Luis Fernando Mostajo Maertens e i contatti con Extraterrestri e Intraterrestri
di Olivier de Rouvroy
Luis Fernando Mostajo Maertens è nato a Cochabamba, in Bolivia, il 20 Gennaio 1964. È allo stesso tempo archeologo, architetto, artista e musicista, ma soprattutto è conosciuto per aver avuto dei contatti con extraterrestri, specialmente Venusiani, ma anche intraterrestri che abitano nelle città di Luce della Terra Cava.
Questi contatti sono iniziati quando aveva tredici anni e sono proseguiti poi in maniera quasi ininterrotta. Egli è stato preparato per diventare un istruttore e trasmettere le tecniche di sviluppo interiore mentale e spirituale che gli sono state insegnate. Ha tenuto numerose conferenze nella maggior parte dei paesi dell’America del Sud, ma anche in Messico, in Canada, negli Stati Uniti, in Spagna e in Egitto. Ha inoltre scritto e pubblicato numerosi libri, nei quali descrive la natura delle sue esperienze con le sue Guide venusiane e riporta i grandi messaggi di risveglio che questi esseri gli hanno trasmesso.
Questi esseri altamente evoluti gli hanno chiesto di diventare uno dei loro relatori per l’Umanità, e infatti Mostajo è considerato uno dei più importanti contattisti della nostra epoca, perché è uno dei pochi ad aver prodotto delle prove materiali irrefutabili dei suoi scambi con autentici membri della Confederazione dei Pianeti.
Guide Venusiane e Maestri Intraterrestri
I Venusiani hanno una base terrestre situata sotto il lago Titicaca, in Bolivia, afferma Mostajo, in un posto che si trova in prossimità dell’antica città di Tiahuanaco, dove si ergono nel mezzo delle rovine, le vestigia di un antichissimo calendario di pietra venusiano. Tiahuanaco si trovava una volta sul bordo del lago e non nel deserto. In questo luogo, i Venusiani contribuirono allo sviluppo di una straordinaria civiltà solare. Un tempo essi fondarono parecchie colonie sulla Terra, di cui non rimane oggi che questa base localizzata sotto il lago Titicaca, dove vivono anche dei discendenti dei superstiti del cataclisma atlantideo.
Per quanto concerne il pianeta Venere – considerato dagli scienziati fisicamente inabitabile, a motivo della sua assenza di acqua e della sua temperatura elevata – esso accoglie, secondo Mostajo, una civiltà sotterranea molto evoluta. I Venusiani possiedono come noi dei corpi fisici, ma di una densità vibratoria minore, che permette loro di materializzarsi o di smaterializzarsi molto facilmente e di adattarsi senza difficoltà alle vibrazioni terrestri.
A richiesta dei Maestri della Terra interiore e delle Guide venusiane, Mostajo si è recato in diversi luoghi che ospitano dei punti di passaggio verso la Terra Cava, come quello del Monte Shasta in California, il vulcano Moai nelle Hawaii, l’antica città Maya di Copan in Honduras, il Machu Picchu in Perù, Samaipata nell’Amazzonia boliviana, il monte Bugarach nei Pirenei francesi, Monserrat in Spagna, così come certi siti dell’antico Egitto.
In seguito, egli è stato autorizzato a raggiungere il ‘Tempio dei Sette Raggi’ posizionato sotto il lago Wiñaymarka, che è il nome dato alla parte più a sud del Titicaca. È in questo luogo che risiedono attualmente le Guide della Fraternità Bianca. Mostajo le ha incontrate lì, ricevendo da esse molteplici iniziazioni. Egli lavora ormai all’edificazione della “città ideale di Wiñaymarka”, che sarà situata sulla superficie, su una delle rive del lago e che dovrà diventare un modello di habitat solare per l’Età dell’Oro.
Ecco allora un estratto delle esperienze di Mostajo e dei messaggi da lui ricevuti:
“I Venusiani fanno parte della Confederazione dei Pianeti. Secondo loro, l’Universo intero è di Energia Pura e questa Energia agisce in maniera dinamica sulle stelle della galassia che si scambiano continuamente informazioni. Essi affermano che la Terra, così come noi la conosciamo, non ha terminato la sua evoluzione ed è in continua trasformazione.
