Scienza della nutrizione: il nuovo paradigma per la salute
di Patrick Holford
Nel lontano 1970, il Dr Linus Pauling e Abram Hoffer credevano fortemente che l’80% della medicina farmaceutica sarebbe diventata inutile, se la scienza medica della nutrizione fosse divenuta il nuovo paradigma.
“La nutrizione ottimale è la medicina del futuro”, ha detto il doppio premio nobel Linus Pauling con 48 dottorati di ricerca all’attivo. Tuttavia, siamo nel 2016 e sia i professionisti della medicina che il grande pubblico rimangono in gran parte ipnotizzati dal pensiero che la via da seguire per la prevenzione e il trattamento delle malattie mortali del 21° secolo sia quello del farmaco e dei continui esami preventivi.
Tutto ebbe inizio con gli antibiotici
Ma come siamo arrivati a tutto questo e perché abbiamo bisogno di un salto di qualità in direzione della medicina nutrizionale? Tutto ebbe inizio con gli antibiotici. Prima della scoperta degli antibiotici, le persone morivano a milioni. Quando la pennicellina è divenuta disponibile nel 1940, ha letteralmente salvato centinaia di migliaia di vite. Poi ci fu il cortisone nel 1950. Ha miracolosamente curato molte persone con dolori articolari e altre malattie infiammatorie. È nato così il mito che potesse esistere un farmaco per ogni problema… ad ogni malato la sua pillola, e così l’industria farmaceutica ha cominciato a fiorire.
Successivamente la “faccia oscura” del cortisone è emersa. I pazienti che lo assumevano prendevano peso, le loro colonne vertebrali si danneggiavano e se dismettevano il farmaco in maniera repentina, potevano anche morire. Questi effetti collaterali hanno dato i natali ai farmaci antiinfiammatori non-steroidei (NSAIDs) come l’aspirina. Un antidolorifico efficace ma che può causare emorragie interne. Circa 3000 persone nel Regno Unito muoiono ogni anno per emorragie interne.
Poi sono arrivati gli antifiammatori Cox 2, come il Vioxx. Antidolorifici che non danneggiano l’intestino, questa era la promessa, ma che in realtà hanno aumentato il rischio di malattie cardiache, perché questo tipo di farmaci favorisce la coagulazione del sangue. Le articolazioni non fanno più male, ma le vostre probabilità di avere un attacco di cuore aumentano vertiginosamente. Un esperto ha stimato che 140.000 americani sono morti o soffrono di problemi vascolari.
Storie simili si possono applicare a molti dei farmaci utilizzati oggi per le malattie croniche. Prendiamo le statine, per esempio. La storia è semplice. Il colesterolo causa malattie cardiache. Quindi bisogna mantenere una alimentazione a basso contenuto di colesterolo e assumere farmaci a base di statine per diminuirlo. Come conseguenza, la vendita delle uova è calata enormemente mentre quella delle statine è esplosa.
Le statine sono state così fortemente commercializzate, che alcuni esperti sono arrivati a chiedere di mettere le statine nell’acqua. Nel 2007, il massimo esperto di malattie cardiache del Regno Unito, ha detto che ogni uomo sopra i 50 e ogni donna sopra i 65 avrebbe dovuto assumere questi farmaci. Oggi, circa 8 milioni di persone assumono statine nel Regno Unito.
I medici vengono ricompensati per testare il colesterolo ai loro pazienti e nuovamente pagati per prescrivere le statine per abbassarlo. I tre farmaci di punta a base di statine hanno generato circa 200 miliardi di dollari di fatturato fino ad oggi, ma ora i loro brevetti sono scaduti e così è diminuito l’interesse nel venderle. Senza i brevetti le statine (e ogni altro farmaco) costano molto meno e quindi non sono più una significativa fonte di profitto per l’industria farmaceutica. Oggi sappiamo che questi farmaci aumentano il rischio di diabete e della perdita di memoria e la loro efficacia nel ridurre il rischio di problemi cardiaci è minima.
Dopo che il brevetto del farmaco più famoso per il diabete, la metformina, è scaduto, il prossimo farmaco “miracoloso” divenuto famoso per il trattamento del diabete è stato il Glitazone (tiazolidindioni), fino a quando si è scoperto che aumentava il rischio di infarto. Passando all’offerta successiva per il diabete, troviamo gli antagonisti GLP1, ampiamente pubblicizzati negli Stati Uniti, nonostante ci siano già segnali di allarme per una possibile correlazione con il cancro al pancreas.
