E’ particolarmente delicata la natura dell’educazione che è necessario impartire all’anima per lo sviluppo del fiore di loto a dieci petali, poiché si tratta ora d’imparare a dominare in modo cosciente, le impressioni dei sensi. L’uomo, generalmente, non si rende affatto conto da quali fattori le proprie idee, i propri ricordi siano dominati e quindi da quali cause vengano determinati.

Consideriamo il seguente esempio. Qualcuno viaggia in treno ed è assorto in un pensiero; ad un tratto il suo pensiero prende una direzione affatto diversa: egli si ricorda di un’esperienza avuta molti anni prima, intrecciandola con i propri pensieri attuali. Non si è però accorto, che i suoi occhi si sono, nel frattempo, rivolti verso il finestrino e che il suo sguardo si è fermato sopra una persona che somigliava a qualcuno che aveva preso parte all’esperienza ricordata. Ciò ch’egli ha veduto – passivamente – non affiora però nella sua coscienza, gli si presenta soltanto l’effetto e così egli crede che il ricordo sia sorto spontaneamente in lui.

Di fatti simili è piena la nostra vita. Quante cose da noi sperimentate o lette esplicano un’azione nella nostra vita, senza che se ne possa rintracciare coscientemente il rapporto. Infinite illusioni poggiano sopra associazioni d’idee di questo genere, molti fatti s’imprimono nell’anima senza che per questo penetrino anche nella coscienza. Tali circostanze sono perciò sorgente di innumerevoli illusioni.

Questa sorgente deve essere eliminata, poiché per mezzo di questo fiore, il discepolo può percepire qualità profondamente nascoste nelle anime altrui, ma non può fare assegnamento sulla verità di queste sue percezioni, se non dopo essersi completamene liberato dalle illusioni descritte.

A tal fine, occorre acquistare completa padronanza su ciò che dal mondo esteriore agisce su di noi, al punto che le impressioni che non si vogliono ricevere, non siano da noi effettivamente accolte. Una capacità siffatta può conseguirsi soltanto per mezzo di una forte vita interiore. Bisogna, che la nostra volontà acquisti l’abito di lasciare agire su di noi soltanto le cose sulle quali è rivolta la nostra attenzione e sottrarci invece completamente alle impressioni che volontariamente non abbiamo cercate. Ciò che si vede, dobbiamo volerlo effettivamente vedere.

Il discepolo deve evitare ogni oziosa divagazione della vista e dell’udito, devono esistere per lui soltanto quelle cose verso le quali ha diretto volontariamente l’occhio e l’orecchio. Deve, a tal fine, esercitarsi anche nel massimo frastuono a non udire affatto, riuscendo ad erigere una sorta di corazza psichica contro tutte le impressioni incoscienti provenienti dall’esterno.

Occorre perciò, che egli rivolga una speciale cura alla vita del pensiero. Egli si propone, ad esempio, un pensiero e cerca poi di pensare soltanto a ciò che coscientemente può riconnettere ragionevolmente a quel pensiero, allontanando da sé ogni idea inopportuna. In questo modo, gli elementi incoscienti penetrano sempre meno nella sua vita animica e per mezzo di tale severa autodisciplina, il fiore di loto a dieci petali consegue nel tempo la sua forma corretta .

La vita animica del discepolo dell’occultismo deve diventare una vita di continua attenzione. Se a tale autodisciplina si aggiunge poi una meditazione conforme alle istruzioni della scienza occulta, allora il fiore di loto che si trova nella regione epigastrica, matura nel giusto modo. In questo modo, ciò che per mezzo degli organi sensori spirituali prima descritti, non aveva che forma (fiore a 16 petali) e calore (fiore a 12 petali), acquista ora spiritualmente luce e colore. Così si rivelano, per esempio, doti e capacità di anime, forze e qualità occulte della natura. L’aura colorata degli esseri viventi diventa in questo modo visibile e ciò che ci attornia manifesta in tal modo le sue qualità animiche.

