John Lash: la Teoria Gnostica dell’Intrusione Aliena
Lo “Gnosticismo” deriva dalla Scuola Misterica, precristiana. Il suo mito spiega come esseri alieni inorganici, presero vita nel nostro sistema solare.
John Lash è uno studioso free lance, autodidatta. Insegna anche la critica al sistema di credenze. Sul suo sito egli presenta una revisione radicale dello Gnosticismo, con commenti originali sui codici di “Nag Hammadi” (foto sopra). Nel seguito riprendo la mia traduzione di un vecchio articolo del 2016, forse ora piu “comprensibile”. Purtroppo la fonte allora citata, ora non risulta piu rintracciabile… (Cristina Bassi)
Da quando esplose il fenomeno ET/UFO nel 1947, la speculazione su una intrusione aliena sul pianeta terra, è diventata dilagante. Decine di teorie dominano il dibattito, ma c’è una teoria che deve essere ancora esaminata. Non è venuta alla luce solo dopo il 1947, ma circa 1600 prima.
Ad essere precisi, la prova di questa teoria venne alla luce attraverso la scoperta in Egitto, nel dicembre 1945, dei codici di “Nag Hammadi”, sebbene il significato della scoperta non divenne chiaro se non nel – pensa un po’… – 1947. In quell’anno, lo studioso francese Jean Doresse, identificò la scoperta egiziana a Nag Hammadi, come un deposito segreto di rari testi gnostici.
“Gnosticismo” è l’etichetta che gli studiosi usano per un corpo di insegnamenti che deriva dalla Scuola Misterica dell’antichità precristiana. Gli Gnostici che protestarono contro le dottrine cristiane, come il castigo divino e la resurrezione del Cristo, si videro presi di mira come eretici e vennero brutalmente repressi dai primi convertiti all’Unica Vera Fede. Questa è la storia non detta di come i Misteri finirono.
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Da quell’anno pietra miliare, il 1947, si è recuperata parte della conoscenza della perduta Scuola Misterica.
La “Gnosi” (“conoscenza interiore”) fu un sentiero di misticismo sperimentale, in cui gli Iniziati alle Scuole Misteriche, esplorarono ampiamente la psiche e il cosmo. Con l’uso di piante psicoattive, lo yoga, la magia sessuale, gli antichi veggenti sperimentarono stati alterati e svilupparono siddhis, abilità occulte come la chiara udienza e la remote viewing (visione a distanza). La Gnosi fu una specie di scienza noetica yogica, unita alla parapsicologia.
Con una percezione amplificata, gli Gnostici svilupparono un’ampia visione cosmologica, incentrata su una deità femminile, la Divina Sophia. Il mito della Creazione Gnostica ha la sua unicità nell’includere una spiegazione conclamata, su come esseri alieni inorganici, si presentarono nel nostro sistema solare.
Il materiale di Nag Hammadi, contiene resoconti di esperienze visionarie degli iniziati, inclusi incontri di prima mano con esseri inorganici chiamati “Arconti”. L’insegnamento gnostico spiega che queste entità si ebbero nella prima fase di formazione del sistema solare, prima che la terra fosse formata.
Gli Arconti abitano il sistema solare, il regno extraterrestre come tale, ma possono intrufolarsi sulla Terra. È interessante come questa intuizione profonda, sia molto vicina alla visione di Jacques Vallee, che sostiene che i cyborg/ET appartengono probabilmente al regno planetario locale.
Vallee propone anche che l’enigma ET/UFO, sia un “sistema di controllo spirituale”, un fenomeno, che “si comporta come un processo condizionante” (I Messaggeri dell’Inganno). Questo è esattamente ciò che gli Gnostici dicevano sugli Arconti: possono influenzare le nostre menti, attraverso tecniche di condizionamento subliminale. Le loro tattiche principali sono indurre errore mentale (il virus è intellettuale, o falsa ideologia specialmente nelle dottrine religiose) e simulazione.
