Fisica Quantistica e Conoscenze al confinePubblicato il da mauro
Il solo fatto che un essere abbia fame, non può perciò dargli il sentimento dell’Io. La fame si presenta, quando le cause ricorrenti che la provocano si fanno sentire nell’essere. Il sentimento dell’Io, sorge quando non solo queste cause ricorrenti spingono alla nutrizione, ma quando si è precedentemente provato il piacere di saziare la fame ed è rimasta la coscienza di questo piacere passato.
Come il corpo fisico si disgrega quando il corpo eterico non lo trattiene a sè e il corpo eterico cade nell’incoscienza, quando non lo illumina il corpo astrale, così il corpo astrale dovrebbe…
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Solamente con tale trasformazione del proprio essere, l’uomo può entrare in rapporto cosciente con certe forze ed entità soprasensibili, poiché le sue forze animiche corrispondono ora per affinità ad alcune forze fondamentali del mondo. La forza, per esempio, che risiede nella volontà, può percepire ed esercitare un’azione su determinati aspetti ed entità del mondo superiore.
Non appena questa unione tra le tre forze si è sciolta, l’azione della volontà si svolge all’esterno e allo stesso modo succede per le forze del pensare e del sentire. Se un uomo emana, per esempio,…
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Dopo queste premesse atte a fare svanire ogni timore, daremo ora una descrizione di alcuni di questi così detti «pericoli». Grandi trasformazioni si verificano nei corpi più sottili del discepolo. Tali trasformazioni sono connesse con determinati processi di evoluzione delle tre forze fondamentali dell’anima: volere, sentire e pensare.
Queste tre forze prima dell’educazione occulta dell’uomo, stanno fra loro in una relazione ben determinata, regolata da leggi cosmiche superiori. L’uomo non vuole, né sente, né pensa arbitrariamente. Se, per esempio, una determinata…
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Ma vi è una differenza fra la patria spirituale e quella fisica. In quest’ultima l’uomo nasce involontariamente e durante l’infanzia accoglie in se istintivamente una serie di rappresentazioni, le quali, indipendentemente dalla propria volontà, getteranno da allora in poi, la loro luce su tutto ciò che egli osserva. E’ per questo, ad esempio, che inconsciamente un berlinese descriverà Londra in modo diverso da un parigino. La patria spirituale, invece, l’uomo se la forma coscientemente ed è perciò che, prendendola come punto di partenza, egli si trova in grado di giudicare con…
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Oltre alla padronanza del corso dei pensieri, la seconda qualità che il discepolo deve sviluppare è il controllo delle azioni. Anche le azioni, così come i pensieri, devono susseguirsi una all’altra in modo logico e sensato, chi agisce incoerentemente, non svilupperà mai questo fiore.
La terza qualità è, lo sviluppo della perseveranza. Il discepolo dell’occultismo non lascia mai che alcuna influenza lo devii dallo scopo che si è imposto, almeno fino a quando continua a ritenerlo giusto.
La quarta qualità è l’indulgenza (tolleranza) verso gli uomini, verso gli altri esseri e…
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Una sesta condizione è lo sviluppo del sentimento di riconoscenza per tutto ciò che l’uomo riceve. Bisogna considerare la propria esistenza come un dono dall’intero universo. Chi non può abbandonarsi a tali pensieri, non è ancora in grado di sviluppare l’amore universale che è necessario per arrivare alla conoscenza superiore.
Tutte le condizioni finora citate devono riunirsi in una settima: quella di considerare costantemente la vita alla stregua di queste condizioni. Se qualcuno esprime la seria e leale volontà di adempiere alle condizioni sopra descritte, può decidersi a…
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Naturalmente questo non va interpretato come se si dovesse rinunziare all’esperienza acquistata nella vita, bisogna anzi, quanto più si può, tenerla sempre presente. Ma, come iniziato, occorre avere la capacità di giudicare ogni nuova esperienza completamente per sé stessa, e lasciare ch’essa agisca su di noi, senza essere turbata dai ricordi del passato.
Bisogna essere in ogni istante preparati al fatto che ogni cosa o essere può recarci una rivelazione completamente nuova, l’esperienza deve servire a vedere il nuovo, non a giudicarlo sulla base dell’antico. In questo modo…
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Quando l’uomo, per mezzo di tali esercizi, ha sviluppato in sé il primo inizio della visione spirituale, egli deve ascendere alla contemplazione dell’uomo stesso. È necessario però, prima, procedere con la purificazione del proprio carattere morale. L’uomo deve allontanare da sé qualsiasi idea, di voler applicare le cognizioni a quel modo acquistate a vantaggio personale e deve prendere la ferma risoluzione di non servirsi mai, a fin di male, della forza che potrebbe acquistare sui propri simili .
E’ necessario seguire scrupolosamente questa regola aurea: Per ogni passo…
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L’illuminazione deriva da processi molto semplici: anche qui si tratta solamente di sviluppare determinati sentimenti e pensieri, che sono latenti in ogni uomo, ma che devono ancora essere risvegliati. Soltanto chi persegue questi processi semplici con molta pazienza, severità e perseveranza, potrà da essi venir condotto alle percezioni della luce interiore.
Il primo passo consiste nell’osservare in un determinato modo vari aspetti della natura, come per esempio: una pietra trasparente di bella forma (un cristallo), poi una pianta e un…
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Chi si abbandona reiteratamente in modo sistematico e deliberato a questi sentimenti, vede schiudersi un nuovo mondo. Il mondo delle anime, il cosiddetto piano astrale, comincia ad albeggiare dinanzi a lui. Il crescere e l’appassire non sono ormai più per lui dei fatti che gli producono le impressioni indeterminate di prima, ma prendono forma piuttosto di linee e figure spirituali, di cui prima egli non aveva sentore. E queste linee e queste figure hanno forme differenti, a seconda dei diversi fenomeni.
Esse non sono affatto arbitrarie; così che due discepoli dell’occultismo, che si…