Da migliaia d’anni essi hanno instaurato un Grande Piano di assistenza e di aiuto alla nostra Umanità. Sono attualmente presenti tra noi per stabilire un contatto, perché questo fa parte del loro programma di sostegno e pensano che noi umani dobbiamo prendere parte alla trasformazione della Terra e assumerci un ruolo nei cambiamenti che stanno per prodursi.
L’Energia che giunge fino a noi proviene dal Sole. Durante migliaia d’anni, essa si è concentrata nelle mitiche montagne del Tibet, principalmente nella regione del lago Manasarovar. Ma dopo la seconda guerra mondiale, una traslazione si è prodotta verso le Americhe, in una regione a sud del lago Titicaca, che è diventata perciò il principale ricettacolo del magnetismo cosmico.
È in quest’area che le Guide extraterrestri hanno un tempo accompagnato lo svolgersi delle culture sud-americane ancestrali, fino all’evento dell’Età dell’Oro della Civiltà Solare di Tiahuanaco, all’epoca in cui la leggendaria città perduta di Païtiti conobbe anche il suo apogeo. Molti esploratori tentano in questo momento di localizzarla e di scoprirne il luogo esatto. Ma altre civiltà come quelle Incas sono state ispirate dalla cultura solare venusiana. In America del Nord, gli Apaches sono gli eredi diretti delle Guide venusiane.
Malgrado la reticenza di certi custodi di questa conoscenza ancestrale, le informazioni che essi detengono stanno cominciando ormai a circolare, perché esse possono e devono ora essere comprese dal più grande numero possibile di terrestri. Già da qualche anno le mie Guide mi avevano invitato, con sei altri amici, ad accedere in un sito chiamato “Le Anime”. Ci avevano spiegato che stavano per arrivare con i loro vascelli, confermando la comunicazione telepatica che avevo ricevuto già nel 1977.
Alla data che mi avevano indicato, mi sono quindi recato con i miei amici in questo luogo. Erano circa le nove di sera, quando ho vissuto un evento che ha definitivamente cambiato il corso della mia vita. Cinque differenti oggetti illuminati con i colori dell’arcobaleno sono apparsi davanti ai nostri occhi. Hanno cominciato ad inviare dei fasci di luce, capaci di illuminare grandi distese di terreno tutt’intorno. Questo è durato circa quindici minuti.
Durante questo tempo ho ricevuto telepaticamente una grande quantità di informazioni. Le Guide mi hanno annunciato che desideravano attivare una nuova fase nel processo di preparazione dell’Umanità ad un incontro fisico con loro. Hanno spiegato che ci necessita assolutamente di elevare le nostre vibrazioni spirituali perché è solo così che potremo abituarci fisicamente a vivere una nuova vita e a sperimentare una diversa civiltà. Ci hanno anche suggerito di smettere di mangiare carne e di cominciare senza indugi a praticare un regime interamente vegetariano.
È questa, secondo loro, una condizione indispensabile all’elevazione del nostro livello vibratorio. E questo stato deve imperativamente essere raggiunto dalla maggior parte degli esseri umani, prima che essi possano scendere tra noi e stabilire un contatto con l’insieme dell’Umanità. Le Guide affermano anche che il principale ostacolo per l’essere umano è la paura dell’ignoto. Di conseguenza, ci chiedono di imparare a controllare le nostre paure, le nostre emozioni, con lo scopo di rendere possibile questo futuro contatto diretto con noi.
Mi hanno poi addestrato personalmente, invitandomi a recarmi, ora solo, ora in gruppo, in luoghi particolarmente selvaggi e inospitali, con l’intento di arrivare a superare tutte le mie paure e controllare ogni mia emozione. Ciò che mi hanno chiesto di fare, era qualche volta difficile da compiersi e ricordo di aver pensato: “dato che le Guide vegliano su di me, non può succedermi nulla di male”. Ma quando camminate soli nel mezzo della notte in piena foresta e improvvisamente avete l’impressione che una persona vi tocchi la schiena, allora, credetemi, è difficile non avere la pelle d’oca!