Articoli nella sezione: L’iniziazione

L’iniziazione

Gli articoli che seguono sono stati tutti tratti da un unico libro: “l’Iniziazione” di Rudolf Steiner.
Al fine quindi di una buona comprensione, si consiglia la lettura sequenziale dei suddetti, in modo da mantenere inalterata la struttura logica e narrativa del libro, così come venne creata e voluta dall’autore stesso.
L’iniziazione:[subpages depth=”3″]

Come si consegue la conoscenza dei mondi superiori? (condizioni)

In ogni uomo esistono facoltà latenti, per mezzo delle quali egli può acquistarsi cognizioni di mondi superiori, riguardanti il mondo delle anime e il mondo degli spiriti. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà e un  consiglio  al riguardo  potrà  venir  dato  soltanto da coloro che già posseggono quelle forze.
Da quando esiste il genere umano vi sono sempre state delle scuole chiamate occulte e l’insegnamento che qui si  impartisce viene denominato insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi e chi la sente per la prima volta, può facilmente essere indotto a credere che gli uomini capaci d’impartire tale insegnamento, trattengano arbitrariamente il  proprio sapere per se. L’aggettivo occulto si riferisce essenzialmente alla natura … leggi tutto

I gradini dell’iniziazione

Alcune  pratiche  servono  a  condurre  l’anima  dell’uomo  a comunicare coscientemente col mondo spirituale. I  tentativi  impazienti però  senza  serietà  e  perseveranza,  non conducono certamente a niente. I tre gradini che la disciplina spirituale ci indica, sono i seguenti:
la preparazione
l’illuminazione
l’iniziazione
Non  è  assolutamente  necessario  che  questi  tre  gradini  si susseguano così come indicato, in modo che per iniziare il secondo si debba avere già completamente percorso il primo, e per il terzo, il secondo. Sotto  certi  riguardi, infatti  si  può  partecipare  all’illuminazione  e perfino all’iniziazione, mentre per altri ci si può ancora trovare nello stadio della preparazione.
LA PREPARAZIONE
La preparazione consiste in un’educazione ben determinata della vita del sentimento e di quella del pensiero. Per mezzo di questa educazione il corpo dell’anima … leggi tutto

Punti di vista pratici

Se l’uomo coltiva se stesso nel modo descritto nei capitoli sulla preparazione, l’illuminazione e l’iniziazione, egli effettua nella propria anima e nel proprio spirito una organizzazione simile a quella che la natura ha prodotta nel suo corpo fisico.
Prima di quella elaborazione, l’anima e lo spirito sono ancora masse non organizzate e il chiaroveggente le percepisce  come vortici nebulosi a spirale, che s’intersecano e si presentano per lo più con debole lucentezza rossiccia, bruno-rossiccia, o anche rossiccia-giallastra.
Dopo l’educazione occulta cominciano a risplendere spiritualmente con colori verde-giallognolo, o turchino-verdastro, e presentano una struttura regolare. L’uomo arriva a tale struttura regolare e, con essa, alla conoscenza superiore, se stabilisce nei propri sentimenti, pensieri e stati d’animo, un ordine analogo a quello che la … leggi tutto

Le condizioni necessarie per l’educazione occulta

Le condizioni per l’ammissione alla scuola occulta, non sono tali da poter essere stabilite arbitrariamente da alcuno, ma sono determinate dalla natura stessa del sapere occulto. Dipende completamente dalla libera volontà di ogni singola persona, decidere se le convenga o meno assecondare quelle condizioni.
Chi volesse chiedere ad un maestro d’insegnargli la disciplina occulta, senza volerne però accettare le condizioni, somiglierebbe proprio ad una persona che dicesse: insegnatemi a dipingere, ma non chiedetemi di toccare un pennello.
Il maestro dell’occultismo non può dare niente, se non d’accordo con la libera volontà del candidato, di accettare le condizioni speciali della disciplina occulta. Chi non può o non vuole adempiere a quelle severe condizioni deve rinunziare per il momento alla disciplina occulta. Le condizioni … leggi tutto

