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Alcuni obiettano, che non esiste un simile mondo nascosto. Esiste solo il mondo che l’uomo percepisce con i propri sensi e quindi i relativi enigmi, mentre i fatti incomprensibili, trovano spiegazione nel mondo dei sensi stesso. E se oggi certi fatti sono ancora inspiegabili, verrà bene un giorno in cui l’esperienza dei sensi, potrà dare le risposte.

Altri dicono, che non si può affermare che non esista un mondo nascosto dietro il mondo visibile, ma che comunque le forze conoscitive dell’uomo non possono penetrare in quel mondo. Essi pensano di avere dei limiti che non possono superare e quindi subentra il concetto di “fede” che trova espressione in una simile concezione. Altri inoltre vedono una specie di temerarietà nell’uomo che vuol penetrare con il proprio lavoro conoscitivo in un campo, in cui si dovrebbe invece rinunziare al “sapere”, per accontentarsi appunto della “fede”.

Altri ancora dicono, che è possibile una conoscenza comune a tutti gli uomini, relativamente ai fatti del mondo sensibile, ma che invece riguardo ai fatti soprasensibili, possono aversi solo opinioni personali dei singoli e che quindi non si dovrebbe parlare di certezze che abbiano valore universale.

È invece possibile, ponendo da parte i propri pregiudizi, rendersi conto chiaramente, che lo studio del mondo visibile, pone all’uomo problemi, che non potranno mai esser risolti solo in base ai fatti del mondo visibile stesso, poiché questi stessi accennano chiaramente, con la loro propria intima essenza, ad un mondo nascosto.

A chi sostiene che vi siano dei limiti insuperabili per la conoscenza dell’uomo, che lo arrestano davanti ad un mondo invisibile, si può replicare che chi ritiene possibile solo quel genere di conoscenza non dovrebbe allora pretendere di giudicare qualcosa che si ammette di non poter conoscere. Un pensare obiettivo, deve professare il principio, che si può parlare solo di ciò che si conosce e che non si può asserire nulla su ciò che non si conosce.

Si può acconsentire che qualcuno abbia il diritto di parlare di ciò che ha sperimentato, ma non che uno abbia il diritto di dichiarare impossibile ciò che non conosce o che non vuol conoscere. Non si può negare certamente a nessuno, il diritto di non interessarsi al soprasensibile, ma a coloro che considerano temerario entrare nel campo del soprasensibile, l’occultista mostra semplicemente che ciò si può invece fare e che sarebbe un peccato lasciare incolte quelle facoltà elargite all’uomo, anziché cercare di svilupparle ed usarle.

A chi poi crede, che le visioni circa il mondo invisibile debbano far parte unicamente delle opinioni e dei sentimenti personali, si dice come sia un fatto certo, che tutti quegli uomini che procedono con impegno nella ricerca del soprasensibile, pervengano tutti ai medesimi risultati. D’altra parte bisogna senz’altro ammettere, che la giustezza della via seguita dalla scienza occulta, non può essere riconosciuta che da coloro che hanno la volontà di immedesimarsi nella sua peculiarità.

La via alla scienza occulta sarà trovata al momento opportuno da ogni essere umano, che partendo dal visibile riconoscerà (o anche solo supporrà o sospetterà) l’esistenza di qualche cosa di nascosto e che dalla coscienza che le forze conoscitive sono suscettibili di sviluppo, sarà portato a credere che il nascosto gli si possa svelare.

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Articoli nella sezione: La Scienza Occulta

La Scienza Occulta

Gli articoli che seguono sono stati tutti tratti da un unico libro: “La Scienza Occulta” di Rudolf Steiner.
Al fine quindi di una buona comprensione, si consiglia la lettura sequenziale dei suddetti, in modo da mantenere inalterata la struttura logica e narrativa del libro, così come venne creata e voluta dall’autore stesso.
Gli articoli riportano quindi oltre ai titoli, che in parte sono quelli originali definiti da Steiner, anche una numerazione che aiuti il lettore a non smarrirne l’ordine cronologico.
 
