano la notte. Cammino verso la mia campagna interiore, quella che ho sempre sfiorato, con lo sguardo inconsapevole del bambino, con le dolci poesie dell’adolescente, e oggi, con questi miei nuovi sogni. Domani forse, sarà il mio cuore a librarsi nell’aria, veloce sopra le colline dell’orizzonte, fuori, fra la nostra Terra e il nostro Cielo, nella Gioia di nuove emozioni, nella comprensione del caldo del nostro Sole.
Mauro…
Continua a leggere →Camminare
Camminare, l’ho scritto tante volte, ma forse solo adesso capisco la ragione. Ho sempre creduto che mi servisse una linea per indicare le ore delle mia vita, e i minuti, così come un orologio ha bisogno di lancette per segnare il tempo. No, non era questo!
La verità è che sto camminando verso la pace, una meravigliosa casa senza pareti né tetto, un luogo fatto di una bellezza che mi attraverserà. Ma la mèta è tanto lontana, che non la vedo se non attraverso un miraggio. Dio mi regala pochi istanti di gioia, li lascia cadere per me come fiocchi di neve sopra un deserto di sabbia rovente. Alcuni riesco a coglierli, la gran parte posso solo vederli evaporare!…
Natale
Natale
Rinascere ogni mattina
si può. Basta dimenticare
tristezze e delusioni
gli errori del passato
e ricordare solo
l’amore ricevuto
i giorni più felici
le feste con gli amici
pensare che la stella
che guidava i pastori
risplende anche per noi
a indicarci il cammino
Accettare il destino
vivere nella pace
Allora anche ogni giorno
può essere Natale
Poesia di Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Quando tornerò a Volare
di Mauro Vanzini
Oggi finalmente ho guardato fuori dalla finestra, oggi scrivo delle righe.
Ecco qua, dopo tanti anni in cui mi si era fermato il cuore, ritrovo là fuori un cielo di piombo, e non ho più persone.
Da queste nubi, vedo scendere gocce nuove, figlie di un dolore più spaventoso.
C’è ancora molto del vostro odio nei miei ricordi, ma passerà, come tutto.
Anni del mio passato, vi ringrazio, perché mi avete dato il mare, e quadri freschi di ogni natura, di ogni sogno. Non mi scorderò mai di quella perla divina dentro la mia mano, scoperta nel mio piccolo paradiso; né dei miei boschi, né dei tramonti tiepidi e silenziosi, oltre le onde brevi della sera.
C’erano le alghe sulla sabbia, e delle grandi conchiglie vuote.
Ma ora siete qui, cupe nubi, e più sotto vedo individui che camminano, persi più di un tempo, bloccati in una paura di cui non sanno il perché.
Se non la getti come un sasso nello stagno, la vita si trasforma in veleno, e ti paralizza l’anima.
Se trattieni le lacrime dei tuoi giorni, le stelle smettono di ruotare, la luna si scorda di te, e il vento lieve di primavera non ha più niente da dirti.
Ma grazie a te, vita serena di un tempo, tornerò a volare, partirò per lo stesso sogno di sempre, verso la stessa libertà di una volta, quando correvo con le ali ai piedi.
Getterò i miei sassi nello stagno, lascerò lacrime sulla terra, e riposerò finalmente, in una notte tutta per me.
Poesia di Mauro Vanzini…
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