Alcuni effetti dell’iniziazione

Una delle massime fondamentali della vera scienza occulta dice, che chiunque si dedichi allo studio della medesima, lo faccia con piena consapevolezza. L’occultista consigliando il discepolo che aspira alla conoscenza superiore, gli dirà al tempo stesso quale effetto quella pratica potrà produrre nel corpo, nell’anima e nello spirito.
Qui diremo soltanto di alcuni degli effetti che si verificano nell’anima del seguace dell’occultismo. Solo chi conosce le cose che verranno ora comunicate, può iniziare con piena comprensione, gli esercizi che conducono alla conoscenza dei mondi soprasensibili e soltanto una persona siffatta può essere un vero discepolo dell’occultismo. Ogni brancolare nel buio è severamente proibito nella vera disciplina occulta. Chi non vuole compiere la propria istruzione con gli occhi ben aperti, potrà diventare … leggi tutto

Modificazioni nella vita di sogno del discepolo

Un segno che il discepolo dell’occultismo ha raggiunto il gradino di evoluzione in cui egli riconosce il proprio Sé superiore, o che sta per raggiungerlo, consiste nella trasformazione che si verifica nella vita dei suoi sogni.
Questi erano prima confusi e arbitrari, mentre ora incominciano ad assumere un carattere regolare. Le loro immagini cominciano ad avere una concatenazione e un senso, al pari delle rappresentazioni della vita quotidiana. Il discepolo può riconoscere in essi legge, causa ed effetto. Anche il contenuto dei sogni si modifica. Mentre prima non vi percepiva che ripercussioni della vita quotidiana, impressioni trasformate dell’ambiente in cui vive, o dello stato del proprio corpo, ora le immagini che sorgono dinanzi a lui provengono da un mondo che finora … leggi tutto

L’acquisto della continuità della coscienza

La vita dell’uomo si svolge alternandosi fra tre stati: la veglia, il sonno popolato di sogni e il sonno profondo senza sogni. Si può comprendere come si possa arrivare alle cognizioni superiori dei mondi spirituali, quando ci si formi un’idea delle trasformazioni che, in chi cerca tali conoscenze, devono svolgersi nei riguardi di questi tre stati.
Prima che l’uomo si sia sottoposto ad una disciplina per arrivare alle suddette conoscenze, la sua coscienza è continuamente interrotta dalle soste di riposo del sonno. Durante queste soste, l’anima non sa niente del mondo esteriore e neppure di sé stessa. Soltanto a momenti, dal grande oceano dell’incoscienza emergono dei sogni, i quali si riconnettono a processi della vita fisica o a condizioni del proprio … leggi tutto

La scissione della personalità durante la disciplina spirituale

I PERICOLI DELL’INDIPENDENZA DELL’ANIMA
Durante il sonno, l’anima umana non accoglie comunicazioni per mezzo degli strumenti sensori fisici, perchè in realtà, sotto un determinato punto di vista, sta al di fuori del così detto corpo fisico. Essa è allora soltanto in rapporto con i corpi più tenui – il corpo eterico e il corpo astrale, i quali sfuggono all’osservazione dei sensi fisici, e la cui attività non si ferma durante il sonno – in questo modo, essa continua la sua vita nel mondo superiore.
Effettivamente l’anima, durante il sonno, è in piena attività, ma l’uomo nulla può sapere di ciò, finché non possegga organi spirituali di percezione, per mezzo dei quali, possa osservare ciò che si svolge attorno a sé. Quando … leggi tutto

Il Piccolo Guardiano della Soglia

Fra le esperienze più importanti che accompagnano l’ascesa ai mondi superiori, ci sono gli incontri con il “piccolo guardiano della soglia” e in seguito con il “grande guardiano della soglia”. Il discepolo incontra il piccolo guardiano, quando i fili che uniscono volontà, pensiero e sentimento, incominciano a disciogliersi nei corpi più sottili – il corpo astrale e il corpo eterico – mentre incontra il «grande guardiano della soglia», quando lo scioglimento dei legami si estende fin dentro alle parti fisiche del corpo, cioè, sopratutto, al cervello.
Il «piccolo guardiano della soglia» è un essere indipendente che non esiste per l’uomo, fino a quando questi non abbia raggiunto un adeguato gradino di evoluzione. Soltanto per mezzo di questo incontro il discepolo … leggi tutto