La Scienza Occulta:
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Carattere della Scienza Occulta

L’antica denominazione di “Scienza occulta”, che viene adoperata per il contenuto di questo libro, è una denominazione che produce presso uomini diversi le più svariate impressioni. Per molti, essa ha qualcosa di ripugnante, oppure provoca irrisione e un sorriso di compatimento e forse anche il disprezzo. Costoro ritengono che una concezione che assuma quel nome, non possa fondarsi che sopra un vacuo fantasticare e che dietro una tale “presunta” scienza non si nasconda altro che la tendenza a rinnovare ogni sorta di superstizione.
Per altri, invece, quel nome rappresenta qualche cosa da cui si sentono attratti, cioè un intimo, profondo anelito di conoscenza o una raffinata curiosità dell’anima. Fra questi due tipi di opinioni diametralmente opposte, esiste poi tutta una serie … leggi tutto

Costituzione dell’uomo

La conoscenza soprasensibile, poggia sul riconoscimento di quel “mistero manifesto” che consiste nell’entità stessa dell’uomo. Ai sensi e all’intelletto, è accessibile solo una parte di ciò che la conoscenza soprasensibile riconosce come ente umano completo. Questa parte è il corpo fisico, per illuminare il concetto del quale, occorre rivolgere anzitutto l’attenzione al fenomeno, che si presenta come il grande enigma della vita e cioè la morte.
Per tal modo si accenna a fatti, la cui spiegazione completa è possibile solo mediante la conoscenza soprasensibile. Il corpo fisico rappresenta nel mondo manifesto, ciò in cui l’uomo è simile al mondo minerale ed è proprio il processo della morte, a mettere in evidenza quella parte dell’entità umana, che è della stessa natura del … leggi tutto

Sonno e Morte

Non si può penetrare la natura della coscienza di veglia dell’uomo, senza studiare lo stato in cui vive l’uomo durante il sonno, e analogamente, non si può affrontare l’enigma della vita senza studiare la morte. In un uomo, che non senta in alcun modo uno stimolo alla conoscenza soprasensibile, può nascere una certa diffidenza verso questa, anzitutto per la maniera in cui essa considera il sonno e la morte.
Non è perciò inconcepibile, che qualcuno dica che l’uomo esiste per la vita attiva e produttiva e che dal dedicarsi ad essa dipende la sua utilità; mentre lo sprofondarsi nella meditazione, non può condurre ad altro che a vuote fantasticherie, proprie di persone alle quali faccia difetto la forza e la gioia … leggi tutto

L’evoluzione del mondo e l’uomo: Introduzione

L’essere umano è costituito di quattro elementi: il corpo fisico, il corpo eterico, il corpo astrale e il veicolo dell’Io, il quale elabora gli altri tre principi, trasformandoli. Per effetto di tale trasformazione, si costituiscono ad un primo gradino di evoluzione: l’anima senziente, l’anima razionale e l’anima cosciente e su di un gradino superiore dell’esistenza umana: il Sé Spirituale, lo Spirito Vitale e l’Uomo-Spirito.
Questi elementi della natura umana, si trovano in molteplici e svariatissimi rapporti con l’intero universo e la loro evoluzione è quindi anche strettamente connessa, con quella dell’universo stesso. Studiando dunque l’evoluzione dell’universo, lo sguardo riesce a penetrare anche nei misteri più profondi dell’entità umana. È evidente infatti, che la vita umana sia legata nei modi più vari … leggi tutto

L’evoluzione del mondo e l’uomo: Saturno

Se ci si vuol fare un’idea approssimativa, delle condizioni prevalenti durante l’evoluzione di Saturno, bisogna tenere presente, che a quel tempo le cose e gli esseri che appartengono attualmente alla Terra e costituiscono i regni animale, vegetale e minerale, ancora non esistevano. Gli esseri di questi tre regni si formarono soltanto più tardi, mentre esisteva allora soltanto il corpo fisico dell’uomo.
Alla Terra, attualmente, appartengono non soltanto gli esseri dei suddetti regni e l’uomo, bensì anche altri esseri, che agiscono a livello spirituale, i quali erano presenti anche durante l’evoluzione di Saturno e che determinarono grazie alla loro attività, l’evoluzione dell’uomo. Se si dirigono gli organi di percezione spirituale, verso la metà di quel periodo dell’evoluzione di Saturno, si palesa una … leggi tutto

