Fisica Quantistica e Conoscenze al confinePubblicato il da mauro
Dopo queste premesse atte a fare svanire ogni timore, daremo ora una descrizione di alcuni di questi così detti «pericoli». Grandi trasformazioni si verificano nei corpi più sottili del discepolo. Tali trasformazioni sono connesse con determinati processi di evoluzione delle tre forze fondamentali dell’anima: volere, sentire e pensare.
Queste tre forze prima dell’educazione occulta dell’uomo, stanno fra loro in una relazione ben determinata, regolata da leggi cosmiche superiori. L’uomo non vuole, né sente, né pensa arbitrariamente. Se, per esempio, una determinata…
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L’uomo impara nel tempo anche a conoscere forze orribili che minacciano la vita da ogni parte, ed acquista la possibilità di servirsi egli stesso di talune forze ed esseri che sfuggono alla percezione dei sensi. Ed è grande la tentazione d’impossessarsi di queste forze per favorire qualche illecito interesse o d’impiegarle, per insufficiente conoscenza, in modo errato. A tal riguardo, bisogna però tener presente che le potenze nemiche della vita esistono anche quando non se ne abbia conoscenza.
Vero pericolo esiste soltanto quando il discepolo, per impazienza o presunzione,…
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A tal scopo, servono la concentrazione, che consiste nel dirigere la propria attenzione verso rappresentazioni e concetti precisi e determinati, connessi con i segreti dell’universo e la meditazione, la quale rappresenta il vivere in quelle idee e il completo immergersi in esse. Per mezzo della concentrazione e della meditazione l’uomo elabora la propria anima, sviluppando in essa gli organi animici della percezione. Quindi, quando le prime esperienze già descritte si presentano durante il sonno, è vicino il momento della nascita dell’anima fattasi libera. Gli sforzi per la…
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Per dare un’idea delle esperienze sopra descritte, che sorgono a tutta prima dal mare dell’incoscienza durante il sonno profondo, non si può che paragonarle ad una specie di «udito». Se ne può parlare cioè come di suoni e di parole che vengono percepiti. Come le esperienze dei sogni si possono indicare giustamente come un modo di vedere, paragonabile alle percezioni sensibili degli occhi, così i fatti del sonno profondo si potrebbero paragonare alle impressioni auditive.
Occorre osservare però, che anche nel sonno profondo la visione rimane ciò che vi è di più elevato e difficile…
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Ma vi è una differenza fra la patria spirituale e quella fisica. In quest’ultima l’uomo nasce involontariamente e durante l’infanzia accoglie in se istintivamente una serie di rappresentazioni, le quali, indipendentemente dalla propria volontà, getteranno da allora in poi, la loro luce su tutto ciò che egli osserva. E’ per questo, ad esempio, che inconsciamente un berlinese descriverà Londra in modo diverso da un parigino. La patria spirituale, invece, l’uomo se la forma coscientemente ed è perciò che, prendendola come punto di partenza, egli si trova in grado di giudicare con…
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L’uomo, ormai, può considerare come mondo esteriore anche ciò che risiede nella propria personalità, così come prima, considerava mondo esteriore ciò che agiva sui propri sensi e impara gradatamente con l’esperienza a trattare sé stesso, così come prima trattava gli esseri intorno a sé.
Se l’uomo aprisse lo sguardo in questo mondo dello spirito prima di essere sufficientemente preparato, si troverebbe dinanzi all’immagine della propria anima, come ad un enigma; i propri istinti e le proprie passioni gli si presenterebbero allora sotto forma di figure simili ad animali o più…
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I fondatori di tali concezioni dell’universo, erano tutti dei grandi iniziati. È dalla conoscenza che essi hanno foggiato le loro istruzioni morali; essi sapevano come queste agiscono sulla natura più delicata dell’uomo e volevano che i loro seguaci sviluppassero gradatamente proprio questa natura. Vivere nell’osservanza di tali concezioni dell’universo significa lavorare al proprio perfezionamento spirituale, ed è con questo lavoro soltanto che l’uomo può essere utile all’intero universo. Perfezionarsi non è affatto un atto egoistico, perché l’uomo imperfetto è anche un…
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Parleremo ora dello sviluppo di questi organi superiori. Chi vuole orientarsi veramente in questo nuovo mondo non deve fermarsi a questo gradino di evoluzione. La semplice mobilità dei fiori di loto non basta. L’uomo deve essere in grado di regolare e di dominare i movimenti dei propri organi spirituali con indipendenza e con piena coscienza, altrimenti si trova in balìa delle forze e delle potenze esteriori.
Per evitare questo pericolo, deve acquistarsi la capacità d’intendere la cosiddetta «parola interiore» e per riuscirvi occorre che sviluppi non soltanto il corpo animico, ma…
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E’ particolarmente delicata la natura dell’educazione che è necessario impartire all’anima per lo sviluppo del fiore di loto a dieci petali, poiché si tratta ora d’imparare a dominare in modo cosciente, le impressioni dei sensi. L’uomo, generalmente, non si rende affatto conto da quali fattori le proprie idee, i propri ricordi siano dominati e quindi da quali cause vengano determinati.
Consideriamo il seguente esempio. Qualcuno viaggia in treno ed è assorto in un pensiero; ad un tratto il suo pensiero prende una direzione affatto diversa: egli si ricorda di un’esperienza avuta…
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In modo analogo al fiore di loto a sedici petali si forma anche il fiore di loto a dodici petali, che risiede nelle vicinanze del cuore. Anche in questo, sei petali già esistevano ed erano in attività in un passato stadio di evoluzione dell’uomo. Essi ora ricompaiono spontaneamente e cominciano a roteare non appena gli altri sei vengono elaborati. Per favorire lo sviluppo di questi ultimi, occorre però che il discepolo dia coscientemente una determinata direzione ad alcune speciali attività dell’anima.
Bisogna rendersi ora chiaramente conto che le percezioni dei singoli sensi…