Disperdere le Nubi…
di Matteo Gazzolo
Dove vi è esperienza dello spirito, percezione reale, è sempre possibile essere fraintesi da chiunque non possa accettare quella esperienza.
Spesso accettiamo solo quello che anche noi abbiamo vissuto, perché un “nuovo” può risultare per noi scandaloso, intollerabile, pericoloso. I nostri dubbi stravincono, allora, sulla possibilità di accedere anche noi a quella esperienza del sovrasensibile.
Così continueremo a puntare il dito, scandalizzati, contro chi ha fatto un passo che per noi è fonte di dubbi e paure. Difficile accettare che dubbi e paure siano – esattamente – le catene usate dentro di noi dal doppio, la voce in noi di Lucifero e Arimane, che noi vogliamo trattenere come “nostra” verità pur di non mutare dentro e attraversare la Soglia tra la materia e lo spirito.
Dove vi sono antroposofi (o seguaci di altre vie) irrigiditi nella negazione della esperienza sovrasensibile, in sé stessi, diretta, dove essi neghino di accogliere il Cristo e Maria, dove l’asse che congiunge la costellazione dei Pesci e della Vergine sia un sentiero che essi “si negano”, vi è la vittoria schiacciante delle forze dell’ostacolo.
Arimane dirà che solo i sensi e la ragione hanno legittimità come prove della verità, mentre Lucifero dirà che certi cultori dello spirito spesso nascondono il male dentro di sé. Uno è razionale, l’altro è superstizioso, uno genera dubbi all’infinito, l’altro insinua le paure e il disagio.
Che si sia antroposofi, o gurdjeffiani, o seguaci di Osho, o dei mini guru super popolari (ce ne sono a iosa), la realtà del “doppio” resta la stessa identica per tutti, e il rifiuto verso la diretta esperienza del sovrasensibile, esperienza in sé stessi, personale, resta la cartina al tornasole del livello evolutivo dei singoli uomini dei nostri tempi.
Rudolf Steiner ha scritto moltissimo su “come si conseguono conoscenze dei mondi superiori”, il nodo gordiano resta sempre questo: o ci si spinge ad andare a vedere, oppure non si può che dibattersi interiormente tra le braccia degli ostacolatori.
Quando incontro persone che trattano di spiritualità mi chiedo sempre se fanno del bene, se sanno agire con amore, se il mondo attorno a loro cambia in meglio, se generano il Buono, il Vero, il Bello attorno a sé, se sono generosi, aperti alle difficoltà, se sono senza paura di fronte al male, ai problemi, alle sofferenze. Se sono dei servitori verso gli altri, mi chiedo, oppure se servono sé stessi, ovvero gli ostacolatori.
Chi trova un cammino di amore davanti a sé, usando lo sguardo della purezza del proprio cuore, non può di certo sbagliare a valutare cosa ha di fronte. Chi si trova invece nelle catene degli ostacolatori vedrà il male anche dove fiorisce una rosa. La verità, dentro di noi, sta sempre velata da una coltre di spesse nubi.
Se si osserva “con lo sguardo spirituale” (così lo definisce Steiner) è davvero difficile sbagliare, ma bisogna essere in grado di aprire gli occhi alla facoltà di accedere realmente a questo sguardo.
Sta a noi il compito di disperdere le nubi…
Articolo di Matteo Gazzolo
Fonte: https://sfero.me/article/disperdere-nubi-
Commenti
Disperdere le Nubi… — Nessun commento