L’evoluzione del mondo e l’uomo: il Periodo Solare

Il secondo dei grandi periodi di evoluzione, che è stato denominato il “periodo solare”, vede l’entità umana salire ad un grado di coscienza superiore a quello raggiunto su Saturno. E’ uno stato, che si potrebbe paragonare a quello in cui si trova oggi l’uomo durante il sonno profondo senza sogni o anche a quel grado inferiore di coscienza, che possiede il mondo vegetale attuale. Per la scienza occulta, nel mondo tutto è cosciente, non esistendo l’incoscienza, ma solo gradi differenti di coscienza.
Ciò che permette all’essere umano di evolvere durante il periodo solare e raggiungere uno stato di coscienza più alto, è l’incorporazione del corpo eterico o vitale. Ma prima che ciò possa accadere, occorre che una ripetizione delle condizioni saturnie … leggi tutto

L’evoluzione del mondo e l’uomo: il Periodo Lunare

Dopo un intervallo di riposo, ciò che prima era esistito come Sole risorge nuovamente dal “sonno cosmico”, come “Luna” (la quale non va naturalmente confusa ,con quella parte di essa, che è la luna attuale). Vi sono ora due fatti da notare riguardo al nuovo essere planetario. Prima di tutto, ciò che si era distaccato durante il periodo solare, formando il “nuovo Saturno”, si trova ora contenuto nel nuovo corpo planetario. Esso si è infatti ricongiunto con il Sole, durante il periodo di riposo e tutto ciò che esisteva nel Saturno originario, riappare inizialmente nel nuovo organismo cosmico.
In secondo luogo, i corpi vitali degli esseri umani, che si erano formati sul Sole, sono stati assorbiti durante la sosta di riposo, … leggi tutto

L’evoluzione del mondo e l’uomo: il Periodo Terrestre

Alla fine dell’evoluzione lunare, tutte le forze e le entità che vi hanno preso parte, entrano in una forma di esistenza più spirituale, che si trova ad un livello totalmente differente rispetto al periodo precedente ed anche al successivo periodo terrestre. All’osservazione chiaroveggente, la vita sembrerebbe come scomparsa, ma dopo un certo intervallo di tempo, la si vede ricomparire dal grembo dell’universo.
Così alla fine di questo periodo, le entità, che avevano preso parte ai processi evolutivi su Saturno, Sole e Luna, si ripresentano con facoltà nuove. Esse, per virtù delle loro passate azioni, hanno acquistato la capacità di fare evolvere l’uomo, in modo che egli possa sviluppare nel successivo periodo terrestre, un genere di coscienza più elevata, rispetto alla coscienza … leggi tutto

L’evoluzione del mondo e l’uomo: l’Era Post-Atlantica

Occorre distinguere un primo periodo terrestre post-atlantico, in cui domina la “cultura indiana”, un secondo periodo post-atlantico, in cui predomina la “cultura paleo-persiana” e un terzo in cui si sviluppa la “cultura egizio-caldaica”. Quando qui si parla degli “antichi indiani”, non s’intende alludere naturalmente all’attuale popolo generalmente chiamato con quel nome. Durante lo sviluppo della seconda e della terza epoca post-atlantica, anche questa antica “cultura indiana” di cui qui si parla, sviluppa una seconda e terza epoca. Ed è appunto a questa terza epoca, che ci si riferisce quando si parla ordinariamente dell’antica India. Per ciò che riguarda invece la prima epoca indiana, non esistono documenti esteriori.
Un tratto caratteristico di questa cultura, condusse più tardi alla divisione degli uomini in … leggi tutto

