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Inferno

La pianura era affollata da orde di fantasmi disincarnati ammassati insieme; da nessuna parte era possibile vedere una creatura solida, circondata di luce. Tutte queste migliaia di esseri erano apparentemente non più sostanziali di quanto lo fossi io. Ed erano le più angosciate, le più adirate e le più completamente miserabili creature che avessi mai osservato. “Signore Gesù – gridai – dove siamo?” Dapprima pensai che stessimo guardando qualche vasto campo di battaglia. Ovunque gli spiriti erano coinvolti in quelle che sembravano lotte all’ultimo sangue, si contorcevano, tiravano pugni o fendenti. Guardando più da vicino, vidi che non avevano armi di sorta, ma si battevano con le mani nude, con i piedi e con i denti. Se avevo sospettato di star osservando l’inferno, ora ne ero sicuro: queste creature sembravano bloccate nelle loro abitudini mentali e nelle emozioni, in un labirinto di pensieri di odio, di eccitazione e di distruzione.

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