La transizione
Durante la transizione dallo stato di veglia, di meditazione, o di sonno/sogno, verso un’OBE, può succedere di tutto. Puoi semplicemente trovarti al di fuori del corpo, senza alcuna sensazione di transizione, oppure puoi sentire di essere passato attraverso una zona ad alta energia. Questa sensazione implica il trovarsi per un breve momento, nel mezzo di una tremenda energia. Questa è anche una zona ad alto potenziale, uno stato di coscienza dove tutto può accadere e dove il tuo più piccolo dubbio, paura o desiderio può giungere inaspettatamente in superficie.
La mia esperienza mi dice, che le transizioni da uno stato meditativo ad un’OBE, sono le più controllabili, cosa che ha molto senso, se si pensa che quando si medita, si è più lucidi e presenti. Tuttavia, lo stato di elevata energia potrebbe colpirvi lo stesso e farvi sentire per questo, un po’ bizzarri.
Ad esempio, una volta durante una transizione da uno stato di meditazione, la mia consapevolezza si spostò velocemente dalla camera da letto, (dove stava dormendo il mio corpo fisico) al mio salotto. Mentre pensavo di avere una visione chiara, la visione invece si frammentò; vedevo pezzi di salotto sparpagliati, come se fossi in un puzzle. Lo scenario era disorientante e la mia attenzione ritornò al mio corpo fisico, facendo concludere subito il tentativo.
Sempre in base alla mia esperienza, posso distinguere in generale diversi livelli, durante la fase di transizione. All’inizio sento una tensione; quindi lavorando su questa tensione di superficie, e cercando di dissiparla, comincio a vedere delle immagini mentali. Permetto a queste immagini di andare e venire, di essere qualsiasi cosa esse vogliano essere. Facendo questo, arrivo ad un altro livello in cui sono avvolto dall’oscurità e che rappresenta una situazione molto riposante. In poco tempo però arriva una nuova serie di immagini. Le lascio cambiare se necessario, ma gentilmente cerco di mantenerle costanti. Quando anche questo livello si è stabilizzato, entro finalmente nell’OBE vera e propria, il livello finale. Non penso comunque che sia necessario sperimentare tutti questi stadi. Puoi provarli tutti o saltarne uno o più.
La transizione porta anche alle prime naturali paure. Una di queste è sicuramente la paura di morire. Robert Monroe, pensava che il nostro istinto di sopravvivenza ponesse delle barriere alle prime uscite dal corpo; facendoci istintivamente ritrarre da esse, in quanto la separazione dal corpo fisico, si identifica nella nostra fantasia, con delle immagini di morte. Monroe pensava che rompere questa barriera psicologica, fosse il punto principale per arrivare a sperimentare un’OBE.
Oltrepassare la paura, tuttavia, non significa perdere l’istinto di sopravvivenza. Ho sperimentato che il corpo astrale risponde alle esigenze del corpo fisico, e se c’è una questione di sopravvivenza (o anche solo se si ha la vescica piena) l’OBE finisce, e la percezione fisica torna normale.
Un’altra paura strettamente correlata col fenomeno OBE, viene dal disorientamento che si prova durante la transizione; provare l’uscita dal corpo può shockare, perché ci si trova di colpo in una realtà non ordinaria, completamente estranea a ciò che si conosce. Specie le prime volte, si può avere l’impressione di perdere il controllo e di sentire come se una forza potente ci stia influenzando, o addirittura stia controllando la nostra percezione.
Questo è terrificante, perché ci si trova davanti alla conoscenza del Potere, la conoscenza che qualcosa al di là della nostra comprensione, possa determinare il nostro destino.
Sperimentare tecniche di preparazione e di introduzione alle OBE, offre perciò delle prospettive già note, che possono alleviare questa tensione. Non tutti comunque provano queste cose, e comunque il completare più volte una transizione aiuta a farle diminuire o scomparire del tutto. Resistere inoltre alla paura e avere bene in mente i propri propositi, facilita il processo, addolcisce il passaggio, guidandovi verso le vostre destinazioni preferite.
Tratto da: Traveling with Power
di Ken Eagle Father
Hampton Roads Publishing Company, Inc
traduzione: Aldo Tura
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