L’evoluzione del mondo e l’uomo: la conoscenza del Graal

Non è possibile conoscere l’evoluzione presente e futura del mondo e dell’umanità, se non si comprende prima questa evoluzione nel suo passato. Difatti, ciò che si rivela alla visione dell’investigatore occulto, quando osserva i fatti nascosti nel passato, contiene al contempo tutto ciò che egli può sapere del presente ed anche del futuro. Ciò che si presenta attualmente all’uomo, contiene in certo qual modo i fatti verificatisi durante gli stadi di Luna, Sole e Saturno.
Non tutto però quello che è provenuto ad esempio dalla Luna e si è poi sviluppato sulla Terra è percettibile per la coscienza fisico-sensibile. Una parte di ciò che da questa Luna si è poi sviluppato sulla Terra, si rivela soltanto ad un determinato gradino della … leggi tutto

Alcune particolarità della scienza dello spirito

Il corpo eterico dell’uomo:
Quando gli elementi costitutivi superiori dell’uomo, vengono osservati a mezzo della percezione soprasensibile, tale percezione non è mai del tutto simile a quella dei sensi esteriori. Allorché l’uomo tocca un oggetto e ne riceve una sensazione di calore, occorre infatti distinguere tra ciò che proviene dall’oggetto, che fluisce in certo qual modo da esso e invece ciò che la persona sperimenta nell’anima.
L’esperienza animica interiore della sensazione del calore è alquanto diversa dal calore che fluisce dall’oggetto. Immaginiamoci quest’esperienza animica senza l’oggetto esteriore: rappresentiamoci cioè l’esperienza di una sensazione di calore nell’anima, che non sia provocata da nessun oggetto esteriore fisico. Il discepolo della scienza spirituale, sperimenta percezioni interiori di tal natura non determinate da causa fisica; la … leggi tutto

VIAGGIO A SARMOUNG
Un cammino iniziatico
di Francesco Giacovazzo

Viaggio a Sarmoung

Un cammino iniziatico

di Francesco Giacovazzo

"Viaggio a Sarmoung" è una storia di ricerca e conquista interiore, dove la finzione narrativa si intreccia con l'esperienza personale dell'autore.

Il significato profondo dell'esistenza, la forza indomabile dell'amore e la ricerca del sogno personale sono i grandi temi che vengono affrontati in queste pagine.

Un giorno, Paolo, il protagonista, confida alla sua compagna di una ricerca ormai abbandonata sulla leggenda dei Re Magi.

Lei, Cristina, decide di fare quello che Paolo non ha mai avuto il coraggio di intraprendere: scoprire la verità sull'antica confraternita di Sarmoung da dove si presume provengano i tre maestri astrologi.

Una leggenda che ha coinvolto esoteristi ben noti come Madame Blavatsky, Alexandra David-Neale, e G.I.Gurdjieff.

Quando Cristina scompare, Paolo decide di andare a cercarla e affrontare finalmente il suo destino.

Perché leggere "Viaggio a Sarmoung"?

"Viaggio a Sarmoung" è una storia di rinascita da un momento buio, ricerca di senso e fioritura interiore.

Attraverso terre intrise di misticismo e paesaggi del Vicino Oriente, l'autore ti conduce negli sconfinati territori della sua interiorità e, allo stesso tempo, dentro uno dei misteri più affascinanti della storia.

Con questo libro, potrai seguire Paolo nel suo viaggio e immergerti in un'avventura straordinaria che ispirerà il tuo percorso di ricerca interiore.

Chi erano i Re Magi? Esiste davvero la confraternita di Sarmoung? Per scoprirlo dovrai mettere in gioco tutto quello che credi di sapere.

Introduzione del Libro

Care lettrici e cari lettori, questo è il mio primo romanzo e anche il primo libro che ho scritto tanti anni fa quando sognavo di fare lo scrittore e me ne andavo in giro con quaderno, una penna e due o tre libri nella tracolla e scribacchiavo ovunque capitasse.

Ricordo esattamente quando appuntai le prime righe di questo libro perché quel giorno ero preso da una strana sensazione. Poche settimane prima avevo discusso la mia tesi di laurea ed è stato uno dei giorni più insignificanti della mia vita. L'altro è stato quando compii 18 anni. Non so cosa mi aspettassi ma non immaginavo quel vuoto privo di senso che invece mi ritrovai impacchettato nello stomaco.

Tutti erano felici e contenti per me e io proprio non riuscivo a capire perché. "E ora?" mi chiedeva quella guastafeste della mia vocina interiore. "Sei felice?" Che le potevo rispondere? La verità. No. "Perché?" Non lo so. "Che cosa vuoi?" La sensazione di vuoto raggiunse il petto.

