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Mani pulite

Nel ’92 in Italia un intero ceto politico fu azzerato, fatto salvo per quegli elementi “riciclabili”, che si allearono col nuovo potere. Incapaci di comprendere la portata di eventi epocali, molti osservatori videro in quegli accadimenti nient’altro che una normale prassi giudiziaria, eccezionale solo per via dell’oggetto delle sue indagini e delle dimensioni di queste ultime. Vi si è anche vista una sorta di “rivoluzione civile”, un tentativo da parte della società civile di rigenerare lo Stato in modo autonomo rispetto ai suoi apparati (nessuno si accorse di quanto ciò sia…

Nel ’92 in Italia un intero ceto politico fu azzerato, fatto salvo per quegli elementi “riciclabili”, che si allearono col nuovo potere. Incapaci di comprendere la portata di eventi epocali, molti osservatori videro in quegli accadimenti nient’altro che una normale prassi giudiziaria, eccezionale solo per via dell’oggetto delle sue indagini e delle dimensioni di queste ultime. Vi si è anche vista una sorta di “rivoluzione civile”, un tentativo da parte della società civile di rigenerare lo Stato in modo autonomo rispetto ai suoi apparati (nessuno si accorse di quanto ciò sia contraddittorio). L’inchiesta di Mani Pulite, invece, è stato il primo esempio di un’aggressione su larga scala del nuovo potere contro la statualità. Non bisogna pensare a una guerra di posizione tra due eserciti contrapposti, ciascuno dei quali presidia una porzione di territorio, e cerca di strapparne alla parte avversa. Il nuovo potere non presidia nessun luogo, non ha sentinelle, fortezze e fossati. Esso attraversa gli organi del nemico, li usa e poi li abbandona lasciandoli apparentemente intatti. Non li distrugge.

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