Se chiediamo ad un passante quale sia la causa del diabete probabilmente risponderà “lo zucchero e l’obesità”. Eppure ai medici viene insegnato molto di più sui farmaci che su come aiutare le persone a perdere peso. Questo è molto significativo. In pochi sanno, inoltre, che il diabete di tipo 2, quello maggiormente diffuso, è una malattia completamente reversibile con la giusta dieta, una dieta a basso carico glicemico. Una dieta a basso contenuto glicemico riduce anche il rischio di malattie cardiache, morbo di Alzheimer e il cancro.
Parlando di tumori, noi stiamo perdendo la guerra al cancro, non la stiamo vincendo. Negli anni 70 il rischio di tumore era di 1 a 5, anche se tutti quanti fumavano. Oggi è di 1 a 3 e ci si aspetta che arrivi a 1 su 2 nel 2030. Dal 1970 ad oggi, i 5 anni di sopravvivenza sono passati dal 49% al 54%. Negli Stati Uniti, ogni anno, sono più di un milione le persone a cui viene diagnosticato un tumore: di queste persone, mezzo milione non sopravvive.
I nostri antenati erano più in forma di noi oggi, mangiavano cibo sano, carne magra, pesce, frutta, verdura, alimenti integrali. Prima dell’invenzione del frigorifero e dei cibi raffinati, tutti gli alimenti erano freschi e integrali e molto più pieni di nutrimenti. Inoltre, prima dell’avvento delle automobili bruciavamo più calorie attraverso l’esercizio.
Oggi, in media, una persona che vive su questo pianeta assume 24 kg di zucchero ogni anno. Questa montagna di zucchero è la causa dell’aumento di peso. L’obesità è infatti largamente diffusa. Circa 12 milioni di persone in Inghilterra sono obese e 500 di esse muoiono ogni settimana. Un adulto su 3 in America è obeso, e le previsioni ci dicono che entro il 2030 saranno uno su 2. Nel 2030 avremo circa 2 miliardi di persone significativamente sovrappeso e circa mezzo miliardo avrà il diabete. Già oggi, per ogni persona che muore di fame ce ne sono due che muoiono a causa dell’obesità. La soluzione è la dieta, non i farmaci.
In Inghilterra abbiamo la regola dei 5 al giorno. All’età di 65 anni, la metà di noi assume 5 differenti farmaci, uno per ogni pezzettino di noi che va in malora. Seguire le linee guida mediche ufficiali, che si traducono con l’aumento del consumo di farmaci, è una delle più grandi e invisibili minacce per la popolazione anziana. Inoltre, i farmaci creano una carenza vitaminica. La meformina, uno dei più famosi farmaci per il diabete, inibisce l’assorbimento della vitamina B12 e causa problemi di stomaco ad alcune persone.
Ma non c’è da preoccuparsi, poiché esiste un farmaco anche per questo problema: i farmaci inibitori della pompa protonica (PPI), farmaci che inibiscono la produzione di acido gastrico come il Nexium, che ha un fatturato di 50 miliardi di $ l’anno. Ma per assorbire la vitamina B12 abbiamo bisogno di acido gastrico e se questo non avviene le nostre ossa e il nostro cervello possono deperire molto più velocemente. Ma non vi preoccupate, esiste un farmaco anche per il deperimento osseo, a base di bifosfonati… peccato però che inibisca l’assimilazione del ferro.
L’osteoporosi, come qualsiasi altra malattia cronica, non è causata da una carenza di farmaci (anche se può essere causata da un eccesso di farmaci) e non è causata neanche da una carenza di calcio. Se disegniamo una mappa con la più bassa incidenza di osteoporosi nel mondo e una mappa con la più alta assunzione di calcio o latte, noteremo che non c’è nessuna relazione. Infatti, la “via del latte”, dove la maggior quantità di latte viene assunta, è in assoluto il posto dove si può osservare la più alta incidenza di malattie del 21esimo secolo. Il latte non mantiene in nessun modo le ossa sane. Più si va al nord e più l’incidenza sale. L’esposizione al sole, che produce vitamina D, può aiutare molto di più di qualsiasi farmaco. Se si vive lontani dall’equatore ci saranno anche maggiori possibilità di depressione. Forse è per questo motivo che un nord americano su dieci assume antidepressivi.
Ma indovinate un po’? Gli antidepressivi non sono efficaci per una lieve o moderata depressione e raddoppiano il rischio di suicidio, secondo una revisione di 702 studi fatta dal British Medical Journal. Negli Stati Uniti, più aumentano le prescrizioni di antidepressivi e maggiori sono i numeri di suicidio.