Più tardi, mi sono reso conto che quando si vive questo genere di esperienza, non c’è solo la paura che si manifesta, ma anche molte altre emozioni cominciano a venire a galla: l’angoscia, la frustrazione, il senso di abbandono, l’impressione di perdere la ragione… ecc. Dunque non bisogna solamente imparare a riconoscere questi stati emotivi quando sopraggiungono, ma bisogna anche imparare a controllarli e utilizzarli coscientemente. Tutto ciò costituisce una sorta di allenamento alla padronanza di sé e, nel mio caso, questa preparazione è durata circa tre anni.
Lungo questo processo di addestramento, le Guide hanno messo a mia disposizione differenti strumenti. Per quanto strano ciò possa sembrarvi, il più straordinario dei doni che mi hanno offerto, è stato il mio Nome Proprio, ovvero il mio vero Nome cosmico, che è il mio unico e vero Nome. Essi mi hanno spiegato che tutti gli Esseri viventi nell’Universo dispongono di questa chiave unica, alla quale nessun altro può adeguarsi. È il nostro Nome spirituale, simbolo dell’immortalità dell’Anima di ciascuno.
Quando iniziate ad operare con questa chiave, tutto diventa magico: le vostre memorie cellulari cominciano a risvegliarsi, vi ricordate di chi siete veramente, da dove venite, vi rammentate di ciò che è la vostra missione presente. Tutto si illumina e si combina, tutto si posiziona nel migliore dei modi possibili per voi stessi e per la vostra Anima.
Durante una delle mie esperienze con le Guide, esse mi hanno domandato di stendere le mani. Quando l’ho fatto, un vascello spaziale è apparso proprio al di sopra di me, inviandomi una sorta di energia condensata che è discesa nelle mie mani e che si è materializzata sotto la forma fisica di due piramidi. Una forza sconosciuta è penetrata in quel momento all’interno del mio corpo, qualche centimetro al di sopra della ghiandola del timo, là dove si trova il terminale dei nostri nervi radiali che permette all’organismo di assimilare l’energia. Mi hanno poi spiegato che questo strumento non è unicamente destinato agli Esseri spirituali che operano in favore del cambiamento, ma che è anche stato trasmesso alla Terra per aiutarla a trasformarsi.
Non sono certo il primo ad aver ricevuto questa forma di energia materializzata. Se vi rammentate essa è menzionata nella Bibbia: quando il popolo di Israele lasciò l’Egitto, Mosè ricevette in offerta due pietre dai sacerdoti, conosciute con i nomi di Ourim e Thumim e che racchiudevano la medesima energia. Qui in America del Nord, anche Joseph Smith ha ricevuto due pietre bianche con lo scopo di poter tradurre le placche d’oro che gli erano state trasmesse dalla Guida venusiana chiamata Moroni. Le Guide extraterrestri hanno donato ad alcuni di noi questi strumenti, per consentirci di risvegliare il nostro sesto senso e di aprire i nostri occhi spirituali sulle dimensioni superiori.
Al termine dei tre anni di preparazione conoscevo l’insieme della loro flotta, ciascuno dei loro vascelli e ciò che mi è stato dato di vedere; anche coloro che mi hanno accompagnato ne sono stati testimoni. Una delle loro astronavi aveva per missione di aprirmi una porta dimensionale che essi chiamano “porta di trasferimento”. Questi varchi concentrano dell’energia luminosa sugli individui, provocando un’accelerazione delle loro vibrazioni; questo ha per effetto quello di smaterializzare le molecole del corpo in modo che possano proiettarsi nei luoghi dove sono attesi.
Non è fantascienza. Alcuni scienziati russi hanno già scoperto questo procedimento e provano, in questo momento, a sviluppare una macchina per il teletrasporto. Negli Stati Uniti, il cosiddetto ‘esperimento di Philadelphia’, nel 1943, permise di fare sparire una nave intera con tutto il suo equipaggio, per farla riapparire altrove un po’ più tardi. Ma siccome gli Americani non padroneggiavano questa tecnologia, in quell’occasione si sfiorò la catastrofe. Il cacciatorpediniere USS Eldridge fu resa invisibile e poi teletrasportata avanti e indietro tra Philadelphia e Norfolk (in Virginia). Ma l’esperimento non si svolse come previsto e alcuni membri dell’equipaggio divennero pazzi, altri sparirono o rimasero fusi con lo scafo della nave nel momento della sua smaterializzazione.
