Vorrei che l’infinito
Vorrei che l’infinito ascoltasse
il mio lamento e lo portasse a Dio,
che non so dove si è nascosto.
Marisa, Dalla raccolta 2010-2011-2013
Vorrei che l’infinito ascoltasse
il mio lamento e lo portasse a Dio,
che non so dove si è nascosto.
Marisa, Dalla raccolta 2010-2011-2013
Il treno va verso la pianura
pallida luna di settembre
sbiadiscono i ricordi
nel trascorrere lento delle cose
sfocati riflessi del passato
passano all’orizzonte
un vociare di bimbi nei cortili
spiagge lontane al tramonto del sole
il treno corre nella nebbia
è cominciato il conto alla rovescia
Dopo l’ultima stazione
saremo pronti per nuove avventure
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Qui giace solo
il mio vecchio vestito
e le maschere che indossai
lungo il mio viaggio
Porto con me ciò che imparai
dalle vicende umane
Lascio qui ogni altra cosa
tornando a casa
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Lungo il muro del tempo
prima che si apra il varco
verso nuovi orizzonti d’eterno
si sgretolano gli anni
e i giorni
nei piccoli gesti quotidiani:
svegliarsi al mattino
spalancare la finestra
sulle dolci colline che scolorano
ai primi baci del sole
versare il caffè nella tazzina
guardare allo specchio
il proprio volto
che impercettibilmente cambia
e invecchia
Finché un giorno
non apriremo più la finestra
non verseremo più il caffè
Mai più.
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Sto così bene dentro queste nubi. Prima non l’avevo capito, la mia mente vagava alla deriva, dentro il chiasso degli uomini e dei loro stupidi motori. Ma ora scorgo una rotta verso la meraviglia, disegnata sulle onde del Mare su cui io vivo, e nel Cielo dentro cui volerò, per un viaggio verso il gioioso mistero del Sole, e della sua Luce.
Mauro…
Continua a leggere →Sulle moltitudini cieche
veglia l’occhio rapace
in cima alla piramide
E vanno gli uomini persi
dietro i loro sogni
ammaliati da specchi
che nascondono il nulla
verso luoghi di rovina
Resta con noi Signore
perchè si fa sera
e le strade sono buie
e sulle nostre città desolate
soffiano venti di tempesta
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →a chi posso raccontare le cose più nascoste
le più stupide le più fantastiche
chi vorrebbe ascoltarmi
capirmi
dove sei
io sono muta
solo pensieri
occupano la mia mente
disordine
entropia entropia
come dicevi tu
perchè fare ordine
so
la mia vita è finita
senza di te non mi piace più
Rita…
Continua a leggere →Quando sarò morta
non portate fiori sulla mia tomba
in un triste cimitero
perduto nella nebbia
Cercatemi altrove
su qualche stella vagante
che s’accende al tramonto
nelle sere d’estate
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →La terra sotto i miei piedi è dura. E’ inverno e il ghiaccio è ovunque, sopra i campi fermi ad aspettare la primavera, sopra i nostri corpi così fragili, e sopra i tetti che ci riparano la notte. Cammino verso la mia campagna interiore, quella che ho sempre sfiorato, con lo sguardo inconsapevole del bambino, con le dolci poesie dell’adolescente, e oggi, con questi miei nuovi sogni. Domani forse, sarà il mio cuore a librarsi nell’aria, veloce sopra le colline dell’orizzonte, fuori, fra la nostra Terra e il nostro Cielo, nella Gioia di nuove emozioni, nella comprensione del caldo del nostro Sole.
Mauro…
Continua a leggere →Chi sei
Tu che mi hai creato
nascosto entro il mistero che ti avvolge?
Io sono oltre il tempo e lo spazio
ma sono in ogni tempo ed in ogni spazio
Io sono la luce e le tenebre
il suono e il silenzio
la quiete e la tempesta
Io sono la risposta
a tutte le domande
Io e te siamo un tutto che si fonde
nella stessa vibrazione
Siamo l’onda
e l’oceano che la culla
perchè in te io mi rispecchio
e in me ti riconosci
Io sono in te
e in tutte le cose
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →È veramente libero
chi va per le strade del mondo
e nulla desidera
né vuole possedere
È libero
chi nulla sa
e sa di non sapere
ma non fa domande
nè aspetta risposte
È libero
chi nulla vuole
nemmeno che si compia
la volontà di Dio
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →
Commenti
Vorrei che l’infinito — Nessun commento