Quando i produttori di farmaci per la schizofrenia – noti come antipsicotici – hanno voluto aumentare le vendite dei loro prodotti hanno cambiato il loro nome in “stabilizzatori dell’umore”. Allo stesso tempo, sempre più persone depresse vennero diagnosticate come “bipolari”, permettendo la prescrizioni di antipsicotici “stabilizzanti dell’umore” come antidepressivi. Raddoppia il numero di diagnosi e di farmaci che si possono prescrivere e otterrai una quadruplicazione del mercato. I farmaci per le malattie mentali generano un fatturato di oltre 220 miliardi di $ l’anno.
Il Mito della Genetica
Ai tempi di Ippocrate si credeva che le malattie fossero causate dagli dei. Ma lui non credeva a questa teoria e si mise alla ricerca delle reali cause della malattia. Lui aveva l’impressione che molte delle malattie fossero causate dall’alimentazione e dagli stili di vita. “Fa che il cibo sia la tua medicina”, sosteneva Ippocrate.
L’attuale fissazione della genetica come causa delle malattie è un po’ come la storiella degli dei per i nostri antenati, perché i geni hanno un ruolo modesto nella maggior parte delle malattie che ognuno di noi può contrarre. Un 15% massimo del rischio del cancro al seno è dovuto a fattori ereditari e dal momento che non tutta la genetica viene ereditata, questa percentuale risulta essere ancora minore.
Ultimamente, molte persone stanno diventando paranoiche (si ricordi il caso di A. Jolie che si è fatta togliere il seno) per il fatto di possedere un gene come il BRCA e l’HER2 e sempre più persone decidono di asportare il seno, le ovaie e per gli uomini, la prostata, senza comprendere che i geni possono essere “accesi” o “spenti” dalle nostre abitudini alimentari.
Dopo tutto, l’incidenza del cancro al seno e alla prostata aumenta con il passare delle generazioni, anche se i geni non hanno subito nessuna mutazione. Quindi perché tua nonna non si è ammalata di cancro al seno? L’idea di rimuovere parti del corpo che potrebbero ammalarsi è una forma di prevenzione perversa. Cosa può essere rimosso per prevenire l’infarto o l’Alzheimer?
Le cause per le 5 principali malattie – cancro, malattie cardiache, diabete, obesità e Alzheimer – sono causate da ciò che mangiamo, beviamo, fumiamo, dalla quantità di stress che accumuliamo e dalla mancanza di esercizio fisico. I geni hanno un ruolo marginale. Con la giusta alimentazione, attitudine e stile di vita si possono guadagnare molti anni di vita e molta vita negli anni. Credo che invece che rimuovere parti del nostro corpo, per curare le malattie ci dovremmo focalizzare sulla nutrizione e sugli stili di vita.
Uno degli editori della rivista ‘Nature’ ha detto che entro la fine di questo secolo “grazie alla genetica potremo modificare interi organismi fino a non riconoscerli più, per soddisfare le nostre esigenze e i nostri gusti”… e che questo “ci permetterà di abbellire la forma umana in qualsiasi modo immaginabile. Potremo avere degli arti in più se vogliamo e forse anche delle ali”.
Quando il genoma umano è stato mappato era stato predetto che noi umani, essendo la razza più avanzata, avremmo dovuto possedere circa 100000 geni. Quando il nostro genoma è stato finalmente mappato è stato svelato che ne abbiamo solo 23000. Un pochino sopra i moscerini da frutta che ne hanno 17000, meno di un riccio di mare (26000) e molto meno di un topo che ne possiede 38000.
Tutto quello che sappiamo sui geni è che dicono al corpo come mettere insieme le proteine, che formano gli enzimi, o gli ormoni, per esempio. Avere un enzima o una produzione ormonale difettosa può aumentare il rischio di malattia, ma raramente ne costituisce la causa. Solamente l’1% dell’Alzheimer, per esempio, è causato dalla genetica.
E’ come mangi e come vivi che accende o spegne determinati geni. Per esempio, una dieta a basso contenuto glicemico accende un determinato set di geni che aiutano a mantenersi giovani e in salute. Gli zuccheri, invece, li inibiscono. Invece di rimuovere parti di corpo, sarebbe meglio rimuovere “parti di dieta”, come lo zucchero per i diabetici o i prodotti derivati dal latte nel caso di cancro alla prostata e cancro al seno. Secondo l’Istituto Nazionale per il Cancro (NCI), 19 studi su 23 hanno mostrato un’associazione tra consumo giornaliero di prodotti caseari e il cancro alla prostata. Il latte aiuta la crescita. Sfortunatamente questo include anche le cellule cancerogene.
Farmaci pericolosi
Ippocrate diceva “Primo, non nuocere”. I farmaci sono diventati il quinto motivo di morte negli USA. Escludendo gli errori di prescrizione, decine di migliaia di persone muoiono ogni anno a causa degli effetti collaterali dei farmaci nel Regno Unito.