Le Guide di Venere sanno che l’Essere umano, dalla sua nascita, impara per imitazione. Quindi, coloro che entrano in contatto con una civiltà diversa, più evoluta, che è andata al di là della guerra, della malattia, della sofferenza e della penuria, possono cominciare a comprendere che tale civiltà più avanzata si basa su un concetto più elevato della vita che è possibile condividere con altre persone.
Ciascuno può aiutare altri individui che in seguito, a loro volta, ne soccorreranno altri ed è così che poco a poco le mentalità si evolvono. Alcuni credono ancora che un’immensa astronave discenderà dal cielo e che magicamente tutto cambierà. No… non è così. È l’uomo che deve assumersi la responsabilità del proprio cambiamento.
Alla fine dei tre anni di preparazione, ci fu un’occasione in cui mi trovai solo in un luogo isolato nel mezzo della Cordigliera delle Ande. Le guide allora mi contattarono, dicendomi che, alle otto di quella sera stessa, una nave spaziale si sarebbe materializzata in una valle chiamata “Valle Potosi” e che l’equipaggio della stessa avrebbe attivato l’apertura di una porta, attraverso la quale sarei stato in grado di andare con loro. Mi avrebbero così condotto in una città che non si trova sul Pianeta Terra ma su Venere, in una valle che essi chiamano la ‘Valle del Silenzio’. È il luogo dove si trova l’Accademia delle Scienze Spirituali di questa civiltà.
Non appena raggiunsi la Valle Potosi, un’astronave inziò ad emettere degli impulsi che sembravano produrre un’energia che si è rapidamente condensata sotto forma di una mezzaluna di colore biancastro e brillante. Una volta materializzata l’energia, mi dissero: “Vieni!” Sentii il mio cuore trasalire. Ma essi ripeterono: “Vieni!”.
Feci allora ciò che mi avevano chiesto. Cominciai a camminare verso l’energia proveniente dal vascello, passando attraverso il campo di energia della mezzaluna e immediatamente mi sentii senza peso. Ebbi una sensazione di vertigine e molta pressione nella testa e nel petto, e avrei voluto andarmene, ma non potevo perché ero circondato dal campo di energia che mi attirava in avanti e i miei piedi non toccavano ormai più il suolo.
Rapidissimamente la notte stellata delle Ande iniziò a trasformarsi in una valle magica. Il cielo aveva ora delle formazioni multicolori. E in quel momento, proprio alla mia destra, un grande e bellissimo Essere mi si presentò, dicendomi di non preoccuparmi. Mi disse: “Tu sei qui perché è venuto il momento di mostrarti tutto ciò di cui ti ho parlato in precedenza. Il mio nome è ‘Tel’. Durante il tempo che passerai qui con noi, ti daremo delle informazioni nuove sulla tua futura Missione”.
Mi spiegò che la loro vita su Venere era sotterranea. Quando una civiltà è più evoluta, non costruisce più al di sopra del suolo, ma principalmente sottoterra, per stare il più vicino possibile al nucleo del pianeti che la ospita, a contatto diretto con l’energia tellurica. Mi ha anche messo al corrente che i Venusiani costruiscono degli edifici circolari e conici. Questo mi ricorda i ‘tepee’ (le tende dei nativi americani del Nord). Egli ha aggiunto che la loro popolazione attuale conta meno di cinque milioni di persone, che vivono tutte all’interno del Pianeta e che le donne sono in grande maggioranza. La civiltà di Venere assomiglia molto alla nostra, ma sarebbe preferibile dire che è la nostra che risulta molto simile alla loro. Ed esiste una semplice ragione per questo: da parecchie migliaia di anni, il nostro genoma è stato modificato dai Venusiani per aiutarci ad evolvere come loro. Come chiarire altrimenti il fatto che noi siamo riusciti, in un lasso di tempo così corto, ad uscire dall’era delle caverne e a diventare capaci di organizzare dei viaggi nello spazio? È grazie all’apporto dei Venusiani se abbiamo potuto saltare alcune tappe!