A quei tempi i miei eroi erano Carlos Castaneda, Paulo Coelho, Charles Bukowski, Henry Miller. Volevo essere come loro. Credevo che la libertà di vivere come si vuole fosse la felicità.

Fu proprio uno di loro a salvarmi da questa illusione. In uno dei suoi libri Coelho scrive:

"Esiste una grande verità su questo pianeta: chiunque tu sia o qualunque cosa tu faccia, quando desideri una cosa con volontà è perché questo desiderio è nato nell'anima dell'Universo. Quella cosa rappresenta per te la tua missione sulla Terra. Anche se si tratta soltanto di viaggiare, sposare la figlia di un commerciante di tessuti o trovare un tesoro".

Ciascuno di noi ha il dovere di scoprire il proprio scopo: bisogna capire cosa si è chiamati a fare in questo mondo perché quello è il modo migliore per essere felice. Ora, come scoprire la propria leggenda personale? Devi innanzitutto rispondere a una domanda: Che cosa ti fa battere il cuore, cosa ti entusiasma?

La parola entusiasmo è bellissima: deriva dal greco antico enthusiasmòs, formato da en con theos. Letteralmente si potrebbe tradurre con "avere Dio dentro di sé", o "invasamento divino". Dio è un altro modo per dire Amore.

Allora rifacciamo la domanda: Cosa fai con Amore? Per me era abbastanza evidente: leggere, scrivere, sognare. Bene, dovevo partire da lì. Quel giorno su una panchina iniziai a scrivere le prime frasi di questo libro.

Ho scoperto poi con il tempo che c'è una bella differenza tra le persone contente e le persone entusiaste. Quando incontri una persona entusiasta, la riconosci subito dagli occhi: ardono e non hai il minimo dubbio che c'è qualcosa che li muove. L'entusiasmo è dirompente, contagioso, indomabile.

La gioia è un'altra cosa. È una luce soffusa, tranquilla, beata. E dopo un po' ti abitui ad essa che scade nella noia. Non siamo fatti per questo. Siamo chiamati a qualcosa di molto più grande: realizzare la nostra leggenda personale. Questo ci tiene vivi e pronti a superare i propri limiti.

Come mi disse una volta Raffaele: "Solo le persone tristi cercano la felicità. Un guerriero cerca l'impeccabilità, l'unica cosa che può condurlo alla libertà totale." 

C'è qualcosa di più grande della felicità ed è vivere con uno scopo. Questo è il messaggio di questo libro. Questo è quello che ho scoperto tanti anni fa e che voglio condividere con voi.

Come dice il dottor Nader Butto "l'amore è la via e la felicità è il segnale che stiamo viaggiando per la strada giusta." 

Io credo che dovremmo abituarci a chiederci più spesso: quanto entusiasmo mi è venuto a trovare oggi? Possiamo contattare l'entusiasmo quando ci immergiamo nel "qui e ora", quando viviamo completamente nel presente. Quando ciò che facciamo ci assorbe talmente tanto che ne diventiamo parte, fosse anche pescare tutto il giorno o cucire bottoni, entriamo in un flusso creativo.

C'è una magia straordinaria nell'immergersi consapevolmente e completamente nel fare. Quando siamo un tutt'uno con ciò che stiamo facendo, entriamo in contatto con l'esistenza stessa, la forza della vita. Quello è Dio che sta agendo attraverso di noi. Ricordatevi, non si tratta di fare grandi cose ma di farle con passione.

L'Amore stesso poi vi dirà la prossima cosa da fare. Quando agite così non saprete mai dove andrete a finire o cosa vi aspetta ma è così che vi guida la vita.

Questa che state per leggere non è solo la mia storia, è la storia di tutti noi, di un sogno e del coraggio di seguirlo. Alla fine non è importante la meta ma chi sei diventato nel raggiungerla. Quando un giorno penserai a chi eri quando hai iniziato il tuo percorso saprai che ne è valsa davvero la pena. Buon cammino viaggiatori.

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