In qualsiasi modo si voglia osservare la questione, la medicina moderna sembra avere poco a che fare con la salute. Gli stati che hanno più medici non riscontrano meno malattie, neanche gli Stati che spendono di più in sanità. Quando i medici fanno sciopero le morti diminuiscono secondo il Professor Robert Mendelson, che ha monitorato la malasanità negli Stati Uniti.
Il motivo per la quale i nostri sistemi sanitari stanno affondando, è perché nessuno sta prendendo in seria considerazione l’alimentazione e la nutrizione e come cambiare la dieta e gli stili di vita. Siamo passati dal non mangiare zucchero, fino ad assumerne circa 150 lbs ogni anno (in USA), per poi passare ad una forma ancora più conveniente (ma più mortale) di zucchero, lo sciroppo di fruttosio. Siamo stati letteralmente “fruttati”. Una bottiglia di coca cola può contenere fino a 50 cucchiaini di zucchero.
Qual’è la soluzione?
Bisognerebbe tassare lo zucchero e le bevande dolci, nella stessa maniera in cui facciamo con alcool e sigarette e spendere questi soldi educando le persone alla salute e alla nutrizione. Invece che dare una pillola per ogni malattia, abbiamo bisogno di focalizzarci su quale sia la vera causa delle malattie. Dobbiamo rendere il cibo sano più appetibile e meno caro e il cibo spazzatura meno attrattivo e più costoso.
Nel 2006, Jerome Burne, un premiato giornalista che scrive per riviste mediche ed io (Patrick Holford), abbiamo creato un piano d’azione per ogni malattia cronica di maggiore diffusione e immaginato un sistema sanitario che potrebbe funzionare, attraverso il libro: “Food is better Medicine than Drugs”. Meno farmaci vengono assunti e più a lungo si vive; l’esercizio, il divertimento e lo stare in contatto con gli amici e i familiari, sono pezzi indispensabili allo stato di salute.
La maggior parte delle condizioni di salute che potresti contrarre durante la vita sono principalmente il risultato di: troppe cose cattive e/o poche cose buone. Quando si scelgono ripetutamente le “cose cattive” la tua salute si troverà in una cattiva posizione. L’organismo si ritroverà in uno stato di “infiammazione” e tutti i sistemi del corpo si sbilanceranno. Più si diventa malati e più si avrà necessita di “cose buone”. Questo è il motivo per la quale alti dosaggi di vitamine e minerali hanno la capacità di risolvere problemi di salute.
Ma gli integratori sono diretti competitori dei farmaci e, inoltre, ci sono molti miti fuorvianti che circolano sui pericoli degli integratori. In realtà, mai nessuno è morto per aver assunto un multivitaminico. Infatti, si hanno molte più possibilità di morire a causa di un fulmine che a causa di un integratore vitaminico/minerale. Tuttavia è sempre meglio assumere vitamine e principi direttamente dalla natura, da ciò che mangiamo quotidianamente.
La mia definizione di “buona medicina”:
– Efficacia provata – previene o aiuta a invertire i processi della malattia aggredendo le cause della malattia stessa.
– Fa bene alla salute, anche se non si è malati.
– E’ conforme ai nostri disegni naturali e principi evolutivi.
– Non causa danni.
Ippocrate giunse alla conclusione più di 2000 anni fa che “Quando vengono accumulati abbastanza peccati (contro natura) la malattia improvvisamente si manifesta”. Sosteneva anche che “Quel che è buono per il cuore è buono per la testa”. E aveva ragione. I fattori di rischio per l’Alzheimer, le malattie cardiache, il cancro e il diabete sono molto simili. E’ l’alimentazione e lo stile di vita del 21esimo secolo che ci sta uccidendo, non la mancanza di farmaci.
Il mio ultimo libro “Good Medicine” applica questi principi a 75 casi di malattie comuni. La maggior parte di questi consigli, riguardanti dieta e stili di vita, sono sconosciuti al tuo medico, non perché manchino le evidenze scientifiche, ma semplicemente perché nelle scuole e nelle università mediche non si parla di questi aspetti. La verità è che se vuoi sapere come prevenire e curare la maggior parte delle malattie comuni devi informarti e fare le tue ricerche. L’unica persona che può cambiare il tuo stato di salute sei tu.
Articolo di Patrick Holford (Traduzione a cura di Ivan Ingrillì)
Fonte: Associazione La Leva di Archime de, http://www.laleva.org
Interessantissimo e pieno di verità,poco conosciute e volutamente ignorate.
Tutto vero sono daccordo.
È tutto vero! Non bisogna aggiungere altro!!!