Essi hanno gli occhi chiari e la pelle piuttosto bianca. Sono svelti ed atletici. Portano delle tute che aderiscono perfettamente ai loro corpi. Si nutrono un po’ come noi, ma si limitano ad un’alimentazione strettamente vegetariana. Un gran numero di organi che noi possediamo sono totalmente scomparsi in loro. Noi li abbiamo ancora perché consumiamo più di quanto dovremmo. Essi continuano ad accoppiarsi per procreare, ma i loro amplessi sono leggeri e piacevoli, a motivo della dimensione spirituale che danno alle loro unioni.
Dicono che se noi desideriamo risvegliarci e continuare ad avanzare anche come specie, abbiamo bisogno di elevare il nostro livello di coscienza e di aiutarci gli uni con gli altri. Tel mi ha inoltre spiegato, che per raggiungere la vera spiritualità non è necessario salire in alto su una montagna, né sedersi a meditare per delle ore. È sufficiente conoscere e comprendere le leggi della natura e vivere in armonia con essa. L’autentica spiritualità non è inaccessibile. Essa è vicinissima a noi. È sufficiente cambiare attitudine verso la natura, pensare ed agire in un modo positivo per elevarsi spiritualmente.
Egli mi ha poi presentato a tre ‘Maggiori in età’ (i ‘Saggi di Venere’). Essi mi hanno parlato con Amore, in un linguaggio universale che non è solamente telepatico, ma che consiste in una serie di ideogrammi che costituiscono una sorta di data-base. Conosciamo questo con il nome di Annali Akashici, ossia una specie di memoria collettiva che si trova in quella cintura di radiazioni che circondano la Terra e che gli scienziati chiamano “Fasce di Van Allen”. Qui tutto vi è registrato: ogni nostro pensiero e ciascuna delle nostre azioni fino alla più fuggevole delle nostre emozioni. Nella sua forma fisica, questa cintura comporta sette livelli sovrapposti.
I dati akashici terrestri sono protetti dal governo interno della Terra. Questa Governance collegiale è conosciuta con il nome di ‘Grande Fraternità Bianca’. E questa Grande Fraternità Bianca è stata costituita per aiutare l’Umanità a sopravvivere dopo la distruzione dell’antica civiltà di Atlantide. Prima della scomparsa delle sette civiltà, i “Vecchi” di Atlantide hanno protetto le loro conoscenze mettendole in differenti luoghi situati all’interno del Pianeta. È in uno di questi siti che risiede il Governo positivo della Terra. Coloro che lo compongono, attendono con Amore che l’Umanità pervenga alla maturità, per trasmetterle questa Conoscenza ed insegnarle ad usarla, per non incorrere nel rischio di ripetere sempre gli stessi errori come nel passato. Questo mi è stato trasmesso.
Una delle città interne, si trova vicino al luogo dove avevo l’abitudine di vivere, sul bordo del Lago Titicaca, in prossimità della sua parte sud, alla quale è stato dato il nome di Lago Wiñaymarka nel linguaggio aymara. Vicino a questo lago, c’è un tempio nascosto della Fraternità Bianca. Una parte della mia Missione consiste nel restare in contatto con questi Esseri. Tutta la popolazione delle città interne ha beneficiato delle conoscenze dei Venusiani e dei progrediti della loro civiltà.
Da quello che dicono, il nostro mondo è attualmente diviso in quattro regioni. Quando si uniranno, esse formeranno ciò che si chiama la ‘Chakana’ che è la Croce quadrata andina. Questa si ottiene anche proiettando su una superficie piana le quattro facce della piramide con il piedistallo. La piramide è il simbolo dell’eternità e Wiñaymarka, nel linguaggio Aymara, vuole dire appunto “Città Eterna”.