Gli Arconti sono predatori, a differenza di un’ampia gamma di esseri non umani e di altre dimensioni, anch’essi noti agli Gnostici e che sono benevolenti o neutri verso l’umanità.
Le descrizioni fisiche degli Arconti si hanno in molti codici gnostici. Due sono i tipi chiaramente identificati: un tipo embrionale e un tipo draconiano o rettiliano. Ovviamente queste descrizioni sono calzanti per ciò che riguarda i Grigi e Rettiliani dei resoconti contemporanei sugli ET .
Facendo ricerca nel materiale gnostico, è piuttosto uno shock scoprire che i veggenti antichi, avevano intercettato e investigato il problema della intrusione aliena durante il primo secolo d.C. ma certamente anche molto tempo prima. (I Misteri sono datati molti secoli prima dell’Era Cristiana).
Quello che è affascinante della teoria aliena degli Arconti, non è solo lo sfondo cosmologico (che spiega l’origine di queste entità e la ragione del loro irretimento della umanità), ma la specificità dell’informazione sugli alieni, ovvero la descrizione di come operano e di cosa vogliono da noi.
Gli Gnostici insegnarono che queste entità ci invidiano e si cibano della nostra paura. Soprattutto, tentano di impedirci la rivendicazione e l’evoluzione della nostra “luce interiore”, il dono interiore della intelligenza divina.
Se da un lato non affermerei che gli insegnamenti gnostici sugli Arconti, o quel che resta di simili insegnamenti, abbiano tutte le risposte sull’enigma ET/UFO, una cosa è certa: presentano un’analisi coerente e completa della intrusione aliena ed anche pratiche specifiche per resistervi. Questi insegnamenti sono molto più completi e sofisticati di ogni teoria che sia discussa oggidì.
In breve, gli antichi veggenti dei Misteri in Europa e nel levante, sembra che 2000 anni fa avessero realizzato ciò che molti di noi stanno cercando di fare dal 1947: ovvero chiarirsi su chi sono gli ET, da dove originano, in quale modo si relazionano a noi e, cosa più importante di tutte, come noi dovremmo relazionarci a loro.
Per quel che ne so, a parte me stesso, solo un altro scrittore sul tema ET/UFO ha direttamente identificato gli Arconti Gnostici con gli ET contemporanei. Si tratta di Nigel Kerner, il cui libro, “The Song of the Greys” (La canzone dei Grigi), è uno strano e singolare contributo, poco noto, sul tema dibattuto.
Kerner cita marginalmente i testi di Nag Hammadi e non fa elaborazioni sugli insegnamenti gnostici, che riguardino gli Arconti. Cita invece il caso di una interferenza aliena con il genoma umano, ma questa affermazione non si pone contro l’analisi gnostica. I testi gnostici usano il linguaggio mitologico per descrivere gli eventi di ieri nella preistoria così come sviluppi a lungo termine nella psiche umana.
Secondo i veggenti antichi, però, gli Arconti non possono accedere alla nostra costituzione genetica ma possono falsificare un intervento. Considerata la confusione dell’umanità dei tempi moderni, un intervento di falsificazione potrebbe essere benissimo reale. Questo descrive il tipo di tattica arcontica nell’indurci ad immaginare e credere cose che non sono vere e ad accettare la simulazione come realtà. In questo modo, gli Gnostici insegnarono che questi cugini alieni possono deviare le specie umane dal loro vero e appropriato corso di evoluzione.
La speciale enfasi sulla Dea Sophia, è il messaggio altamente ispirativo della Gnosi. Gli antichi veggenti insegnavano che, attraverso un collegamento speciale con la Dea, la nostra specie può sorpassare gli Arconti ed assicurare un futuro “umano” alla Terra.
Articolo di John Lash
Fonte originale: http://www.metahistory.org/gnostique/archonfiles/AlienIntrusion.php
Traduzione: Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net
Fonte: https://www.thelivingspirits.net/la-teoria-gnostica-dell-intrusione-aliena/
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