Vita e morte, il Grande Guardiano della Soglia

È stato mostrato, quanto sia importante per l’uomo l’incontro con il così detto «piccolo guardiano della soglia», poichè in esso, egli scorge l’essere soprasensibile che lui stesso ha prodotto e che gli rivela, fino ad un certo grado, la propria intima natura.
L’uomo, apprende anche come nel passato egli stesso abbia posto le basi del proprio presente. In lui, per esempio, esistono speciali tendenze, modi di essere e abitudini, della cui origine ora può darsi spiegazione. Anche i fatti essenziali della vita, salute e malattia, nascita e morte, gli divengono comprensibili. In generale, la vita visibile gli diventa comprensibile per mezzo delle cause invisibili. Conosce ormai in sé stesso, l’entità che in questo mondo visibile è costruita in modo imperfetto, ma … leggi tutto

L'INGANNO DELL'AMORE MATERNO
Come evitare che il "Troppo Amore" distrugga i figli e la coppia
di Anatolij Nekrasov

L'Inganno dell'Amore Materno

Come evitare che il "Troppo Amore" distrugga i figli e la coppia

di Anatolij Nekrasov

Se quello che ci hanno sempre detto riguardo al nostro ruolo di figli fosse sbagliato? Se la dedizione incondizionata di una mamma verso i figli non fosse in realtà “vero amore“? Se l’eccesso di amore materno potesse diventare un inganno esistenziale che condiziona e danneggia sia i genitori che i figli?

Quando si parla di amore materno si sceglie di vedere sempre lo stesso lato della medaglia: il ruolo fondamentale di ogni mamma nella crescita e nell’educazione dei figli. Questo libro affronta invece il lato che nessuno ha mai il coraggio di svelare, il rovescio della medaglia: ogni mamma è anche donna e compagna.

Difficile a credersi, ma il concetto di amore materno dovrebbe sempre tenere in considerazione anche il ruolo della mamma in quanto donna, dell’uomo e, soprattutto, della coppia.

Questo libro è l'occasione per parlare dei problemi che il "presunto amore materno" crea in tutto il mondo: dalle piccole incomprensioni familiari ai divorzi, dalla morte dei bambini ai grandi problemi sociali e alle guerre.

Difficile da accettare e da credere. Sconvolgente quasi. Ma prima di negarlo a priori, leggiamo, pensiamo, osserviamo, soprattutto noi stessi.

Possiamo cambiare in meglio la nostra vita e quella delle persone che ci stanno accanto solo imparando ad amare davvero, senza inganni, senza illusioni, senza fraintendimenti. Semplicemente imparando a vivere correttamente il nostro ruolo di figli, amanti e genitori.

Estratti dal libro

“La causa vera delle disgrazie che coinvolgono i bambini è il ribaltamento del sistema di valori provocato da un eccessivo amore per i figli. Pare incredibile che la causa di grandi o piccole tragedie stia nei sentimenti dei genitori, soprattutto della madre, ma posso dimostrare che è davvero così”.

“Il tema dell’eccesso di amore materno ha un carattere globale [...] e crea una gran quantità di problemi in tutto il mondo. Dalle piccole incomprensioni familiari ai divorzi, dalla morte dei bambini ai grandi problemi sociali e alle guerre [...]. Non affrettatevi a negarlo! Leggete, pensate, osservate la vita, e Voi stessi sarete sicuramente d’accordo con me”.

“[…] scopo della vita è amare. Amare se stessa, le persone, gli uomini, la Terra, la vita in quanto tale. La maternità dovrebbe essere solo una conseguenza di questo amore, che la donna realizza esclusivamente se è lei a volerlo. Una conseguenza, non lo scopo principale della vita”.

“L’eccessivo amore verso i figli e la preoccupazione per loro distruggono la libertà e disturbano la naturale espressione dell’amore dei figli per i genitori."

Se volete che i figli siano felici siate felici voi stessi.
Ai figli si può dare solo ciò che si possiede”.

...