Un anno dopo il mio viaggio interdimensionale e il mio incontro con le Guide di Venere, essi mi hanno ricontattato, ma questa volta ciò è avvenuto nella mia propria casa. Quando ero sul punto di andare a dormire, uno degli Anziani è apparso davanti a me per proiezione olografica. La prima cosa che ho notato era la Luce che usciva dai suoi occhi. Mi ha spiegato come gli occhi sono lo specchio dell’Anima. Solo dopo questo, mi sono reso conto che faceva parte dei Maggiori ma con delle caratteristiche nordiche. Aveva dei capelli lunghi, dritti e bianchi e una barba molto fine.
Si è presentato con il nome di Soromis e mi ha detto semplicemente: “La chiave che può aprire la porta della vostra coscienza, è di amare Dio al di sopra di tutto e di amare gli altri come amate voi stessi“. Queste parole, tra l’altro, già molto conosciute da miliardi di individui su questa Terra e che conoscevo certamente già io stesso, hanno prodotto in me un sentimento simile ad un terremoto. Non sono mai stato così sconvolto. Il Saggio ha aggiunto: “La vera realizzazione non è molto lontana da voi. È anzi molto vicina a ciascuno di voi, se accettate di dirigervi verso la vostra propria Luce interiore“.
In quel momento, ho infine realizzato che è impossibile comprendere il senso di queste parole con il solo mentale; si può riceverne il contenuto solo attraverso il cuore. Gli Anziani si rivolgono al nostro cuore, non alla nostra mente. La loro energia, i loro pensieri e le loro parole esprimono un certo livello vibratorio al quale noi accediamo al di là di ciò che comprendiamo. Essi illuminano la nostra comprensione.
Ho compreso in quell’istante che se Dio è Amore, allora il solo modo di connettersi con questa Sorgente di Amore, è aprire il cuore e dare Sé stessi, il Suo Amore, agli altri. Non c’è nessun avanzamento possibile senza Servizio. Ma non si può dare agli altri ciò che non si è in grado di trovare all’interno di noi stessi. È per questo che il primo compito dell’uomo e di imparare ad amare se stesso.
La pratica dell’Amore vero se stessi consiste nell’apportare un nutrimento adatto a ciascun piano del nostro sviluppo: il piano fisico, il piano emozionale, il piano mentale e il piano spirituale. È così che si diventa un Essere completo. Ho infine capito che il vero Amore non è quello che ci è stato insegnato. Esso non è cieco. Il vero Amore è cosciente e intelligente perché ci permette di dare agli altri esattamente ciò di cui hanno bisogno.
Il Saggio Anziano non venne unicamente per dirmi questo, ma anche per esortarmi ad integrare me stesso nel cerchio luminoso della Fraternità Bianca. Mi ha così invitato a recarmi nella Terra interna, affinché io potessi scoprirvi l’Iniziazione Solare. Questa esperienza mi ha condotto di gran lunga oltre tutte le precedenti. E molti altri come me sono sul punto di viverla, perché oggi gli Antichi hanno aperto le porte, con l’obbiettivo che la loro saggezza e le loro conoscenze possano raggiungere l’insieme dell’Umanità ed accompagnarla fino alla Nuova Epoca”.
Luis Fernando Mostajo Maertens
Articolo di Olivier de Rouvroy, erenouvelle.fr
Traduzione: Sebirblu.blogspot.com
Io insegno la capacità di canalizzare la propria Guida Spirituale a seguito di un percorso di Cambiamento nel modo di pensare, emozionarsi e relazionarsi con gli altri e con se stessi… Condivido in pieno ciò che ho letto ma devo affermare che io non ho avuto bisogno di contatti con navicelle spaziali perchè la mia Guida Spirituale mi ha insegnato che ad un certo livello non si ha più bisogno di spostarsi in quel modo e anche a noi nella materia spiritualizzata sarà permesso… Gesù mi ha anticipato che verrà il Tempo in cui come abbiamo co-creato all’inizio dei Tempi la terra insieme a Dio cosi faremo con ogni pianeta del sistema solare… Bisogna SI recuperare quel potere nell’ Amore Incondizionato e nel servizio a Dio Padre/Madre e ad ogni Fratello… BACIO DI LUCE IN OGNI QUI E ORA… MLUNA E’ IL MIO NOME SPIRITUALE… CARMEN
Articolo molto sentito e interessante…grazie…con Amore…:)